“Un viaggio da fare” è il titolo della rassegna in programma a Milano da lunedì 10 a domenica 16 febbraio nella Arena della Libreria Mondadori Duomo, e poi dal 17 al 22 febbraio nella Libreria Bocca di Galleria Vittorio Emanuele II. Un cartellone che prende il via proprio nei giorni in cui si ape la prima Capitale europea della Cultura #bordeless, divisa fra Gorizia e Nova Gorica, e proprio nel Giorno del Ricordo, lunedì 10 febbraio, per iniziativa dell’Assessorato alla Cultura della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, e per la direzione artistica di Massimiliano Finazzer Flory. Fra i protagonisti il regista Gabriele Salvatores, la scrittrice Premio Campiello Federica Manzon, il geniale cartoonist Francesco Tulio Altan, gli scrittori Paolo Rumiz, Mauro Covacich, Toni Capuozzo, Paolo Possamai, Gian Mario Villalta e Tullio Avoledo con il suo ultimo thriller, la giornalista e saggista Greta Sclaunich con la novità dedicata al Giorno del Ricordo e alle foibe, il musicologo Quirino Principe,e con i focus sul Premio Nonino e i festival culturali del Friuli Venezia Giulia, su Giuseppe Ungaretti, Carlo Michelstaedter, Demetrio Volcic, Tullio Crali e sull’artista Leonor Fini. “Un viaggio da fare. Friuli Venezia Giulia e GO! 2025 verso una cultura di frontiera” apre uno sguardo sul panorama culturale italiano ed europeo. Uno spazio concepito con visione internazionale, in una città come Milano che è da sempre cosmopolita: «Siamo sempre anche dall’altra parte della frontiera – spiega Massimiliano Finazzer Flory –dove lo straniero non è nemico, attraverso questi incontri vogliamo disegnare uno spazio di relazioni di lingue, di storie, dove il confine diventa con fine ovvero un obiettivo comune».
Qui il programma completo della rassegna: https://eventi.regione.fvg.it/Eventi/dettaglioEvento.asp?evento=25201
“Un viaggio da fare” continua con l’esperienza del gusto: a conclusione di ogni incontro, un viaggio tra i sapori del Friuli Venezia Giulia.
Il programma, nella Libreria Mondadori Duomo in Piazza Duomo a Milano, si apre nel Giorno del Ricordo, lunedì 10 febbraio: alle 12 il primo incontro segno del gusto, con lo chef stellato Andrea Berton e la sua “filosofia” culinaria ispirata a un costante rinnovamento, raccontata nel libro- memoir Non è il solito brodo (Mondadori Electa). Lunedì pomeriggio, alle 18, il dialogo con il giornalista e scrittore Toni Capuozzo, Vite di confine (ore 18) fortemente focalizzato sulle storie della frontiera attraverso gli epitaffi di chi vi è nato o vi è morto, di chi ci si è trovato per caso e chi per destino. Una riflessione ispirata dal libro che Toni Capuozzo firma per Biblioteca dell’Immagine. E alle 19 si prosegue con un altro dialogo dedicato a vite che si incrociano nel cuore dell’Europa, quelle raccontate dalla scrittrice Federica Manzon, Premio Campiello 2024 per Alma (Feltrinelli), uno dei maggiori successi editoriali degli ultimi mesi, un romanzo dove l’identità, la memoria e la Storia – personale, familiare, dei Paesi – si cercano e si sfuggono continuamente, facendo della frontiera un punto di vista per capire chi siamo e dov’è la nostra casa.
Martedì 11 febbraio doppio appuntamento: alle 11 con una novità editoriale, il saggio Le foibe spiegate ai ragazzi (Piemme) della giornalista Greta Sclaunich, firmato con Egea Hauffner e con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Venezia e Dalmazia, in coincidenza con il Giorno del Ricordo. Tante, piccole, diverse storie, tutte insieme raccontano una pagina della Storia con la S maiuscola che ancora fatica a trovare spazio nei testi scolastici e, più in generale, nella memoria collettiva. Quella di istriani, fiumani, dalmati: uomini e donne nati e cresciuti in una terra di confine e che durante la Seconda Guerra Mondiale hanno sperimentato il dramma delle foibe prima e dell’esodo poi. E alle 18 il dialogo Omaggio a Carlo Michelstaedter, Gorizia e Mitteleuropa con il filosofo della musica Quirino Principe e Massimiliano Finazzer Flory, l’occasione per ritrovare una figura chiave della Gorizia degli inizi del Novecento, scrittore, filosofo, poeta e pittore, morto suicida a soli 23 anni. Proprio a lui sarà dedicato il docufilm di Massimiliano Finazzer Flory in uscita la prossima estate, con la partecipazione di Massimo Cacciari e Vittorio Sgarbi.
Mercoledì 12 febbraio un focus sui festival culturali del Friuli Venezia Giulia e alle 18 il giornalista e scrittore Paolo Possamai racconterà il libro di Demetrio Volcic di cui è cocuratore, A cavallo del muro. I miei giorni nell’Europa dell’Est, pubblicato da Sellerio, diario di viaggio disincantato nell’Est europeo durante la cortina di ferro. Subito dopo, alle 19, una novità: l’ultimo thriller dello scrittore Tullio Avoledo, Come si uccide un gentiluomo, uscito per Neri Pozza. Un romanzo nerissimo e dolce, arrabbiato ed esilarante, tenero e feroce, che rispecchia alla perfezione il mondo di oggi, ugualmente pieno di inquietudine e speranza.
Giovedì 13 febbraio, alle 18, ancora un grande osservatore e narratore del confine, il giornalista e scrittore Paolo Rumiz che dialogherà con l’analista sloveno Ervin Hladnik Milharčič e con Massimiliano Finazzer Flory del suo ultimo libro, Verranno di notte. Lo spettro della barbarie in Europa, uscito per Feltrinelli.
Venerdì 14 febbraio alle 18 si parla della 50^ edizione del Premio Nonino, con la storica promotrice Giannola Nonino insieme alla figlia Antonella e con Elisabetta Sgarbi, fondatrice de La nave di Teseo. Subito dopo protagonista sarà lo scrittore triestino Mauro Covacich, per un incontro dedicato alla Trilogia triestina: Svevo, Joyce, Saba. Sabato 15 febbraio alle 10 appuntamento con una figura iconica del nostro tempo, il disegnatore Francesco Tullio Altan, noto e amato per le sue vignette e la poesia tenerissima dei personaggi rivolti ai giovani lettori, come la Pimpa.
Sabato 15 febbraio lo scrittore Paolo Di Paolo racconterà alle 18 la terza parte della trilogia teatrale Inabili alla morte / Nezmožni umreti avviata dal festival Mittefest, in dialogo con Giacomo Pedini, direttore artistico del festival. E domenica 16 febbraio alle 11 il panel sul tema Da ‘santa’ e ‘maledetta’ a Capitale europea della Cultura. Gorizia tra confini, autonomia e cooperazione Transfrontaliera, con l’accademico Davide Rossi e il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna. Un dialogo per ripercorrere la vicenda delle »due« Gorizia nel secolo breve.
La seconda parte del cartellone, da lunedì 17 a sabato 22 febbraio, alle 18 negli spazi della Libreria Bocca, partirà con Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l’anima del mondo, ne parlerà il poeta e scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge. Martedì 18 febbraio, in dialogo con il saggista Davide Rossi si parlerà di Uno spazio nazionale per i Giuliano-dalmati, la vetrina espositiva allestita presso il Vittoriano a Roma. Mercoledì 19 febbraio focus su Tullio Crali. Una vita per il Futurismo, ne parlerà l’editore Marino De Grassi. Giovedì 20 febbraio, attesissimo, il regista Premio Oscar Gabriele Salvatores, a Milano in veste di presidente della Giuria dei Corti senza confine. Venerdì 21 febbraio A tu per tu con Svevo, con lo studioso Adriano Bassi, gran finale, sabato 22 febbraio, in omaggio a Leonor Fini, geniale icona del Surrealismo, raccontata da Lorenzo Michelli. Proprio a Leonor Fini sarà dedicata la mostra che si aprirà il 26 febbraio a Palazzo Reale a Milano.
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