Domenica 16 marzo 2025 in Palazzo Mantica a Udine si è riunita l’Assemblea dei Soci della Società Filologica Friulana. Un appuntamento per tracciare il bilancio non solo finanziario, ma anche delle attività realizzate dal Sodalizio nello scorso anno, nonché di quelle in programma per il nuovo anno, con l’esame e l’approvazione del bilancio 2024 e dei documenti di bilancio di previsione 2025. Quest’anno l’Assemblea è stata chiamata anche all’elezione delle cariche sociali per il triennio 2025-2027, con l’elezione dei componenti l’Ufficio di Presidenza e del Consiglio Generale, del Collegio dei Revisori dei conti e dei Probiviri. L’Ufficio di Presidenza, organo di amministrazione della Società, sarà chiamato ad eleggere entro un mese il Presidente e i quattro vicepresidenti (per il Friuli centrale, per la Carnia, per il Friuli orientale, per il Friuli occidentale) oltre a segretario e tesoriere.
“Il nostro Istituto – ha detto il Presidente Federico Vicario nella relazione morale – ha vissuto molte trasformazioni nel corso del tempo che, specie negli ultimi vent’anni, riguardano in particolare l’incremento delle attività, della quantità delle iniziative e dei progetti promossi, forieri di qualità e innovazione, che confermano la centralità dell’azione della Filologica nel contesto culturale regionale». Per fare qualche esempio citiamo gli studi e le pubblicazioni sugli scultori cinquecenteschi in Friuli, Pilacorte e Carlo da Carona (progetto che continuerà nel 2025 con Bernardino da Bissone), la catalogazione dei materiali delle riviste friulane, il restauro dei filmati etnografici del fondo Pellis-Ciceri, le collaborazioni ai programmi della Rai regionale, i progetti in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia e con quella del Veneto, in particolare per la valorizzazione della comunità friulana del Mandamento di Porto e delle parlate venete dell’Alto Adriatico.
Per quanto riguarda gli studi scientifici, fondamentali nella missione stessa della Società sono state le iniziative dedicate a Torino e a Udine ai 100 anni dell’Atlante Linguistico Italiano, avviato nel 1924 proprio su iniziativa della Società Filologica e del linguista Ugo Pellis.
Con manifestazioni apposite sono stati affrontati temi centrali dell’identità friulana, quali la questione dell’approvazione del Messale in lingua friulana, il nuovo contratto di servizio per le produzioni radiotelevisive in lingua friulana, l’anniversario di promulgazione della legge 482 sul riconoscimento delle lingue minoritarie. Anche la partecipazione – e la vittoria – della squadra friulana all’Europeada, il campionato di calcio delle minoranze linguistiche e nazionali di tutta Europa, sono state resa possibili grazie all’adesione della Filologica al FUEN, istituzione europea che ne coordina l’organizzazione.
Sempre centrali nella vita della Società sono la didattica e formazione, con i corsi pratici di lingua e cultura friulana realizzati con il sostegno dell’ARLeF, sia in presenza che on line: importante novità del 2024 sono i corsi di friulano per parlanti lingua inglese e spagnola, in collaborazione con Ente Friuli nel Mondo, che hanno riscontrato notevole partecipazione. Numeri in costante crescita anche per la Biblioteca sociale, sia per quanto riguarda la catalogazione che il numero di contatti (superiore ad 80 mila è il dato 2024 del document delivery), nonché l’incremento dei contenuti sui siti rivistefriulane.it e techefriulane.it.
Oltre alle riviste sociali («Ce fastu?», «Sot la Nape» e «Strolic furlan»), la Società ha pubblicato nel 2024 ben 22 monografie.
Fervida anche l’attività del Docuscuele, il centro al servizio della scuola regionale: numerosi sono stati gli appuntamenti di formazione per gli insegnanti, di presentazione di materiali didattici, di attività di laboratorio, di promozione della lingua friulana per le famiglie e le comunità locali.
È stato infine presentato il documento di previsione per il 2025, anno che si preannuncia particolarmente ricco di attività: tra le varie, la XII edizione della Setemane de culture furlane (8-18 maggio) che si concluderà con la Fraie de Vierte a Torreano ed il Congresso sociale in ottobre a Bertiolo. Centrale sarà Gorizia che, con Nova Gorica, è Capitale europea della cultura 2025: tra le numerose iniziative programmate dalla Filologica si ricorda in particolare nel mese di novembre il Colloquium retoromanistich, la più importante manifestazione scientifica e culturale di collaborazione tra le comunità alpine dei Grigioni, della Ladinia dolomitica e del Friuli. Non si mancherà, ovviamente, di gettare le basi delle attività da dedicare a Pordenone Capitale italiana della cultura 2027.
