Presieduto dal Prefetto di Trieste, si è riunito questa mattina presso i saloni di rappresentanza della Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione.
Erano presenti rappresentanti dei seguenti enti: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comuni di Trieste, Muggia, Duino Aurisina Devin Nabrezina, San Dorligo della Valle – Dolina, Monrupino – Repantabor, Questura, Ufficio Scolastico Regionale, Università degli Studi di Trieste, Ispettorato Territoriale del Lavoro Trieste Gorizia, INPS di Trieste, Ufficio territoriale INAIL di Trieste, Agenzia delle Entrate di Trieste, Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina di Trieste, ATER di Trieste, Camera di Commercio di Trieste, Confindustria Alto Adriatico di Trieste, Confartigianato di Trieste, Confcommercio di Trieste, ANCE Alto Adriatico, CGIL di Trieste, CISL di Trieste, UIL di Trieste, UGL di Trieste, UNHCR, CIR Onlus, UNICEF, SAVE THE CHILDREN, ANOLF di Trieste, ACLI di Trieste, Fondazione Caritas Diocesana di Trieste Onlus, Fondazione Migrantes, Associazione ICS, Comunità di Sant’Egidio di Trieste, Associazione DonK Humanitarian Medicine ODV, Consulta degli Immigrati del Comune di Trieste, Coordinamento delle Associazioni e delle Comunità degli immigrati della provincia di Trieste, Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti, Lybra – Società Cooperativa Sociale Onlus, Duemilauno Agenzia Sociale e Nova Facility.
Nel corso della riunione, è stato presentato il report sulla situazione degli stranieri in provincia di Trieste, che sarà a breve disponibile sul sito della Prefettura. Sono stati quindi analizzati i decreti flussi 2024 e 2025, in una chiave comparativa, portando alla luce i correttivi recentemente apportati al fine della presentazione delle domande di ingresso.
A seguire, è stata presentata la relazione delle attività del “Gruppo di lavoro 1” per l’attuazione del “Vademecum per la rilevazione, il referral e la presa in carico delle persone portatrici di vulnerabilità”, in fase di arrivo sul territorio provinciale. Inoltre, è stato introdotto il progetto “T.E.C.A. – Trieste: terra di confine e accoglienza”, per l’istituzione di tavoli di lavoro per la gestione delle vulnerabilità psico-sociali dei migranti in accoglienza e la ricerca di proposte concernenti l’inclusione lavorativa e abitativa per soggetti presenti sul territorio in uscita dal sistema accoglienza.
È stata ricordata l’operatività del progetto “RI.VOL.ARE IN RE.TE” – attivo dal 2 gennaio 2024 e con durata di 3 anni, gestito dall’Ufficio di Coordinamento dell’OIM per il Mediterraneo, volto a garantire e promuovere l’accesso al Ritorno Volontario Assistito e Reintegrazione (RVA&R) di cittadini di Paesi terzi presenti in Italia, regolari e irregolari, inclusi i vulnerabili, che decidono di tornare nei Paesi di origine volontariamente (Numero Verde 800 004 006). Alla data odierna, nella regione Friuli Venezia Giulia sono state raccolte venti domande.
Da ultimo, è stato approvato il resoconto sommario della precedente seduta del 24 giugno scorso.
Il Prefetto Signoriello ha espresso soddisfazione per le attività svolte dall’ultima riunione del recentemente rinnovato Consiglio, che si conferma importante strumento di governance delle tematiche inerenti la presenza di immigrati sul territorio provinciale, secondo modalità tipiche dell’intervento prefettizio, ossia attraverso l’alternanza fra momenti di confronto e concertazione a interventi specifici, in funzione dei bisogni e delle necessità emergenti, come confermato nel corso dell’incontro odierno.
