Cogliere la sfida della transizione ecologica nel segno di un nuovo “umanesimo” raccontando le storie dei Giusti del nostro tempo e incrociando la letteratura scientifica e l’arte della narrazione nel segno dei valori dell’ambiente e del mondo in cui viviamo: la scienza, quindi, con gli obiettivi di sviluppo sostenibile che non possiamo fallire; e la coscienza, ovvero la consapevolezza civica, solidale e ambientale dei cittadini che procedono insieme all’alba del terzo millennio. Sono queste le premesse della 2^ edizione del progetto “La memoria del legno”, ideato e promosso da Damatrà onlus in stretta sinergia con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura e con 9 municipalità – Aviano, Brugnera, Lignano Sabbiadoro, Maniago, Mortegliano, San Giovanni al Natisone, San Vito al Tagliamento, Udine, capofila il Comune di Spilimbergo – con la partnership inoltre dell’organizzazione internazionale no profit Fondazione Gariwo – La Foresta dei giusti e di IIS Il Tagliamento, ReGeneration Hub Friuli APS, Wild Routes Associazione di Promozione Sociale, Itaca cooperativa sociale onlus e con le Biblioteche dei Comuni che partecipano all’iniziativa. Dall’8 aprile al 27 maggio, nei centri coinvolti, prenderà vita il cartellone di eventi e incontri La memoria del legno 2025: molte le azioni sul territorio, con l’apporto di grandi divulgatori scientifici, come Chiara Segrè e Giorgio Vacchiano, in arrivo per parlare alle giovani generazioni, agli adulti, alle comunità di cittadini del Friuli Venezia Giulia. «Questo progetto coinvolge attivamente i giovani e le comunità locali, offrendo una piattaforma di partecipazione e di apprendimento attraverso la divulgazione scientifica e la narrazione e incoraggiando tutti a riflettere sulle connessioni invisibili che ci legano alla natura e all’impegno per un mondo più giusto e sostenibile – ha sottolineato il Vicepresidente e Assessore alla Cultura della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil – Tra gli elementi di questo progetto, voglio evidenziare la potenza evocativa e simbolica degli alberi, che rappresentano la vita, la crescita e il legame profondo tra l’uomo e la natura. Dedicare gli alberi a figure esemplari, scelte per il loro impegno e il loro coraggio nel promuovere valori di giustizia e responsabilità individuale, diventa un potente atto di memoria e di ispirazione. Ogni albero piantato è un gesto che non solo celebra il passato, ma invita anche alla riflessione sul nostro ruolo attivo nel presente e nel futuro, stimolando la consapevolezza civica e ambientale». Enrico Sarcinelli, sindaco del Comune di Spilimbergo capofila del progetto, ha dichiarato: «La memoria del legno è un compendio di valori alti e profondi: esprime il collegamento fra intelligenza ambientale e i contenuti di etica e filosofia morale che devono arrivare ai cittadini del nostro tempo. Un progetto, quindi, che sa toccare valori e temi così importanti del momento attuale, coinvolgendo anche e soprattutto le giovani generazioni». Ha illustrato il progetto la presidente di Damatrà onlus Mara Fabro: «mancare gli obiettivi che la scienza indica per il futuro del pianeta implica non solo rischi ambientali, ma anche migrazioni di massa, ricadute sui diritti umani, diseguaglianze e conflitti sul pianeta. Ma la scienza e la coscienza trovano nelle storie un tramite formidabile per sollecitare la responsabilità di ciascuno di noi: la ricerca scientifica e l’arte della narrazione possono accrescere la consapevolezza della comunità sull’importanza della protezione dei nostri ecosistemi, a cominciare dagli alberi. In questa seconda edizione de “La memoria del legno” i più giovani saranno protagonisti nella divulgazione dei contenuti e la loro voce troverà spazio accanto a quella di grandi ricercatori scientifici». Ecco quindi che la rassegna coinvolgerà innanzitutto due voci di eccellenza nella ricerca scientifica internazionale, quelle di Chiara Valentina Segré, supervisore scientifico presso la Fondazione Umberto Veronesi per il progresso delle scienze, e di Giorgio Vacchiano, indicato dalla rivista Nature come uno degli 11 scienziati emergenti nel mondo, focalizzato sulla risposta al climate change delle foreste. Proprio a partire dalle comunicazioni scientifiche si arriverà alle narrazioni: quelle legate ai Giusti, uomini e donne del nostro tempo che hanno dato prova di scelte di responsabilità e giustizia nei confronti dell’umanità. E nel segno dei Giusti si svilupperanno gli eventi multimediali dal vivo ai piedi degli Alberi della Memoria che saranno intitolati a cittadine e cittadini esemplari del mondo: sono il rapper e dissidente iraniano Toomaj Salehi, la madre di Peppino Impastato Felicia Bartolotta Impastato, don Lorenzo Milani, l’avvocatessa e attivista indiana Flavia Agnes, la testimone di giustizia vittima della ‘ndrangheta Lea Garofalo, il ciclista e Giusto fra le nazioni Gino Bartali, il tennista e attivista anti apartheid Arthur Ashe, il medico e fondatore di Emergency Gino Strada, la studentessa martire del nazismo Sophie Scholl. Il pubblico ascolterà le loro storie grazie all’uso di smartphone e cuffie audio, e queste stesse storie saranno riascoltabili da tutti attraverso un podcast dedicato al progetto. Il podcast, realizzato dai giovani artisti dell’associazione Invasioni Creative, sarà a disposizione sul sito del progetto https://lamemoriadellegno.damatra.com a partire da giugno 2025.
LA MEMORIA DEL LEGNO 2025, GLI INCONTRI ED EVENTI 8 APRILE/27 MAGGIO
Nella primavera 2025, “La memoria del legno” ha preso avvio con gli incontri rivolti a oltre 350 giovani e giovanissimi delle Scuole Primarie e Secondarie di I grado, il percorso intitolato In simbiosi: Storie giuste per l’ambiente, che fino al mese di maggio svilupperà un percorso di conoscenza fra arte, scienza e letteratura giovanile. Obiettivo è rendere bambini e ragazzi capaci di generare contenuti da divulgare all’intera comunità, per affiancare le voci degli studiosi di ecologia, biologia e scienze forestali coinvolti nel progetto.
Parte clou del progetto sarà quella dedicata alla divulgazione scientifica, Voci dal mondo verde: gli alberi e le foreste come non ve li hanno mai raccontati, un percorso in collaborazione con Editoriale Scienza. L’inaugurazione, martedì 8 aprile, sarà affidata a Chiara Valentina Segré, supervisore scientifico della Fondazione Umberto Veronesi ma anche biologa esperta del racconto della natura a bambini e ragazzi. Proprio in questa veste interverrà alle 8.30 a Mortegliano, nella Villa dei Conti di Varmo, e alle 11.30 a Maniago, nella Biblioteca Civica, sul tema I superpoteri del regno vegetale, che ha ispirato il saggio scritto a quattro mani con Barbara Mazzolai, direttrice del Laboratorio di robotica bioispirata dell’Istituto italiano di tecnologia, pubblicato da Editoriale Scienza. Sarà l’occasione per divulgare, su misura di giovani lettrici e lettori, le nuove scoperte legate ai “plant-inspired robots” e ai “growing robots”: robot ispirati alle piante, per raccontare le incredibili capacità dei vegetali.
Farà invece tappa a Spilimbergo l’altra voce eccellente del progetto, Giorgio Vacchiano, per raccontare ai cittadini I fili invisibili che ci legano alla foresta: appuntamento domenica 18 maggio, alle 11, nel Palazzo di Sopra di Spilimbergo, Sala Consiliare, nell’ambito dell’iniziativa Giardini aperti. Professore associato presso il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università Statale di Milano, Giorgio Vacchiano è esperto di sistemi forestali, ecologia e selvicoltura, studioso dei modelli di simulazione in supporto alla gestione forestale sostenibile. Nel 2018 è stato nominato dalla rivista Nature tra gli 11 migliori scienziati emergenti che tanno lasciando il segno nella scienza. «Gli alberi – spiega Vacchiano – sono un esempio di armonia ed efficienza: comunicano tra loro attraverso le radici, le sostanze volatili emesse dalle foglie, i profumi e i colori dei fiori». Vacchiano focalizzerà sui legami invisibili che ci uniscono alle foreste, e su quanto l’uomo sia immerso negli ecosistemi che ci danno la vita. Il giorno prima, sabato 17 maggio, alle 10 presso l’Istituto d’istruzione superiore Il Tagliamento un evento speciale, “Aspettando giardini aperti”, vedrà protagonisti gli studenti della classe 3AG dell’Istituto Tecnico Agrario, che sperimenteranno il ruolo di “divulgatore scientifico” con un focus specifico sul mondo degli alberi e dell’orto botanico dell’Istituto. Un’occasione per visitare l’Aiuola della Pace, dove è piantata un’Aoghiri (Firmiana platanifolia, noto anche come albero di parasole cinese), germinata da alcuni semi prodotti da piante sopravvissute al bombardamento atomico del Giappone.
Perno centrale della 2^ edizione de “La memoria del legno” sarà il percorso dedicato alla Foresta dei giusti in Friuli Venezia Giulia, curato da Damatrà onlus con la Fondazione Gariwo, Gardens of the Righteous Worldwide, che in tutto il mondo promuove il Giardini dei Giusti per diffondere il messaggio della responsabilità individuale, e con Wild Routes e IIS Il Tagliamento. “La Foresta dei giusti” è un vasto percorso di educazione civica e ambientale che valorizza le connessioni fra natura e cultura, fra sostenibilità ambientale e impatto sociale: qui ogni albero è dedicato alla memoria viva di uomini e donne capaci di scelte di giustizia e di pace. Si aggiungeranno 9 alberi ai dieci già intitolati nella prima edizione del progetto, attraverso le azioni proposte sul territorio dalle classi delle Scuole Primarie e Secondarie di primo grado. La mappa della Foresta diffusa dei Giusti del Friuli Venezia Giulia è fruibile online al link lamemoriadellegno.damatra.com
Si parte venerdì 11 aprile alle 10 a Spilimbergo, presso l’Istituto d’istruzione superiore “Il Tagliamento”, dove una Firmiana Platanifolia Aogiri sarà intitolata al rapper indiano Toomaj Salehi. Scarcerato di recente, Toomaj Salehi è un sostenitore delle proteste antigovernative scoppiate dopo la morte di Mahsa Jina Amini, la 22enne che aveva perso la vita dopo essere stata posta in custodia perché non portava correttamente il velo. Nei suoi brani il rapper chiede la libertà per i detenuti ingiustamente imprigionati e la fine della repressione.
A Lignano Sabbiadoro martedì 15 aprile, alle 10 nel Parco della scuola primaria Ippolito Nievo, un Ulivo sarà dedicato a Felicia Bartolotta Impastato, attivista nota per essere stata la madre di Peppino Impastato e per il suo costante impegno per far incriminare i responsabili della morte del figlio, ucciso il 9 maggio 1978.
A San Vito al Tagliamento, mercoledì 16 aprile, alle 10 nel Parco della Scuola secondaria di primo grado “Amalteo-Tommaseo”, un Ginkgo Biloba sarà intitolato a Don Lorenzo Milani, il sacerdote, ed educatore noto per l’attività didattica rivolta in particolare ai bambini delle fasce sociali disagiate.
A Brugnera, lunedì 28 aprile, alle 10.30 nel Parco di Villa Varda, un Cedro Californiano sarà dedicato a Flavia Agnes, avvocata e attivista indiana esperta in diritto matrimoniale e violenza contro le donne.
Ad Aviano martedì 29 aprile, alle 10 nel Parco Larissa in piazzale Trento, un Faggio sarà dedicato a Lea Garofalo, testimone di giustizia vittima della ‘ndrangheta, morta per la dignità e la legalità per mano del marito.
A Mortegliano, mercoledì 30 aprile, alle 10 in Largo Foro Boario, un Ippocastano sarà dedicato a Gino Bartali, uno dei ciclisti professionisti più amati di ogni tempo. Bartali vinse il Tour de France nel 1938 e nel 1948 e le sue leggendarie scalate sulle Alpi e i Pirenei gli valsero il soprannome di Gigante delle Montagne. Fino a poco tempo fa, però, pochi erano a conoscenza del fatto che, durante la Seconda Guerra Mondiale, Bartali rischiò la propria vita e quella della sua famiglia per salvare quella di centinaia di Ebrei. Per questo nel 2013 l’organizzazione Yad Vashem gli ha assegnato il titolo di “Giusto fra le Nazioni”.
A San Giovanni al Natisone, martedì 6 maggio, alle 10 nel Parco giochi di Viale delle scuole, un Prunus Cerasifera sarà dedicato al tennista Arthur Ashe, il campione di tennis che si è battuto contro l’apartheid e ha sensibilizzato il mondo sull’HIV, primo nero ammesso in uno sport di bianchi.
E a Maniago, giovedì 8 maggio 2025, un Bagolaro verrà intitolato a Gino Strada, alle 10 nella Biblioteca Civica: l’occasione per ricordare il medico, filantropo e nemico delle guerre, attivista e scrittore, fondatore con la moglie Teresa Sarti dell’ONG italiana Emergency.
Infine a Udine, martedì 27 maggio, alle 10 nel Giardino della Scuola secondaria di primo grado Valussi, un Bagolaro sarà intitolato a Sophie Scholl, la giovane attivista tedesca legata alla resistenza al nazismo d’ispirazione cristiana. Appartenente alla Rosa Bianca, scelse la ribellione non violenta al regime di Hitler e fu per questo torturata e poi ghigliottinata a soli 22 anni, nel 1943.
