Combattere e vincere l’inquinamento è percepito come una delle principali sfide globali. La società è sensibile a questo tema anche perché gli effetti negativi dell’inquinamento sono tangibili in molti aspetti della vita quotidiana. La crescente consapevolezza dell’impatto che l’inquinamento in generale ha sulla vita quotidiana e sulla salute delle popolazioni ha fatto sì che si cominciassero a prendere misure cautelari importanti per arginare la minaccia.
La percezione dell’inquinamento riguarda soprattutto le malattie da esso provocate come ad esempio i problemi alle vie respiratorie, cardiovascolari e ai tumori.
Il concetto di inquinamento è spesso associato ai cambiamenti climatici, un fenomeno globale che sta influenzando il clima e le risorse naturali del pianeta.
Le tipologie di inquinamento maggiormente percepite sono: atmosferico, idrico, del suolo, da plastica, luminoso e, sempre più frequentemente, acustico.
Studi recenti rivelano dati allarmanti sull’esposizione al rumore e sulle sue conseguenze, con impatti significativi anche sul mercato immobiliare. Uno studio condotto dall’Istituto di Barcellona per la Salute Globale (ISGlobal) ha analizzato i livelli di rumore del traffico in 749 città europee, evidenziando che oltre il 48% dei 123 milioni di adulti esaminati è esposto a livelli superiori ai 53 decibel raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Le città con le percentuali più elevate includono Vienna (86,5%), Roma (60,5%) e Madrid (43,8%). L’esposizione prolungata al rumore è associata a stress cronico, aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, contribuendo a 12.000 morti premature e 48.000 nuovi casi di cardiopatie ischemiche ogni anno in Europa. Ovviamente il rumore eccessivo influisce significativamente sul mercato immobiliare. Stime indicano che l’esposizione al rumore può ridurre il valore di un immobile tra il 10% e il 20%. A Milano, ad esempio, una casa situata in zone rumorose può valere il 12-17% in meno rispetto a una in aree più tranquille. Ma molto gravi sono anche i rumori interni alle abitazioni che, spesso, sono poco isolate e poco protette acusticamente.
Marco Zanetti, CEO di Massetti Ecoplast srl, ha spiegato: “La crescente incidenza dell’inquinamento acustico ha spinto molte persone a trasferirsi in zone più silenziose o in case maggiormente isolate. L’inquinamento acustico nelle abitazioni private è un fenomeno sottovalutato che invece influisce fortemente sulle scelte abitative. Ecco perché è sempre più necessario studiare sistemi di isolamento che siano in linea anche con la nuova sensibilità ecologica”.
Sebbene esistano ancora pochi dati specifici sul numero di persone che cambiano abitazione a causa dell’inquinamento acustico, è evidente che il rumore ambientale influisca sulle scelte abitative. “La ricerca di ambienti più silenziosi e salubri”, ha proseguito Zanetti, “spinge le persone a chiedere una sempre maggiore copertura. L’innovazione, ad esempio, di Ecoplast Nord nasce dall’impegno di recuperare materiali plastici attraverso speciali procedimenti e di riutilizzarli in modo alternativo producendo materiali ad alto contenuto tecnologico con valenze positive come le alte prestazioni isolanti e una attenzione crescente all’impatto ambientale”. Grazie all’ottimo isolamento acustico e all’utilizzo di materiali derivanti da plastiche che, altrimenti, avrebbero minacciato l’ambiente, Ecoplast Nord permette di affrontare efficacemente il rumore implementando politiche di utilizzo di materiali fonoassorbenti. L’accesso a informazioni dettagliate sui livelli di rumore possono aiutare i cittadini a fare scelte abitative più informate, contribuendo a migliorare la qualità della vita e a ridurre l’esposizione al rumore nocivo. Affrontare anche la sfida dell’inquinamento acustico rappresenta, quindi, una priorità per la salute.

