Approfittare dei lunghi ponti primaverili e delle festività pasquali per vedere un museo unico nel suo genere? Possibile. A Maniago, a pochi chilometri da Pordenone – cittadina friulana neonominata capitale della Cultura 2027 – un’occasione ghiotta è certamente rappresentata dal Museo dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie: il più grande museo italianodedicato agli strumenti da taglio in tutte le loro possibili accezioni, in cui si possono ripercorrere le tracce di almeno cinque secoli di storia fabbrile escoprirel’evoluzione tecnologica, l’ingegno e la manualità dei coltellinai maniaghesi, famosi in tutto il mondo.Poche altre località in Europa conservano questa tipicità produttiva.
Il Museo sarà aperto anche nelle giornate di Pasquetta (21 aprile), 1° maggio e 25 aprile e chiuderà i battenti soltanto nel giorno di Pasqua. Sempre a Maniago, nelle stesse date, sarà visitabile anche la mostra I Bagliori dell’acciaio, una raccolta di splendide repliche di armi bianche e armature antiche realizzate dal Maestro spadaio Fulvio Del Tin e accolta a Palazzo d’Attimis Maniago, storico edificio nel centro cittadino.
IL MUSEO DELL’ARTE FABBRILE E DELLE COLTELLERIE DI MANIAGO
Unico nel suo genere in Italia per completezza e varietà degli articoli esposti, il Museo conta un patrimonio di circa 10.000 beni materiali e immateriali: oggetti da taglio dalle più svariate funzioni, macchinari, strumenti e utensili da lavoro, materiale audio e video, recuperando e valorizzando, attraverso un percorso espositivo affascinante ed efficace, le radici e gli sviluppi della produzione locale e industriale di oggetti da taglio apprezzata in tutto il mondo.
Al piano terra, la prima sala del Museo contiene le due sezioniLa fucina del Mago e Dall’ossidiana all’ossido metallico che illustrano le fasi storico-produttive, gli ambienti, le materie prime, gli strumenti e i saperi dei fabbri maniaghesi.Al primo piano, la sezioneDalla funzione alla formaraccoglie in 36 bacheche centinaia di articoli che testimoniano la manualità, la grandissima creatività e la versatilità dei coltellinai maniaghesi nell’adeguarsi alle sfide dei tempi e alle richieste dei mercati.Gli oggetti in mostra spazianodalla cucina al collezionismo, dall’agricoltura al tempo libero, fino alle forbici e ad altri strumenti taglienti utilizzati in ambito medico-sanitario Di particolare interesse l’area dedicata alle armi bianche realizzate a Maniago per famosi film come Braveharto Diabolik.Sempre al primo piano, nella terza sala dedicata al pittore Armando Pizzinato, è ospitato il percorso espositivo dedicato al progetto LAMEMORIA.
L’ARTE FABBRILE A MANIAGO: UNA TRADIZIONE LUNGA CINQUE SECOLI
Visitare il Museo dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie di Maniago significa ripercorrere cinque secoli di storia. AManiago l’arte fabbrile e l’arte della coltelleria si pratica infatti fin dal XV secolo. L’anno in cui convenzionalmente si fa risalire l’inizio della storia dei fabbri maniaghesi è il 1453.Fu allora che il nobile Nicolò di Maniago (1423 – 1485) fece incanalare in una roggia l’acqua del torrente Còlvera per poter irrigare le coltivazioni a sud dell’abitato e sfruttare l’energia idraulica all’interno di mulini, segherie e battiferri costruiti lungo il suo corso.
I fabbri compresero subito i vantaggi che, in termini di produzione e di fatica, l’energia dell’acqua poteva garantire. Nel battiferro si costruiscono attrezzi per contadini e boscaioli. A Maniago la figura del fabbro del battiferro prende il nome di favri da gros (fabbro da grosso), nome che rimanda alla rifinitura minima degli oggetti prodotti.
Un cambiamento nelle produzioni e nel lavoro avviene intorno al ‘700, quando si fa più pressante l’esigenza di produrre oggetti da taglio di più piccole dimensioni, ma di maggior rifinitura e precisione.Si modifica la tecnologia e l’immagine stessa del fabbro di Maniago e compare il favri da fin (fabbro da fino). Nel suo lavoro, oltre alla funzione, anche l’estetica e la forma assumono grande importanza. Le botteghe artigiane iniziano a moltiplicarsi: la produzione si orienta su forbici, temperini da tasca, coltelli da tavola, attrezzi chirurgici e altri strumenti professionali. Già alla fine dell’800 a Maniago si producevano più di 1000 tipi diversi di coltelli e temperini.
Agli inizi del ‘900 nascono le prime grandi fabbriche dove, grazie all’impiego di macchine azionate dall’energia elettrica, è possibile produrre oggetti da taglio in serie. Il primo stabilimento maniaghese, il Co.Ri.Ca.Ma. (Coltellerie Riunite di Caslino e Maniago) – l’attuale sede del Museo – fu fondato nel 1907 dall’imprenditore tedesco Albert Marx, proprietario di altre industrie a Solingen (Germania) e a Caslino d’Erba (Como).
Oggi Maniago mantiene il suo primato di capitale italiana delle lame e punto di riferimento su scala mondiale nel settore. La varietà delle produzioni spazia dalle più tradizionali, trasformate e migliorate dalla ricerca su nuovi materiali e dall’attenzione per il design, anuovi settori di sviluppo come le lame per i pattini, quelle industriali per alimenti, i cavatappi e persino spade e armi da taglio per collezionisti e per il cinema, fino ad arrivare alle componenti per turbine a gas, a vapore e aerostrutture, che hanno preso avvio proprio dalla competenza nella fabbricazione di ferri taglienti.
MUSEO DELL’ARTE FABBRILE E DELLE COLTELLERIE
via Maestri del Lavoro, 1 – Maniago (PN)tel. 0427 709063
email[email protected]
https://museocoltelleriemaniago.it
Orari di apertura
Lunedì: 10.00 > 13.00 / 14.30 > 17.30
Martedì: 10.00 > 13.00
Mercoledì: chiuso
Giovedì: 10.00 > 13.00 / 14.30 > 17.30
Venerdì: 10.00 > 13.00 / 14.30 > 17.30
Sabato: 10.00 > 13.00 / 14.30 > 17.30
Domenica: 10.00 > 13.00 / 14.30 > 17.30
aperto anche nelle giornate di Pasquetta (21 aprile), 1° maggio e 25 aprile
chiusoil giorno di Pasqua.
MOSTRA “I BAGLIORI DELL’ACCIAIO”
Palazzo d’Attimis Maniago
Piazza Italia, 51c – Maniago
Orari di apertura
venerdì: 16-18sabato: 10-12 / 16-18domenica: 10-12 / 16-18
Orari di apertura straordinaria
lunedì 21 aprile 2025: 10-12 / 16-18
venerdì 25 aprile 2025: 10-12 / 16-18
giovedì 1° maggio 2025: 10-12 / 16-18
lunedì 2 giugno 2025: 10-12 / 16-18
Chiuso il giorno di Pasqua (domenica 20 aprile)
Biglietto cumulativo: € 8,00: Museo + sala espositiva “I bagliori dell’acciaio“
Per informazioni e prenotazioni: [email protected] / 0427 709063