«Karst und Berg Vagabund: Julius Kugy racconta Rudolf Baumbach» è il titolo dell’appuntamento proposto dall’Associazione CAI XXX Ottobre, in calendario lunedì 28 aprile 2025 alle ore 17.30, alla Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich (Via Rossini, 4), nell’ambito del cartellone dei «Lunedì dello Schmidl», la rassegna di approfondimenti a cura di Stefano Bianchi che il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” da quasi un ventennio offre sulle proprie collezioni al pubblico dei cultori della musica e del teatro.

Ad accompagnare gli ascoltatori alla scoperta di Rudolf Baumbach, seguendo un copione impaginato da Luciano Santin in cui gli eventi sono narrati con gli occhi di Julius Kugy, saranno la pianista Cristina Santin, il soprano Ilaria Zanetti e Francesco Gusmitta, in arte GladiAttore, in una carrellata di letture ed esecuzioni di testi di Baumbach messi in musica da diversi compositori.

L’evento si inquadra nel progetto “Agli albori dell’alpinismo regionale: la sezione del Litorale del DÖAV, 1873-1892”, portato avanti dal Cai XXX Ottobre di Trieste, con il supporto della Regione Autonona Friuli Venezia Giulia e in partenariato con il Comune di Trieste e numerosi altri soggetti.

Rudolf Baumbach (Kranichfeld, 28 settembre 1840 – Meiningen, 21 settembre 1905), naturalista, alpinista e poeta, è una delle tante figure che hanno illustrato il Caput Adriae, ma che nel ’900 sono state dimenticate in ossequio a criteri selettivi volti a promuovere esclusivamente la cultura italiana.

Nato in Turingia, Baumbach approda a Trieste nel 1870, per rimanervi una quindicina d’anni. Qui frequenta come istitutore alcune delle più rinomate famiglie locali, tra cui quella di Julius Kugy. E sarà proprio la voce di Kugy, con le sue memorie, a guidarci alla scoperta di quest’eclettica figura, che gli fece da guida spirituale e mentore.

Nel suo periodo triestino, Baumbach frequenta assiduamente la Valle dell’Isonzo e il Tarvisiano, dando vita alla prima associazione alpinistica di queste terre, la Sektion Küstenland des Deutschen und Österreichischen Alpenverein. Negli stessi anni scrive molte liriche riguardanti il Carso e le Alpi Giulie, nonché il poema “Zlatorog”, una storia d’amore ispirata dal Tricorno e dalle sue leggende che rappresenta il suo capolavoro, dal quale sono state tratte opere liriche, cantate, oltre che drammi e balletti.

Molte poesie di Baumbach sono state musicate da compositori non solo tedeschi. Nel 1973 il brano “Hoch aus dem gelben Wagen” (Sulla carrozza gialla), cantato in televisione, per beneficenza, da Walter Scheel, poi quarto presidente della Repubblica federale tedesca, scalò le classifiche discografiche tedesche rimanendoci per quindici settimane e raggiungendo addirittura la quinta posizione.

L’ingresso alla manifestazione è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.