Un viaggio tra la gente e con la gente per condividendo umori e sapori, sempre alla ricerca di un’immagine che offra verità alla realtà: la fotografia di Danilo De Marco inquadra la lotta e la speranza, il suo sguardo diventa immagine artistica e al tempo stesso documentazione giornalistica, che permette all’essere umano di riconquistare la voce manomessa dal potere. Lo dimostra, una volta di più, il percorso espositivo Bolivia che si apre domani, martedì 22 aprile, alle 18.30 a Udine, alla galleria MAKE di via Manin. Attraverso ventotto fotografie inedite raccolte da Danilo De Marco nell’arco di tre viaggi compiuti in Bolivia – l’ultimo nel novembre 2024 – penetriamo nel dolore e nella forza della lotta, scrutiamo nella paura e nel coraggio di un popolo, nelle pieghe della sua storia ancora sconosciuta alla maggior parte dei cittadini del mondo. E ci addentriamo nella storia di una terra che, attraversando feroci colpi di stato, abominevoli dittature e spesso il caos politico, ha maturato, unico fra i Paesi latinoamericani, una inconfondibile propensione alla ribellione al sopruso. L’inaugurazione della mostra segna il conto alla rovescia verso la 21^ edizione del Festival vicino/lontano, in programma dal 7 all’11 maggio con il Premio Terzani, a Udine. Interverranno all’evento, con Danilo De Marco, lo scrittore Angelo Floramo, l’attivista e operatore Marco Iob, la presidente del Circolo culturale Menocchio di Montereale Valcellina Rosanna Paroni Bertoja e il fisarmonicista Paolo Forte. Alla mostra è collegato l’incontro programmato da vicino/lontano giovedì 8 maggio, alle 20.30 a Palazzo Antonini-Stringher, sul tema “Acqua e giustizia: la ‘guerra dell’acqua’ di Cochabamba”: sarà l’occasione per ripercorrere un episodio che ha fatto la storia della Bolivia, una battaglia di civiltà attualissima, quella per “l’oro blu”. La “guerra dell’acqua” del 2000, in Bolivia, vide protagonista la popolazione in rivolta contro le politiche di spoliazione e privatizzazione e produsse una rottura del consolidato modello economico di sistematico saccheggio delle risorse nazionali. Il “movimento per l’acqua” boliviano ha fatto scuola in tutto il mondo. A vicino/lontano, in un incontro che si realizza in collaborazione con il CeVi e la Fondazione per il Riformismo, ne ripercorrerà la genesi e le tappe l’attivista ed ex sindacalista Oscar Olivera Foronda, che aveva guidato quella rivolta. Dialogheranno, con lui e con Danilo De Marco, l’attivista Marco Iob impegnato nella difesa dell’acqua come bene comune e diritto umano fondamentale, coordinatore per il CeVI di campagne di sensibilizzazione e progetti di cooperazione internazionale, la giornalista Nelly Perez Costana, autrice di reportage multimediali con focus sociale e ambientale, direttrice della Fundación Abril, e la ricercatrice e geografa Anna Brusarosco, docente alla Laurea magistrale internazionale “Climate Change and Diversity: Sustainable Territorial Development” dell’Università di Padova, che condurrà la conversazione. Insieme alla mostra che si apre domani nasce il volumetto Bolivia, di Zulema Alanes, Danilo De Marco e Oscar Olivera Foronda, pubblicato nella collana ‘Il gallo forcello’ dei Quaderni del Circolo culturale Menocchio. Bolivia resterà visitabile gratuitamente allo Spazio Make di Udine fino al 17 maggio, in orario 16.30-19.30 dal 23 al 24 aprile, dalle 10.30 alle 12.30 il 25 aprile, quindi dal 30 aprile al 17 maggio, da mercoledì a domenica in orario 16.30-19.30, il 10 e 11 maggio in orario 10.30-12.30 e 16.30-19.30.
Fotogiornalista indipendente, Danilo De Marco collabora con testate giornalistiche internazionali utilizzando la fotografia per combattere l’indifferenza. Dal Tibet al Messico, dalle montagne dei Kurdi alle selve degli U’wa fino alle Ande dell’Equador, racconta la resistenza dei popoli sottomessi alla legge del più forte. Ha vinto il Premio Gentile da Fabriano 2023. Tra gli ultimi volumi, per Forum: Un tempo in Cina (2022), Un mondo di donne in cammino (con A. Floramo e L. Castellina, 2024). Danilo De Marco sarà protagonista a vicino/lontano anche dell’evento scenico Cantata per il Cid. Scatti di libertà per i giorni che verranno, con l’attore e regista Massimo Somaglino lo scrittore Angelo Floramo, il fisarmonicista Paolo Forte e il coro con le voci di Nicoletta Taricani, che ha curato la composizione e l’arrangiamento, Miriam Foresti, Caterina De Biaggio, Eleonora Lana: appuntamento domenica 11 maggio, alle 17.30 nella Chiesa di San Francesco. Insieme allo spettacolo nasce il volume, pubblicato da Forum, Cantata per il Cid, di Danilo De Marco e Angelo Floramo.

