Penultimo turno di campionato per l’Unione, impegnata al Menti sul terreno del Vicenza secondo della classe. Tesser conferma il consueto 4-3-1-2, nel quale Voca sulla trequarti viene preferito a Cortinovis, con D’Urso ai box per un infortunio muscolare. In attacco fiducia dal 1′ a Strizzolo accanto ad Olivieri. Padroni di casa senza lo squalificato Ferrari e con Costa inizialmente in panchina in quanto non al meglio, Vecchi opta per un’unica punta – Morra – supportata da Della Morte e Capone, mentre sulla corsia di sinistra parte Beghetto.
I padroni di casa provano a partire forte, perdendo peraltro subito Capone che ricade male su una spalla ed è costretto a cedere il posto a Zonta dopo appena 6′. La prima vera, grande occasione è però della Triestina che si presenta quasi a tu per tu con Confente al 12′, gran velo di Voca a liberare Olivieri in piena area, il suo interno destro a cercare l’angolo viene respinto in tuffo dal portiere di casa. Il grosso spavento arretra il baricentro dei padroni di casa, l’Unione con personalità prende campo e da lì in poi fa la partita. Per la seconda occasione del match bisogna superare di poco la mezz’ora, è ancora Olivieri ad impegnare in tuffo Confente con un colpo di testa su punizione dalla trequarti sinistra di Fiordilino.
I padroni di casa sembrano in affanno ma con una fiammata e il primo tiro in porta della gara trovano il vantaggio, Talarico converge da destra al 38′ e indovina un mancino dal limite che pesca l’incrocio dei pali alla destra di Roos. La Triestina non si perde d’animo e crea subito un’altra grossa palla gol con Strizzolo, che fa un gran movimento al limite al 43′ e impegna severamente Confente con un potente destro rasoterra in diagonale. La risposta dei padroni di casa porta la firma di Ronaldo allo scadere del recupero, il suo destro dalla grande distanza si spegne però abbondantemente a lato. E’ l’ultimo spunto di un primo tempo comandato per larghi tratti dalla Triestina, molto più propositiva e pericolosa dei padroni di casa, ma punita oltremisura nell’unico tiro verso lo specchio del Vicenza.
Un solo minuto per la prima palla gol della ripresa, una palla persa dall’Unione sulla trequarti offensiva innesca una rapida ripartenza del Vicenza, con Della Morte che calcia radente dai diciotto metri spedendo di poco a lato alla sinistra di Roos. Lo stesso portiere alabardato difende bene il proprio primo palo su una punizione tagliata dal limite di Ronaldo al 4′, mandando in corner in due tempi. La buona partenza dei padroni di casa nel secondo tempo rende il compito più difficile all’Unione, che trova meno spazi per manovrare e proporsi con continuità nella trequarti avversaria. Nel momento che sembra più complicato arriva però comunque una grossa occasione per la Triestina, al 17′ Correia con una magia si libera sul lato corto di sinistra e calcia forte a rientrare, sul secondo palo sbuca in spaccata Frare che per centimetri non trova la deviazione vincente a porta sguarnita.
Per una ventina di minuti nulla di particolare da segnalare, la Triestina fa la partita cercando di tenere i padroni di casa sulla difensiva, al 37′ Ionita su azione d’angolo in mischia avrebbe lo spazio per battere da ottima posizione, scivola però sul terreno viscido non riuscendo a quel punto a coordinarsi per calciare. Si entra nei 4′ di recupero con la Triestina che si getta generosamente in avanti e che nel terzo dei quattro di recupero troverebbe anche il gol del pareggio in mischia con Udoh, la rete viene però annullata per fuorigioco. Finisce con l’urlo strozzato in gola una gara che la Triestina ha giocato decisamente alla pari contro un avversario di spessore, uscendo dal Menti con una sconfitta di misura che lascia grande amarezza per quanto visto in campo.
LR Vicenza 1-0 Triestina
Marcatori: 38′ Talarico
LR Vicenza (3-4-2-1): Confente; Cuomo, Leverbe, Laezza; Talarico (72′ De Col), Carraro, Ronaldo (84′ Della Latta), Beghetto; Della Morte (72′ Rauti), Capone (6′ Zonta), Morra (84′ Rossi).
A disposizione: Massolo, Gallo, Garnero, Costa, Vescovi, Sandon, Fantoni.
Allenatore: Stefano Vecchi
Triestina (4-3-1-2): Roos; Jonsson, Silvestri, Frare, Tonetto (82′ Cancellieri); Fiordilino (72′ Vertainen), Correia, Ionita; Voca (57′ Cortinovis), Strizzolo, Olivieri (57′ Udoh).
A disposizione: Mastrantonio, Malusà, Bijleveld, Bianconi, Braima, Kosijer.
Allenatore: Attilio Tesser
Arbitro: Madonia (Palermo)
Assistenti: Consonni (Treviglio) e Cadirola (Milano)
Quarto Uomo: Poli (Verona)
Ammoniti: Leverbe (Vi), Olivieri, Tonetto, Ionita (Ts)
Recupero: 2′ e 4′
POST PARTITA IN SALA STAMPA
Al termine della gara Vicenza-Triestina, sono intervenuti in sala stampa Attilio Tesser, Tommaso Silvestri e Luca Fiordilino.
Tesser
“Un’altra battaglia com’è stata quella della settimana scorsa contro il Padova, purtroppo persa anche questa. Il dispiacere è che l’andamento della partita non è stato quello poi dato dal risultato, perché nel primo tempo abbiamo fatto decisamente meglio noi del Vicenza, creando tre situazioni da gol, giocando meglio. E il gol lo hanno fatto loro, un gran gol di sinistro, nelle immagini che ho visto raramente l’ho visto calciare con quel piede e l’ha messa all’incrocio. Secondo tempo sicuramente meno qualitativo rispetto al primo ma di intensità e di battaglia. E alla fine l’avevamo pareggiata, perché la palla l’abbiamo messa dentro e quel tocco in più sotto porta l’ha fatto diventare un fuorigioco. La deviazione di Correia andava in porta lo stesso, poi Udoh ha voluto toccarla lui quasi sulla linea di porta. Un peccato, perché il pareggio credo fosse il risultato più giusto nell’economia dei novanta minuti.
Nel secondo tempo abbiamo forse perso un minimo di campo ma abbiamo comunque spinto molto e con equilibrio, riuscendo a sviluppare meno gioco rispetto al primo tempo dove col palleggio li abbiamo messi in mezzo a centrocampo. Ci siamo poi un po’ snaturati per provare a recuperare il risultato giocando con tre attaccanti, dando un po’ di peso in più, forse con meno qualità ma avendo situazioni fino all’ultimo. Non guardo le assenze, abbiamo giocato a lungo trovando il modo di vincere e convincere, abbiamo attraversato un momento estremamente positivo mentre ora è estremamente negativo. Abbiamo trovato i primi della classe e i secondi della classe e ce la siamo giocata alla pari, abbiamo perso diverse gare in quest’ultima parte di stagione dopo averne recuperate tante, è palese che sia un momento di difficoltà ma di risultati, non di prestazioni. Dispiace perché stiamo raccogliendo poco per quanto fatto non solo in queste ultime due partite, ma anche prima.
I cinque punti di penalità? Con quelli saremmo decisamente salvi, è un’evidenza, lo dicono i numeri, e quanto successo in questa settimana ci ha caricato. Sentite, noi siamo coscienti di una cosa, come squadra. Primo, è nostro dovere dare il massimo di noi stessi. Secondo, rappresentiamo una città importante come Trieste. Terzo, rappresentiamo la Triestina Calcio, che è una società storica, molto importante del calcio italiano. Noi ne siamo ben coscienti e consapevoli e dentro i nostri limiti, con gli errori che facciamo, ce la stiamo mettendo tutta. Ma noi ne siamo convinti, convinti che la maglia la vogliamo sudare ed onorare come credo si sia visto stasera, onorando il calcio a Trieste. Noi ne siamo convinti, questo si”.
Silvestri
“C’è grande rammarico, non si può dire nulla al gruppo perché tutti hanno dato il cento per cento. Veniamo da una settimana come ben sapete tosta che ha portato via molte energie a livello mentale, ma abbiamo lasciato da parte le scorie mettendo in campo tutto quello che avevamo. La partita credo si sia vista sotto gli occhi di tutti, loro hanno fatto un tiro nel primo tempo finito sotto l’incrocio e una punizione dal limite nella ripresa, per il resto Roos non ha praticamente sporcato i guantoni. Dispiace perché arriviamo sempre lì e non riusciamo a finalizzare, oggi rispetto al Padova abbiamo creato qualcosa in più ma non riusciamo a buttarla dentro. Peccato perché stiamo lavorando bene nonostante tutto.
La squadra è viva, lo ha dimostrato stasera e anche la scorsa settimana, ce la sta mettendo tutta. Sappiamo che quello che stiamo facendo è una sorta di miracolo, perché ad oggi la squadra sul campo sarebbe salva, quindi stiamo parlando del nulla. L’importante per noi è cercare di lasciar stare l’extra campo, lottare su ogni pallone come abbiamo fatto stasera. Abbiamo ancora un’altra possibilità perché non è ancora scritta la parola fine, domenica in casa col Novara speriamo che il pubblico ci dia una grossa mano come ce l’ha data oggi, come ce l’ha data col Padova, perché per noi diventa fondamentale per provare a fare questo miracolo.
Dopo la rifinitura di ieri ci siamo chiusi in spogliatoio, dicendoci che per il nostro futuro, per le nostre famiglie, conta solo la salvezza della Triestina. Tutto quello che c’è fuori ad oggi non deve avere importanza, dobbiamo farlo per la gente di Trieste, per la Triestina, per i ragazzi dello staff e per nessun altro. Siamo concentrati, vivi e lotteremo alla morte fino all’ultimo pallone per riprenderci qualcosa che ci è stato tolto”.
Fiordilino
“Quando sono arrivato avevamo tredici punti in classifica, avevo in testa di fare trenta punti e ne abbiamo fatti ventotto, in questo momento senza quella penalità saremmo salvi e dobbiamo rincorrere, la dobbiamo riconquistare. Nonostante queste due sconfitte il gruppo è pronto, siamo una squadra che se la può giocare con tutte perché è la verità, perché l’abbiamo dimostrato stasera ed anche la scorsa settimana. Siamo riusciti a giocarcela per tutta la gara e nel primo tempo abbiamo fatto una prestazione davvero importante, da squadra importante. Nel secondo tempo avendo speso molto siamo calati un po’ ma credo che ci stia anche, siamo venuti in casa della seconda in classifica e ce la siamo giocata a viso aperto.
Visti i risultati non è ancora definitivo nessun verdetto, quindi dobbiamo prepararci, ci crediamo e se si dovrà passare per i playout, ci ricompatteremo di nuovo per riconquistare una salvezza che avevamo già raggiunto. L’abbiamo conquistata e la riconquisteremo. Dobbiamo metabolizzare prima possibile ogni scoria perché è troppo importante per noi, per Trieste, per i tifosi, per le nostre famiglie, per i magazzinieri che lavorano, per tutti quelli che lavorano in società, per i ragazzini che giocano nelle nostre giovanili, se non ci salviamo diventa dura anche per loro. Dobbiamo raggiungere l’obiettivo e ci crediamo, i tifosi sono con noi ed è la cosa più importante”.