Gemmo è main sponsor della mostra “Teatralità. Architetture per la meraviglia”,inaugurata oggi a Vicenza, presso la Basilica Palladiana, e visitabile fino all’8 giugno 2025.
La mostra, a cura di Antonio Calbi, è promossa dal Comune di Vicenza e progettata e prodotta da Studio Livio.
Vicenza è l’ultima tappa, dopo quelle prestigiose di Palazzo Reale a Milano, di Villa Zito a Palermo e dell’Istituto Italiano di Cultura a Parigi.
È proprio da questo territorio che Gemmo trae origine: l’azienda, fondata ad Arcugnano nel 1919, negli anni è diventata leader in Italia nella realizzazione e gestione di impianti tecnologici complessi per infrastrutture strategiche pubbliche e private, come porti, aeroporti, ospedali, beni culturali, stazioni ferroviarie, tunnel, centri direzionali e commerciali, fornendo servizi di facility management, efficientamento e gestione dell’energia.
Nel salone al primo piano della Basilica Palladiana saranno esposte più di 60 immagini di teatri e architetture italiane, in grande formato, realizzate attraverso una coloritura a mano, che permetteranno di realizzare un percorso di analisi dell’architettura teatrale: dai primi teatri di Vicenza, Sabbioneta e Parma – che segnano il passaggio dai teatri di corte agli edifici veri e propri – al Teatro alla Scala di Milano, dal Teatro San Carlo di Napoli al Teatro La Fenice di Venezia, dal Teatro Regio di Torino al Teatro Argentina di Roma, dal Teatro della Pergola di Firenze al Teatro Massimo di Palermo, unitamente ad alcune architetture che testimoniano la vocazione “teatrale” di certa architettura italiana, come la Basilica Palladiana, la Reggia di Venaria, quella di Stupinigi, la Reggia di Caserta, Palazzo Grimani a Venezia.
Nella città palladiana saranno esposti sei nuovi lavori: Piazza dei Signori di Vicenza, l’Arena di Verona, le Procuratie di Venezia, il Parlamento Subalpino a Palazzo Carignano di Torino e l’Ara Pacis di Roma.
Gemmo ha deciso di sostenere la mostra, in tutte le sue tappe, sia per la sua storica vocazione e attenzione al mondo delle arti e della cultura, sia perché da anni è attiva nel settore delle opere di ristrutturazione, restauro e manutenzione dei beni culturali del Paese.
L’azienda, infatti, svolge lavori impiantistici di alta complessità su edifici di inestimabile valore storico ed artistico, sui quali, attraverso interventi mirati, applica le più moderne tecniche di restauro e manutenzione impianti, con l’obiettivo di apportare benefici ambientali ed energetici, di sicurezza controllo e presidio, oltre ai risparmi economici e miglioramenti estetici.
Gemmo è intervenuta, e sta intervenendo, su numerose opere, come ad esempio nel restauro e ripristino degli impianti del teatro La Fenice a Venezia, nella realizzazione di nuovi impianti per l’Arena di Verona, nella ristrutturazione e gestione degli impianti della Reggia di Venaria, nella manutenzione ordinaria e straordinaria dei musei civici di Roma enell’efficientamento energetico di 91 siti archeologici e museali siciliani.
Durante l’inaugurazione è stata anche mandata in onda la video opera, interpretata da Alessandro Gassmann e ambientata nei luoghi più suggestivi di Vicenza, che celebra la storia di Gemmo, il suo lavoro per tutelare la bellezza del patrimonio artistico italiano e il territorio in cui è nata questa storia imprenditoriale.
Il video, realizzato dal regista Luca Lucini, con la colonna sonora di Fabrizio Campanelli (già candidato al David di Donatello e al Nastro D’Argento), accende i riflettori sui diversi ambiti di intervento di Gemmo, con animazioni disegnate dalla luce e attivate con le parole di Gassmann, per raccontare una realtà che da più di cento anni continua a far brillare la bellezza del nostro Paese. Un viaggio che porta alla ribalta il contributo con il quale l’azienda, arrivata alla terza generazione, scrive il futuro del nostro Paese, coniugando l’innovazione tecnologica continua con la cura del bello.
Irene Gemmo, Presidente di Gemmo, ha dichiarato: “Abbiamo voluto sostenere questa bellissima mostra di Patrizia Mussa sia per la sensibilità con cui guardiamo da sempre al mondo delle arti sia perché essa celebra la bellezza del patrimonio storico italiano, che Gemmo è onorata di tutelare e valorizzare ogni giorno, attraverso il suo lavoro e i suoi interventi dedicati. La conclusione del viaggio della mostra a Vicenza è altamente simbolico per la nostra Società perché è qui che Gemmo è nata oltre cento anni fa e perché è in questo territorio, grazie alla passione e all’intelligenza delle nostre persone, che ancora oggi nascono le idee e i progetti con i quali realizziamo opere strategiche per le grandi infrastrutture del Paese e di tante altre nazioni nel mondo”.
La mostra sarà accompagnata da un volume edito da Silvana Editoriale & Studio Livio, con testi di Antonio Calbi, Gabriel Bauret, Giovanna Calvenzi, Nicola Fano, Simone Percacciolo.
Sarà visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso ore 17.30) e sarà compresa nel biglietto di ingresso alla Basilica.



