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Fondazione CARIGO: inaugurato a Staranzano
il "Museo digitale della Bonifica"


È stato inaugurato, alla presenza delle autorità e di oltre 150 studenti degli istituti scolastici del territorio, il nuovo “Museo Digitale della Bonifica” all’Idrovora Sacchetti di Staranzano, un'esperienza innovativa che si propone di celebrare e approfondire la storia e l'importanza della bonifica nel territorio circostante.

Realizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia in collaborazione con il Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia e con il sostegno di Intesa Sanpaolo, il Museo è frutto di un progetto pluriennale avviato dalla Fondazione nel 2018. Un nuovo tassello di “CariGO GREEN” che valorizza l’edificio dell’Idrovora Sacchetti tramite l’allestimento di un’esperienza museale digitale curata nella sua parte tecnica da Ikon/Digital Farm, dedicata all’evoluzione tecnica e alla trasformazione ambientale del territorio, in grado di sensibilizzare i visitatori sui temi della sostenibilità e più specificatamente sull’argomento “acqua”.

L'obiettivo principale del museo è quello di offrire agli ospiti un'esperienza interattiva ed immersiva, utilizzando le più moderne tecnologie digitali per narrare in modo sostenibile l'evoluzione tecnica e ambientale del territorio.

Situato nella palazzina adiacente all'edificio dell'impianto Idrovora Sacchetti di Staranzano – nella ex casa del custode -, il museo si sviluppa su due piani e offre un viaggio coinvolgente attraverso la storia e le tecniche della bonifica. Al piano terra, si possono esplorare installazioni digitali e reperti storici che introducono il tema della bonifica sia da un punto di vista territoriale che storico-culturale, con una funzione prevalentemente didattica.

La Sala 1 del piano terra è dedicata al territorio della bonifica e presenta due installazioni digitali principali: un tavolo touch con una timeline interattiva che illustra l'evoluzione del territorio attraverso le opere di bonifica, e uno schermo a parete che approfondisce i principali temi legati alla bonifica, dalla tecnica alla vita dei coloni, con particolare attenzione alla sostenibilità e all'importanza dell'acqua.

La Sala 2, sempre al piano terra, conserva l'archivio documentale, con uno schermo touch a parete e l'esposizione di documenti storici significativi, offrendo ai visitatori l'opportunità di approfondire la storia locale legata alla bonifica.

Al primo piano, gli ospiti potranno immergersi in un'esperienza in realtà virtuale che li condurrà a scoprire in prima persona l'evoluzione del territorio, grazie a ricostruzioni accurate basate sui documenti appartenenti al repertorio del Consorzio di Bonifica.

Ad arricchire ancora di più la proposta di una zona già vocata al turismo naturalistico, sarà anche il nuovo percorso narrativo “Paesaggi tra terra e acqua", presentato oggi insieme al rinnovato “Museo Digitale della Bonifica”, e che entra a far parte degli itinerari del progetto “CariGO Green”. Una vera e propria immersione nella natura, un racconto che gli studenti degli istituti “Brignoli-Einaudi-Marconi” di Gradisca e del “Buonarroti” di Monfalcone, hanno potuto vivere in anteprima con delle cuffie messe a disposizione dalla Fondazione.

Si tratta di un coinvolgente percorso narrativo che esplora la ricca storia di queste terre nel corso dei millenni. Dai dinosauri Antonio e Bruno, scoperti nel Villaggio del Pescatore, fino alle trasformazioni geologiche dovute alle glaciazioni e agli interventi umani, il percorso offre uno sguardo approfondito su come il territorio si sia evoluto nel corso del tempo. Attraverso racconti avvincenti e testimonianze storiche, studenti e semplici turisti avranno l'opportunità di immergersi in un viaggio affascinante attraverso i paesaggi unici tra terra e acqua di questa regione.

Coinvolti nell’evento anche gli studenti del ISIS Pertini di Monfalcone - Indirizzo professionale enogastronomia e ospitalità alberghiera con sede a Grado -, che hanno curato il momento conviviale.

"Con l'inaugurazione del Museo Digitale della Bonifica, la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia conferma il suo impegno nella promozione della cultura, della sostenibilità e della valorizzazione del territorio" - ha dichiarato il Presidente della Fondazione CariGO Alberto Bergamin - "Il lavoro portato avanti in questi anni con il Consorzio della Bonifica della Venezia Giulia credo sia un esempio di come vada ripensato il turismo moderno: raccontando quello che è stato il nostro passato, ma in chiave innovativa, guardando ai giovani come motore del nostro futuro. L’eredità di questo museo è proprio nella convivenza di passato e futuro. Nell’anno in cui ci prepariamo ad accogliere la Capitale Europea della Cultura a Gorizia questa struttura sarà un punto di interesse cruciale per vivere questo incantevole angolo di natura come non si è mai fatto”.

Esprime soddisfazione il Presidente del Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia Enzo Lorenzon per la positiva sinergia sviluppata con Fondazione CariGO: “la decisione di creare un punto museale nei locali della casa dell’ex custode dell’idrovora Sacchetti sta nel solco del pluriennale impegno del Consorzio nella promozione e divulgazione della storia della bonifica di cui, attraverso produzioni storico-letterarie di pregio, i due ex dirigenti consortili Renato Duca e Renato Cosma sono stati preziosi narratori. Oggi li ritroviamo in veste di curatori scientifici del materiale che compone la mostra. Un bel salto di qualità, quello portato avanti dalla Fondazione CariGO, che ha realizzato un progetto finalizzato ad avvicinare le nuove generazioni alla storia consortile con l’accattivante linguaggio della didattica multimediale” 

Il Museo Digitale della Bonifica sarà prossimamente aperto al pubblico su prenotazione. 

Per ulteriori informazioni e prenotazioni, visitare il sito web della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.


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