Alla Galleria Fotografica Tina Modotti di Udine, nell’ambito del Festival vicino/lontano, trenta fotografie selezionate dall’Archivio Terzani svelano l’anima visiva del grande giornalista e viaggiatore fiorentino. Una selezione che restituisce il suo talento nell’indagare, attraverso la fotografia, l’eterna tensione tra la bellezza millenaria dell’Asia e la sua progressiva dissoluzione sotto la spinta del materialismo e del conformismo occidentale.
La mostra, intitolata “Su quale sponda la felicità? Modernità e nostalgia nell’Asia di Tiziano Terzani”, sarà inaugurata martedì 6 maggio alle ore 18.30. Curata da Nicole Pecoitz – Premio AIF Nuova Fotografia 2022 e già responsabile della sezione iconografica dell’edizione illustrata di Un indovino mi disse (Longanesi, 2024) – l’esposizione celebra i trent’anni dalla pubblicazione del libro di culto di Terzani.
All’inaugurazione interverrà anche Álen Loreti, biografo ufficiale e curatore editoriale dell’opera di Terzani, oltre che co-curatore del festival stesso.
Le immagini in mostra sono il frutto del “viaggio dell’Indovino” (1992-1993), quando Terzani, accettando la profezia di un indovino che gli consigliava di non volare per tutto l’anno, scelse di percorrere l’Asia senza mai prendere un aereo. Un’esperienza che gli permise di osservare il continente con uno sguardo nuovo, più profondo, più consapevole: spostandosi lentamente in treno, nave o a piedi, incontrò culture in dissolvenza, spiritualità sopravvissute e uomini capaci di resistere all’omologazione.
È questa tensione fra modernità e nostalgia il filo rosso che unisce gli scatti esposti: fotografie che raccontano un’Asia in equilibrio precario tra il passato e un futuro incerto, ma anche il tentativo ostinato e appassionato di riscoprire un’armonia tra l’uomo e il pianeta.
La mostra sarà visitabile fino a domenica 11 maggio con i seguenti orari: dal 6 al 9 maggio dalle 17.00 alle 19.30, e nei giorni 10 e 11 maggio dalle 10.00 alle 19.30.
L’iniziativa è promossa in collaborazione con l’Archivio Tiziano Terzani, il Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate – Fondazione Giorgio Cini di Venezia, AFI e il Festival Fotografico Europeo.
Un momento particolarmente significativo della 21ª edizione del Festival sarà la serata-evento del Premio Terzani, che quest’anno, sotto la presidenza di Angela Terzani Staude, sarà dedicato alla memoria dei giornalisti caduti a Gaza, vittime di un tributo al diritto d’informazione mai così tragicamente elevato.
Il Premio sarà simbolicamente consegnato, sabato 10 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (ore 21), ai giornalisti Wael al-Dahdouh e Safwat al-Kahlout, entrambi dell’emittente Al Jazeera.
La giornata di martedì 6 maggio sarà inoltre animata da diversi eventi che anticiperanno ufficialmente l’apertura del festival:
- Alle ore 12, a Palazzo Mantica, l’inaugurazione della mostra I versi di Celso Macor (1925-2025) nelle opere di Dario Delpin, a cura della Società Filologica Friulana.
- Alle ore 18, due inaugurazioni: presso la Libreria Tarantola il vernissage di Svanire, personale di Mattia Cuttini, e presso la Libreria Martincigh la presentazione del progetto artistico Distrazione di massa di Sandro Mele.
- Alle ore 20, al Cinema Visionario, la proiezione di No Other Land, documentario vincitore del Premio Oscar 2025 come Miglior Documentario, con la partecipazione di Luisa Morgantini e Gianpaolo Carbonetto.
- Sempre la sera del 6 maggio, alle 20.45, nella Chiesa di San Francesco, il Concerto per la Pace della Nordest Sinfonia Orchestra diretta dal Maestro Marco Feruglio.
Una giornata ricca di appuntamenti per celebrare la cultura, la memoria e la ricerca di senso, proprio come avrebbe voluto Tiziano Terzani.
