Ha inaugurato alla Galleria Tina Modotti di Udine (via Sarpi) “ASU: 150 anni di Sport in Friuli”: mostra organizzata dall’Associazione Sportiva Udinese, grazie alla collaborazione con il Comune di Udine, in occasione del secolo e mezzo dal sodalizio bianconero.
In esposizione è possibile vedere alcune immagini dei primi atleti e dei primi campioni dell’ASU, sul finire del diciannovesimo secolo. Scatto dopo scatto, il pubblico vedrà come è cambiato lo sport, l’influenza che le due Guerre hanno avuto anche in questo ambito, notare i cambi di stile anche nell’abbigliamento sportivo. Insomma, ripercorrere mezzo secolo di storia di una delle società sportive più longeve non solo della regione Friuli Venezia Giulia, ma dell’Italia intera, e con essa del Friuli.
A inaugurare la mostra c’era il presidente dell’ASU, Alessandro Nutta, assieme ai componenti del direttivo societario. Con lui anche gli assessori Federico Pirone e Chiara Dazzan.
«Ringrazio tutti per essere qui stasera, e il Comune di Udine per averci concesso questo bellissimo spazio, nel cuore della città, per raccontare una storia cominciata nel 1875 – ha precisato Nutta -. Abbiamo scelto di raccontarla con alcune delle immagini che abbiamo in archivio e con qualche cimelio. Non ambiamo a essere esaustivi (sarebbe davvero una missione impossibile, vista la quantità di materiale e di eventi che caratterizzano la storia di ASU), ma attraverso questa mostra desideriamo far scoprire, a chi ancora non la conosce, come è nata, cambiata, cresciuta ASU, da allora, nella fine del 1800, e fino a oggi. Vogliamo una volta in più stare con la città e mostrare a tutti come la storia di Udine si intersechi a quella della polisportiva».
«Quando ho messo piede per la prima volta da assessora allo Sport al PalaPrexta di via Lodi, il presidente Nutta e il direttore generale Di Benedetto, hanno voluto farmi fare un viaggio nella storia dell’Associazione, mostrandomi reperti incredibili. Lo ricordo come un momento di grande arricchimento personale, non solo per l’affascinante contenuto, ma soprattutto per il trasporto, la passione e la fierezza con cui sono stata guidata alla scoperta delle origini e delle vicende più remote dell’Associazione Sportiva Udinese. Per Udine e per il Friuli, l’ASU non è solo una prestigiosa realtà sportiva, ma è anche un prezioso scrigno che custodisce una memoria che noi tutti abbiamo il dovere di preservare e valorizzare: da 150 anni, infatti, questa è un crocevia di strade percorse da persone straordinarie che ne rappresentano il valore sportivo, sociale, etico, storico e umano e per questo rappresenta una testimonianza ineguagliabile di epoche e avvenimenti del passato del nostro territorio e della nostra comunità», ha spiegato Chiara Dazzan, assessora allo Sport del Comune di Udine.
Con lei anche l’assessore alla cultura, Federico Pirone, che ha precisato: «Imparando a conoscere l’Associazione Sportiva Udinese è evidente la sua forte proiezione alle sfide future, e la sua idea di sport, inteso come grande esperienza di comunità, ed esercizio di cittadinanza. Allo stesso modo è chiaro l’attaccamento al territorio, alla città di Udine, al Friuli. Questa mostra, in una certa misura, illustra tutto questo. Attraverso la narrazione della storia di una associazione, si racconta tutto il territorio, la sua comunità, quello che era e quello che è oggi».
La mostra, a ingresso gratuito, resterà visitabile fino al 2 marzo 2025, nei fine settimana: nelle giornate di venerdì dalle 15 alle 18.30; al sabato dalle 10 alle 19; la domenica dalle 10-18.30.
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