Domenica 16 febbraio 2025, alle ore 11, al museo d’Antichità “J.J. Winckelmann” di piazza della Cattedrale, 1 a Trieste con ingresso libero, si terrà la seconda conferenza di approfondimento alla mostra “Il mito degli Ambisontes. Mercenari di Roma nella valle dell’Isonzo”.
La conferenza del dott. Gabriele Caiazza, dal titolo “Una storia più unica che rara: Rudolf Machnitsch, eclettico scopritore dimenticato”, presenterà il protagonista dello scavo della necropoli di Reka del 1902, il cui materiale è esposto in mostra. Il relatore è autore della recente monografia “Il garbo della sobrietà. Vita e opere di Rudolf Machnitsch”.
L’ingegner Machnitsch (Venezia, 7 marzo 1863 – Cervignano del Friuli, 12 gennaio 1938), di famiglia originaria di Povir, si laureò in ingegneria al Politecnico di Graz e fu assunto in servizio statale in qualità di praticante edile inizialmente a Pisino e poi a Trieste, iniziando così una carriera che l’avrebbe portato fino al rango di consigliere aulico, occupandosi prevalentemente di vie di comunicazione, edifici e infrastrutture fra Tolmino, Gorizia, Aquileia, Trieste e i loro distretti, ma talora operando anche al di là (Bruxelles, Napoli, Pola, Tirana).
Durante l’esecuzione di alcuni sterri per l’apertura di nuove arterie stradali nell’Alto Isonzo, portò alla luce e studiò i reperti di due necropoli dell’età del ferro, quella di Koritnica e quella di Reka, prima dell’impresa più notevole: in occasione degli scavi per l’assanamento delle fondazioni delle mura perimetrali della Basilica Patriarcale di Aquileia, mise in luce il vasto pavimento musivo delle aule “teodoriane” d’epoca paleocristiana.
Dopo la dipartita, fu quasi dimenticato (e non sempre per caso); ma, a partire dal centenario della riscoperta dei mosaici aquileiesi, la sua figura è stata progressivamente riscoperta, fino alla stesura della sua prima biografia, che ne ha permesso di sondare pure le passioni: dalla pittura all’archeologia!
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