Sono passati 81 anni, ma il ricordo della strage passata alla storia come “l’eccidio di via Ghega” continua a commuovere, nel ricordo dei civili trucidati a Trieste il 23 aprile 1944 a Palazzo Rittmeyer, per mano delle truppe naziste di occupazione della città. Drammatiche testimonianze fotografiche, con i corpi dei 51 cittadini civili penzolanti dallo scalone interno del Palazzo e dalle finestre della facciata del palazzo, sono rimaste a ricordo di quella vicenda: e proprio per onorare la memoria delle vittime, molte di nazionalità slovena, il Conservatorio Tartini, che trova sede proprio a Palazzo Rittmeyer, ogni anno organizza una cerimonia di commemorazione, alla quale hanno preso parte nella mattinata di oggi – 23 aprile 2025 – il Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, il Sindaco di Postumia Igor Marentič e il Presidente del Consiglio Comunale di Trieste Francesco di Paola Panteca, insieme alle autorità e associazioni civili.
«Non possiamo dimenticare le cittadine e i cittadini italiani e sloveni barbaramente trucidati – ha spiegato il Direttore del Conservatorio Tartini Sandro Torlontano, presente all’evento insieme alla Presidente, notaio Daniela Dado –. Un evento che è anche il nostro contributo per costruire una cultura di convivenza armoniosa fra le comunità contermini, a cominciare dalle giovani generazioni. Perché, come diceva Papa Francesco, la musica è uno strumento di pace».
E proprio a inizio mattinata sono state deposte le corone commemorative ai piedi della facciata di Palazzo Rittmeyer, quindi le autorità e il pubblico, insieme ai docenti e agli studenti del Tartini, hanno preso parte, proprio lungo lo Scalone del Conservatorio, all’emozionante concerto in memoria delle vittime dell’Eccidio di Via Ghega, proposto dal Quartetto d’archi formato dalle studentesse del Conservatorio Maddalena Didonè e Marharita Shakunova violino, Giulia Naccari viola e Andrijana Dabovic violoncello. L’Ensemble ha eseguto l’Adagio di Tommaso Albinoni.
Quindi la commemorazione si è spostata nell’Aula Magna, per i saluti istituzionali e un intervento di carattere storico è stato portato da Patrick Karlsen, professore associato di Storia contemporanea al Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Trieste. Ha suggellato la cerimonia un momento musicale a cura degli studenti della Scuola di Musica di Postumia.


