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Venerdì 31 gennaio, nella Sala degli Squadratori dell’antico Arsenale di Venezia, si è svolta la cerimonia di avvicendamento al Comando dell’Istituto di Studi Militari Marittimi (ISMM) e del Presidio di Venezia tra il contrammiraglio Giuseppe Schivardi e il contrammiraglio Domenico Guglielmi, alla presenza del Comandante Interregionale Marittimo Nord, ammiraglio di divisione Flavio Biaggi e delle massime autorità locali, civili, religiose e militari.

Nel discorso di saluto, l’ammiraglio Giuseppe Schivardi ha ricordato i principali eventi condotti negli ultimi mesi e ha posto l’accento su una serie di attività istituzionali di rilievo, tra le quali la cerimonia della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, svoltasi lo scorso 4 novembre in piazza San Marco alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

L’Ammiraglio Schivardi tornerà a dirigere il Centro Studi, centro di eccellenza alle dirette dipendenze del Capo di Stato Maggiore della Marina. Al contrammiraglio Domenico Guglielmi, nuovo comandante dell’ISMM, spetta il compito di guidare la formazione superiore degli Ufficiali della Marina Militare, assicurare la prontezza della base navale e contribuire allo sviluppo delle attività afferenti al contesto marittimo, consolidando il ruolo di polo culturale della Forza Armata, affidato a questo comando ben integrato nel territorio veneziano.

Approfondimenti.

L’ISTITUTO DI STUDI MILITARI MARITTIMI (ISMM)

La storia dell’Istituto di Studi Militari Marittimi (ISMM) ha origine con la creazione della Scuola Navale di Guerra, nel 1908, destinata alla formazione superiore degli ufficiali della Regia Marina. La scuola sospese le attività nel 1911 a causa delle guerre italo-turca, prima, e mondiale, poi, riprendendole nel primo dopoguerra, quando la duplice esigenza di consolidare una dottrina militare navale, sulla scorta degli insegnamenti del conflitto appena terminato, e affiancare ai Capi militari validi ufficiali di Stato Maggiore, portò alla fondazione dell’Istituto di Guerra Marittima, nel 1921.

Durante gli anni ’30, l’Istituto si orientò verso una formazione più pratica per ufficiali con ruoli di comando e di Stato Maggiore, mantenendo queste attività fino alla Seconda Guerra Mondiale. Nel 1947, l’Istituto riprese con due tipologie di corsi: uno per Capitani di Corvetta di recente promozione, ed uno per Capitani di Fregata e Capitani di Vascello.

Con il nuovo ordinamento degli studi del 1969, l’Istituto formalizza la struttura a due Corsi complementari: il Corso Normale e il Corso Superiore, focalizzandosi su metodo e procedure di lavoro presso gli Stati Maggiori, i principi dell’organizzazione, la preparazione professionale per l’assolvimento dei compiti di comando e l’approfondimento di particolari problemi indicati dal Capo di Stato Maggiore della Marina.

Questa struttura restò in vigore fino al 1999, anno in cui avvenne il trasferimento da Livorno a Venezia, assumendo l’attuale denominazione di Istituto di Studi Militari Marittimi e rafforzando il ruolo culturale e strategico che Venezia ricopre nella formazione della classe dirigente della Marina Militare.

Oggi, l’ISMM continua a svolgere il Corso Normale di Stato Maggiore, strutturato su due sessioni per anno accademico, a cui partecipano una media di 50 Ufficiali, appartenenti ai vari Corpi della Marina Militare, e frequentatori provenienti dal mondo civile, in ragione dell’accordo stipulato nel 2014 con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, che lo ha riconosciuto quale Master di 2° livello in “Studi Strategici e Sicurezza Internazionale”.

Integrano l’attività dell’Istituto i seminari per Capitani di Vascello e Capitani di Fregata designati al Comando, erogato a Taranto, e per Ufficiali Ammiragli e Ufficiali Superiori, impiegabili come Titolari di Comandi Complessi a connotazione operativa e Force Commander.

Oltre alla formazione, l’ISMM ospita il Centro Studi e funge da centro di ricerca nell’ambito dell’alta formazione e nell’analisi e sviluppo di tematiche strategiche e operative indicate dal Capo di Stato Maggiore. Custodisce e valorizza, inoltre, il patrimonio storico, materiale e immateriale, della Marina presso l’Arsenale di Venezia e gestisce il Museo Storico Navale. L’Istituto organizza anche eventi di levatura internazionale, come il Venice Trans-Regional Seapower Symposium, e supporta la logistica per tutti i Comandi della Marina che fanno riferimento a questa sede. L’antico Arsenale funge tutt’oggi da base per 3 Unità della Marina: la Nave oceanografica “ARETUSA”, la Nave preposta ai segnalamenti marittimi “PONZA” e la Nave addetta ai trasporti costieri “TREMITI”.