Cosa succede se, da un momento all’altro, svanisce il nemico contro cui hai speso piani, risorse, energie? È quello che ha provato a immaginare la scrittrice palestinese Ibtisam Azem con Il libro della scomparsa, uno dei romanzi più innovativi del panorama letterario arabo: verso la mezzanotte di una notte qualsiasi, tutti i palestinesi improvvisamente scompaiono, volatilizzati. Cosa potrebbe accadere agli israeliani se il nemico sparisse? Pubblicato nel 2014, il libro è entrato quest’anno fra i 13 candidati all’International Booker Prize 2025 grazie alla “seconda vita” donata alla pubblicazione nel 2024 dall’editore britannico And Other Stories. In Italia era uscito per Hopefulmonster nella collana La stanza del mondo, diretta da Paola Caridi. Nata e cresciuta a Taybeh, a nord di Giaffa, Ibtisam Azem ha studiato all’Università Ebraica di Gerusalemme e all’Università di Freiburg in Germania. Ècorrispondente da New York per il quotidiano arabo al-Araby al-Jadeed. Domenica 11 maggio è attesa protagonista della giornata conclusiva del festival vicino/lontano, in programma a Udine dal 7 maggio con oltre 200 voci del dibattito sull’attualità del nostro tempo. Dialogherà (ore 16, Oratorio del Cristo) con la giornalista, storica e saggista Paola Caridi, una delle voci più autorevoli sul Vicino Oriente. A lei è affidata anche una delle due lezioni inaugurali di vicino/lontano 2025: Non dimenticare un solo nome. Elegia per i sudari di Gaza. Vicino/lontano sarà la prima tappa del tour italiano di Ibtisam Azem, che toccherà anche Bologna, Firenze e Roma per chiudersi al Salone del Libro di Torino. Il focus intorno alla drammatica situazione di Gaza avrà rilevante centralità a vicino/lontano 2025: innanzitutto con la serata-evento del Premio Terzani, che la Giuria presieduta da Angela Terzani Staude ha dedicato quest’anno alla memoria delle giornaliste e dei giornalisti uccisi a Gaza per il tragico e altissimo tributo pagato dalla stampa – mai così alto nella storia – al diritto d’informazione: una triste conta, che si aggiorna costantemente nell’escalation degli eventi. Sono già oltre 210 le vittime.IlPremio Terzani verrà simbolicamente consegnato, sabato 10 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (ore 21) ai giornalisti Wael al-Dahdouh e Safwat al-Kahlout, entrambi dell’emittente Al Jazeera. E domenica 11 maggio alle 9.30 in Loggia del Lionello si presenta a vicino/lontano la raccolta appena uscita per Fazi Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza: interverranno i curatori Antonio Bocchinfuso, Mario Soldaini e Leonardo Tosti, in dialogo con Saskia Terzani, figlia di Tiziano Terzani e componente della Giuria del Premio Terzani. La raccolta di Poesie da Gaza porta la prefazione dello storico israeliano Ilan Pappé e include gli interventi di Susan Abulhawa e Chris Hedges. Le traduzioni dall’inglese sono di Ginevra Bompiani ed Enrico Terrinoni, dall’arabo di Nabil Bey Salameh, voce eautore del gruppo di world music Radiodervish. Il libro raccoglieuna selezione di 32 poesie di 10 autori palestinesi: Hend Joudah, Ni’ma Hassan, Yousef Elqedra, Ali Abukhattab, Dareen Tatour, Marwan Makhoul, Yahya Ashour, Heba Abu Nada (uccisa nell’ottobre 2023), Haidar al-Ghazali e Refaat Alareer (ucciso nel dicembre 2023). La poesia come atto di resistenza e la forza delle parole come tentativo di salvezza: questo il senso più profondo delle poesie, in gran parte scritte a Gaza dopo il 7 ottobre 2023, nella tragedia della guerra e in condizioni di totale precarietà. Poco prima di essere uccisi dai bombardamenti sotto le macerie della propria casa, o in fuga da una tenda di fortuna, come ultima preghiera o testamento poetico.
Tante le anteprime assolute e le novità editoriali a vicino/lontano 2025, per raccontare il nostro tempo attraverso i libri: a cominciare da Oceano Cosmo, il nuovo numero di Limes che arriva al festival in anteprima nazionale: il direttore della rivista, l’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, lo illustrerà a Udine giovedì 8 maggio (ore 16.45, Palazzo Antonini Stringher) in dialogo con il saggista Alessandro Aresu e il docente Guglielmo Cevolin, presidente di Historia. La metamorfosi degli imperi titola invece il saggio di Pier Paolo Portinaro in uscita per Solferino il prossimo giugno: anteprima al festival venerdì 9 maggio (ore 21, Chiesa di San Francesco), in occasione dell’incontro Venti di guerra, il tempo dell’inaudito, realizzato in collaborazione con Fondazione Diritti Umani, al quale parteciperanno l’ex diplomatico Alberto Bradanini, la scrittrice Helena Janeczek e la giornalista, scrittrice e regista Francesca Mannocchi. Le dieci grandi parole. Indicazioni per la vita titola invece il libro postumo di Pierluigi Di Piazza, in uscita per Alba Edizioni in occasione di vicino/lontano 2025: domenica 11 maggio la presentazione in anteprima nazionale a Udine in collaborazione con Centro Balducci, interverranno il curatore Vito Di Piazza e la teologa Cristina Simonelli, conduce la conversazione Paolo Mosanghini, vicedirettore del Messaggero Veneto per il Gruppo NEM. Le Dieci Grandi Parole sono una provocazione forte a passare dall’io al noi, in un impegno comune per costruire un mondo più giusto, fraterno e umano. A vicino/lontano 2025, in forma di evento scenico, si presenta anche la pubblicazione in uscita per Forum editrice, Cantata per il Cid. Un prezioso volumetto di Danilo De Marco e Angelo Floramo, che intreccia i ricordi e le domande di Danilo De Marco, che lo conobbe da bambino e ne fu amico per tutta la sua vita, con le riflessioni del partigiano Cid, raccolte con meticolosità da Floramo, a partire dai suoi diari e dai suoi quaderni di appunti. Il Cid, all’anagrafe Sergio Cocetta, si era arruolato giovanissimo, salendo in montagna. Da partigiano era diventato commissario politico con il nome clandestino El Cid Campeador. La sua vita, il suo impegno, le sue riflessioni vengono portate a vicino/lontano in occasione dell’ottantesimo del 25 aprile. “Cantata per il Cid. Scatti di libertà per i giorni che verranno” sarà in scena in prima assoluta domenica 11 maggio (ore 17.30, Chiesa di San Francesco) con Danilo De Marco, Angelo Floramo e Massimo Somaglino – che firma anche la regia dello spettacolo – insieme a Paolo Forte alla fisarmonica e al coro composto da Nicoletta Taricani, Miriam Foresti, Caterina De Biaggio, Eleonora Lana. «Raccontare uno che fu maestro senza chiederlo, e lo fu suo malgrado, per quella piega che talvolta la vita ci impone, non è facile – racconta Angelo Floramo – Allora abbiamo pensato che la cosa migliore fosse quella di lasciar parlare lui. Danilo idealmente parla con quel maestro, lo chiama, lo interroga. Non per illuminare il tempo che è andato, ma questo nostro, drammatico e privo di speranza».
Nell’anno di Gorizia Nova Gorica Capitale europea della Cultura, a vicino/lontano arriva in anteprima la nuova pubblicazione edita Bottega Errante. La firma lo scrittore Aleš Šteger, uno degli autori più noti dell’attuale scena letteraria slovena: In Slovenia. Un viaggio attraverso i cinque sensi è un itinerario sentimentale che rivela tutte le intersezioni che animano la giovane Slovenia, fra Alpi e Mare Adriatico, fra Europa centrale e Balcani: perché in nessun altro luogo c’è così tanta Europa come in uno spazio così piccolo come la Slovenia. L’autore veste i panni di una guida d’eccezione e conduce il lettore tra le città, i paesaggi, il cibo, le tradizioni, la musica e la mentalità del popolo sloveno. Con questo libro è stato insignito dell’ITB Berlin BookAward nel 2023. Appuntamento sabato 10 maggio (ore 11.30, Oratorio del Cristo): l’incontro sarà introdotto dalla giornalista e blogger Simonetta Di Zanutto.
Vicino/lontano ospiterà la presentazione di molte pubblicazioni uscite in questi giorni: quella della sinologa Giada Messetti, La Cina è un’aragosta. Come sta cambiando il Gigante Asiatico (Mondadori), che interverrà sabato 10 maggio, alle 15 a Palazzo Antonini Stringher, introdotta dalla direttrice artistica di Far East Film Festival Sabrina Baracetti, per spiegare quante cose sono cambiate in pochi anni nella vita quotidiana dei cinesi. Lo scrittore Fabio Geda, domenica 11 maggio alle 15.30 inLoggia del Lionello, presenterà La casa dell’attesa (Laterza), in dialogo con Irene Del Rizzo. Un nuovo e intenso reportage narrativo, realizzato per Medici con l’Africa CUAMM, ambientato in Angola, nel luogo in cui le donne vanno a vivere in comunità prima del parto, per proteggere sé stesse e i loro figli dagli imprevisti dell’ultimo mese di gravidanza. Al festival interverranno anche 3 finalisti della prima edizione del Premio Strega Saggistica, con la presentazione loro opere: sono Anna Foa, che sabato 10 maggio racconta Il suicidio di Israele (Laterza); Alessandro Aresu, che giovedì 8 maggio converserà con Lucio Caracciolo e Guglielmo Cevolin per la presentazione del nuovo numero di Limes Oceano Cosmo; e Vittorio Lingiardi, che giovedì 8 maggio terrà una lectio magistralis su Corpo medico, psichico, vivente. Ulteriore autorevole saggio a vicino/lontano è quello di Riccardo Staglianò,finalista del Premio Estense 2025 con Hanno vinto i ricchi.