Gli ingredienti vincenti ci sono tutti: situazioni comiche, momenti di scontro/incontro che fanno riflettere, un grande feeling fra gli attori sul palco e un pizzico di mistero che non guasta mai. Dopo diversi giorni di prova sulle tavole del palcoscenico cormonese, ancora una volta ‘casa’ delle produzioni targate ArtistiAssociati – Centro di Produzione Teatrale, la compagnia sta ultimando e affinando il lavoro. Insomma, tutto è pronto per il debutto della nuova commedia ‘Contrazioni pericolose’ firmata da Gabriele Pignotta che sarà in scena con Rocío Muñoz Morales, Giorgio Lupano, giovedì 10 aprile, alle 21, in prima nazionale, al Teatro Comunale di Cormons.
Lo spettacolo sarà poi di scena per il circuito ERT FVG l’11 aprile a Lestizza e il 12 aprile a San Vito al Tagliamento per approdare, a maggio, al Teatro Manzoni di Roma.
«Contrazioni pericolose però – spiega Gabriele Pignotta, autore e regista della piéce – non è una semplice commedia, come se ne sono viste numerose negli ultimi anni e a differenza delle mie precedenti opere compie un passo in più. Si tratta di un passo importante che varca la soglia dell’esplorazione dell’animo, delle pulsioni, paure, speranze e desideri di una generazione che ha voglia di trovare un suo equilibrio nel marasma di una vita che ha perso punti di riferimento certi».
Massimo Martina (Giorgio Lupano) e Martina Massimo (Rocío Muñoz Morales) sono amici da anni. Il loro incontro è stato fortuito, dettato dalla strana coincidenza del nome con il cognome dell’altro, ma da quel momento fra loro è nato qualcosa. Quella che sembra una semplice amicizia, quell’amicizia che potrebbe nascondere un vulcano, viene però placata dai timori di una vita che fatica a dare quella concretezza in grado di apportare all’animo umano la forza per compiere grandi cambiamenti nello status quo. Ma sarà proprio un cambiamento a sconvolgere la loro vita, Martina resterà incinta e Massimo lo scoprirà solo quando lei entrerà in travaglio.
Questo è il momento giusto per l’eruzione di quel vulcano di emozioni che i due si portano dentro da anni. In una sala parto nella quale i giochi di luce rispecchiano, sapientemente, i dolori e gli incontri fra i due protagonisti gioca un ruolo fondamentale l’ostetrico Francesco (Gabriele Pignotta). «Quest’ultimo – conclude l’autore – bene rappresenta la rassegnata passione di chi lavora e vive situazioni di estrema gioia e dolore negli ospedali romani, che anno dopo anno sono sempre più in difficoltà per carenza di personale e scarsi mezzi a disposizione. E’ una commedia che fa tanto tanto ridere, tanto tanto emozionare ma anche riflettere sui nostri limiti, pesantezze e fragilità e che ci invita ad affrontare la vita con maggior sforzo…» chissà forse così passeranno anche le contrazioni!
Prevendite un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.