Nel contesto dei tradizionali Lunedì dello Schmidl, lunedì 24 febbraio 2025 alle ore 17.30 si terrà l’incontro “Alfabeto Schmidl: B come Biblioteca” con Emilio Medici. L’evento avrà luogo nella Sala Bobi Bazlen al piano terra di Palazzo Gopcevich (Via Rossini, 4) e si inserisce nel ciclo di approfondimenti legati alla mostra Alfabeto Schmidl, organizzata in occasione del centenario della fondazione del Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” e visitabile fino al 4 maggio 2025.
Una mostra tra storia e cultura
Curata da Stefano Bianchi, in collaborazione con Elisabetta Buffulini, Emilio Medici e Cristina Zacchigna, con il contributo di Francesco Recanati e Cristiano Rossetti, la mostra Alfabeto Schmidl esplora il vasto patrimonio del Museo attraverso percorsi tematici che coprono ogni lettera dell’alfabeto. L’esposizione presenta costumi e gioielli di scena, manifesti, locandine, fotografie, stampe, medaglie, dipinti, strumenti musicali, cimeli, libri, fondi archivistici e manoscritti, con l’obiettivo di valorizzare e rendere fruibile questo straordinario patrimonio culturale.
Il ruolo della Biblioteca del Museo Schmidl
La Biblioteca del Museo Schmidl rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per la ricerca e la conservazione della storia dello spettacolo. Il suo fondo storico include la collezione di volumi appartenuti a Carlo Schmidl, con spartiti e partiture, manoscritti musicali e trattati di armonia. Tra i tesori custoditi spiccano alcuni fascicoli dell’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert, una ricca collezione di libretti d’opera – alcuni estremamente rari – e una preziosa raccolta di inni e canzonette. L’emeroteca conserva centinaia di periodici storici, tra cui il quindicinale L’Arte, rassegna di belle arti e letteratura edita a Trieste da Giovanni Simonetti.
Negli anni, il patrimonio librario è stato ampliato grazie a donazioni di prestigio che hanno esteso il raggio d’azione della biblioteca a tutte le discipline dello spettacolo, inclusi cinema, scenografia e balletto. In particolare, si segnala la prestigiosa donazione del barone Georges de Chapovalenco (1908-1999), che ha arricchito ulteriormente la collezione.
Una mediateca per la fruizione del patrimonio culturale
Nel 2006, con l’apertura della nuova sede museale di Palazzo Gopcevich, è stata inaugurata la sala di consultazione e mediateca Riccardo Gmeiner, che offre accesso a collezioni multimediali comprendenti CD, dischi, cassette, videocassette, nastri e DVD. Questo spazio rappresenta un’opportunità unica per studiosi e appassionati desiderosi di esplorare la memoria dello spettacolo attraverso documenti sonori e visivi.
Informazioni pratiche L’ingresso alla conversazione è libero fino a esaurimento posti. Per maggiori dettagli:
- Telefono: 040 675 4039
- Siti web: www.triestecultura.it | www.museoschmidl.it