Scritto nel 1761, il testo ha per protagonista Sior Todero, personaggio che risponde – come carattere – al modello dei Rusteghi, commedia dell’anno precedente, ma dei quattro burberi veneziani perde qualsiasi accento bonario. Sior Todero Brontolon racconta la storia di un uomo avaro, arrogante e prepotente, che gestisce la sua famiglia con una severità implacabile. Vive con il figlio Pellegrin, la nuora Marcolina e la nipote Zanetta, che vuole obbligare a sposare un giovane scelto per mero interesse economico. Saranno le donne di casa, dotate di astuzia e determinazione, ad opporsi al suo dispotismo, riconsegnando Zanetta all’amore vero. Goldoni nella commedia dipinge con grande modernità il conflitto tra vecchio e nuovo, tra autorità patriarcale ed emancipazione femminile.
La figura di Todero, scritta in modo magistrale da Goldoni, è stata interpretata dai più grandi attori della scena italiana, da Cesco Baseggio, a Giulio Bosetti, a Gastone Moschin. Franco Branciaroli, uno degli ultimi grandi mattatori, raccoglie il testimone dagli illustri predecessori, tratteggiando al contempo un Todero assolutamente personale e inaspettato. Nel Sior Todero Brontolon, Paolo Valerio e Franco Branciaroli ritornano a lavorare assieme dopo il fortunato allestimento del Mercante di Venezia di William Shakespeare in cui Branciaroli indossava i panni di Shylock.
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SACILE – TEATRO ZANCANARO
martedì 4 marzo – ore 20.45
GRADO – AUDITORIUM BIAGIO MARIN
mercoledì 5 marzo – ore 20.45
GEMONA DEL FRIULI – TEATRO SOCIALE
giovedì 6 marzo – ore 20.45