Rimuovere le barriere all’ascolto, è l’obiettivo dell’’Audiologia dell’Irccs “Burlo Garofolo” di Trieste e del progetto A.Ba.Co. al servizio dei bambini e dei ragazzi con difficoltà uditive.
Secondo i primi dati del progetto triennale appena resi pubblici, il 10% degli studenti delle scuole secondarie e universitari (e oltre il 20% dei loro insegnanti), riferisce di avere difficoltà uditive, come abbassamento dell’udito, fastidi, fischi o intolleranze sonore a uno o entrambi gli orecchi. Nonostante ciò, meno della metà degli studenti con problemi uditivi si rivolge a specialisti, e una quota ancora minore adotta soluzioni mediche o protesiche per migliorare l’ascolto.
Il progetto A.Ba.Co. della Regione Friuli Venezia Giulia, iniziato nel 2021 e finanziato dall’Ufficio Disabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si concluderà a maggio 2025. Coordinato dall’Audiologia del Burlo e dall’Ente Nazionale Sordi della regione, in collaborazione con l’Università di Perugia e la “Fiadda” (Famiglie italiane associate per la difesa dei diritti degli audiolesi) Umbria Onlus, il progetto mira alla rimozione delle barriere comunicative, attraverso soluzioni tecnologiche, servizi di supporto, e azioni informative e formative per promuovere l’autonomia comunicativa e una cultura inclusiva, in particolare per gli studenti con difficoltà uditive.
In occasione della Giornata Mondiale dell’Udito, il 3 marzo 2025, l’Irccs ”Burlo Garofolo”, con il progetto A.Ba.Co, risponderà all’appello dell’Organizzazione Mondiale della Sanità “Cambiamo mentalità: diamoci gli strumenti per rendere la cura dell’udito una realtà per tutti!” e parteciperà il 5 marzo 2025 alla Giornata di sensibilizzazione sulle malattie dell’orecchio e i disturbi uditivi dal titolo “La Sordità siamo noi”, organizzata dalla Società Italiana di Otorinolaringoiatria (Sio) e dalla Società Italiana di Audiologia e Foniatria (Siaf).
«Oggi, più che mai, le tecnologie come gli apparecchi acustici e gli impianti cocleari rappresentano una vera rivoluzione nella cura dell’udito – afferma la dottoressa Eva Orzan, Direttrice dell’Audiologia e Otorinolaringoiatria del Burlo -, offrendo nuove opportunità di sviluppo per bambini e ragazzi con difficoltà uditive anche gravi. Se applicati precocemente, questi dispositivi fanno la differenza nello sviluppo del linguaggio e nel percorso scolastico, accostando i bambini e i ragazzi con sordità a quelli normoudenti. Tuttavia – conclude -, non basta fornire l’accesso ai suoni: un ambiente familiare e scolastico ricco di stimoli linguistici e adeguato all’ascolto e la comunicazione è altrettanto importante per il buon risultato terapeutico e il successo scolastico e sociale».
Nel corso del 2025, grazie ad A.Ba.Co, l’Audiologia del “Burlo Garofolo” metterà a disposizione delle scuole e della comunità tutti i prodotti del progetto: corsi on line e manuali per insegnanti e genitori riguardanti le difficoltà uditive degli studenti, un innovativo sistema di sottotitolazione per le scuole secondarie e interventi di bonifica acustica in alcune aule scolastiche della Regione. Il 3 marzo 2025 sarà anche l’occasione per il lancio del primo podcast italiano realizzato da ragazzi che portano l’impianto cocleare: i contenuti audiovideo creati dai ragazzi di Fiadda Umbria per il progetto parleranno di scuola, sanità, lavoro e soprattutto delle loro riflessioni sulla sordità (https://www.youtube.com/@eppuresentirepodcast).
«L’Audiologia del nostro Istituto e il progetto A.Ba.Co. – sottolinea Francesca Tosolini, Direttore generale del “Burlo Garofolo” – evidenziano l’importanza di una stretta collaborazione tra aziende sanitarie, università, scuole, enti e amministrazioni per migliorare l’ascolto e il benessere dei giovani, in particolare di coloro che affrontano difficoltà uditive. Questo progetto ha, però – conclude, anche il merito di aver introdotto nuove modalità di sensibilizzazione e intervento, e di giungere infine all’obiettivo che gli studenti con difficoltà uditive possano esprimere appieno il loro potenziale, sia nel percorso scolastico, sia nelle relazioni sociali, e realizzare i propri progetti di vita».

