“Il Premio Santi Ilario e Taziano assume quest’anno un significato ancor più profondo nel quadro di Go!2025, con Nova Gorica e Gorizia unite nel progetto della Capitale europea della cultura. La presenza oggi del Presidente Mattarella e del Presidente emerito Pahor testimonia un percorso di cui entrambi sono stati protagonisti e rappresenta il riconoscimento più alto dell’impegno che le nostre comunità stanno portando avanti per costruire ponti di dialogo e collaborazione.”
Così il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga è intervenuto in occasione della consegna del 25esimo Premio Santi Ilario e Taziano – Città di Gorizia al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al già Presidente della Repubblica di Slovenia Borut Pahor. Il riconoscimento è stato conferito per l’impegno concreto e congiunto dei due Presidenti nel percorso di avvicinamento delle comunità di Gorizia e di Nova Gorica, con particolare riferimento al contesto della Capitale europea della Cultura.
“Hanno saputo ricucire le dolorose ferite di un confine nato dal sangue della nostra gente – ha dichiarato Fedriga nel corso della
cerimonia svoltasi nel Teatro Verdi di Gorizia, a cui ha partecipato anche l’assessore regionale al Patrimonio Sebastiano Callari -. Un tessuto ricucito è un tessuto più forte ed è grazie a questa forza, dettata dal dialogo, dalla comprensione e dalla collaborazione di cui i due Presidenti sono testimoni, se oggi questo luogo può essere un esempio europeo e internazionale”.
Come ha sostenuto il governatore, il premio assegnato ai Presidenti Mattarella e Pahor è “segno tangibile della gratitudine di questa terra nei confronti di due figure che hanno saputo dimostrare con fatti concreti che un futuro di pace è possibile ed è auspicabile. Un messaggio che vogliamo trasmettere a tutta l’Europa e a tutto il mondo”.
Dal 2007, il riconoscimento istituito dal Comune e dalla Diocesi di Gorizia è assegnato a persone, enti o associazioni che, attraverso la propria opera o attività nel campo civile, economico, culturale, artistico, religioso o sociale, abbia onorato, fatto conoscere e apprezzare il nome di Gorizia in Italia e all’estero. Da questa edizione la Commissione ha ritenuto di eliminare il requisito che imponeva che la persona designata risultasse essere nata o residente a Gorizia.



