Una due giorni che ha rispettato le aspettative della vigilia con la giovane formazione della Triestina Nuoto Samer&Co. Shipping che ha vissuto un’esperienza molto utile in proiezione futura. Il Centro Federale “Piscina Bruno Bianchi” di Trieste ha ospitato, da venerdì 7 a domenica 9 marzo, la Coppa Los Angeles 2028, il primo appuntamento sulla strada che porterà ai Giochi Olimpici statunitensi e, più nell’immediato, ai grandi eventi internazionali (Europei e Mondiali) di questo 2025. Al via c’erano anche ben 7 effettivi appartenenti all’USTN e guidati a bordo vasca dalla Direttrice Tecnica del Settore Tuffi Lyubov Barsukova e dal tecnico Olexandr Barsukov: Lorenzo Menis (Ragazzi), Gabriel Calderone (Ragazzi) e gli Juniores Nahuel Savino e Gabriele Selovin al maschile, mentre al femminile la Junior Marianna Cannone ha guidato il trio completato da Lodovica Castellacci (Juniores) e Alice Vidoni (Ragazze).
Una formazione giovane e desiderosa di competere contro i migliori interpreti dei tuffi del Belpaese: individualmente la copertina se l’è presa l’attesa Marianna Cannone, già 7ᵅ nella finale del trampolino 3 m con 188.25 punti (ma capace di raccogliere 204.20 punti in semifinale), che dalla “sua” piattaforma ha conquistato la medaglia di bronzo, con un programma chiaramente non completo rispetto alle atlete che l’hanno preceduta e che già competono a livello assoluto, totalizzando un punteggio di 180.15 punti alle spalle di Sarah Jodoin Di Maria (Gruppo Sportivo Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi, 319.70) e Maia Biginelli (GS Fiamme Oro, 257.05). Guardando invece al bilancio complessivo dei triestini lo staff non può che essere soddisfatto: “L’obiettivo – spiega Lyubov Barsukova – era di costruire un ulteriore bagaglio d’esperienza, portando per la prima volta anche alcuni tuffi con un coefficiente più alto, e siamo riuscito nell’intento. Complessivamente tutti i nostri hanno proposto delle buone prestazioni regolari anche se, in qualche caso, degli errori grossolani ci sono stati. Sicuramente un plauso, in questa occasione, va fatto ai quattro ragazzi che si sono mossi con molta disinvoltura nelle eliminatorie e nelle semifinali in un contesto maschile molto competitivo e con un alto numero di partecipanti. Le gare di venerdì e sabato hanno permesso, a noi tecnici, di capire quali lacune degli atleti atleti provare a colmare in allenamento e su quali aspetti lavorare di più”.
Tornando all’analisi specifica dei risultati, partendo dal settore femminile, nel trampolino 1 m si sono fermate in semifinale Marianna Cannone ((151.80 punti) e Lodovica Castellacci (151.00) con la Cannone che in eliminatoria era arrivata a 162.10 punti. Nella piattaforma, constatato il terzo posto di Cannone, Alice Vidoni (2010) ha chiuso la finale nelle retrovie raggiungendo quota 158.75 e migliorando notevolmente rispetto ai 143.40 punti del primo turno. Al maschile i migliori risultati sono arrivati dal trampolino 1 m e dalla piattaforma. Nella prima specialità Nahuel Savino (224.50) e Gabriele Selovin (221.95 punti in semifinale e 232.95 in eliminatoria) ci hanno provato ma non sono riusciti a concludere, in semifinale, nelle prime due posizioni, le uniche utili per staccare il pass per l’atto conclusivo a 8. Dalla piattaforma si sono comportati più che dignitosamente Lorenzo Menis e Gabriel Calderone, in grado di qualificarsi per la semifinale chiusa, rispettivamente, con 214.35 punti, e 213.25 punti.

