Grande partecipazione e spunti innovativi hanno caratterizzato il convegno “Semi di Gentilezza: coltivare il rispetto per l’ambiente”, tenutosi sabato 29 marzo presso il Centro Culturale di Palazzo Gregoris a Pordenone, sede della Storica Società Operaia. L’evento, curato da Silvana Vassilli nell’ambito del progetto “Il tempo della gentilezza”, ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra esperti e cittadini su pratiche concrete per costruire un rapporto più armonioso con la Natura.
L’iniziativa ha proposto una riflessione profonda sulla necessità di adottare comportamenti “gentili” nei confronti del pianeta, ispirati a rispetto, cura e responsabilità verso l’ambiente e tutte le forme di vita. Un’idea di gentilezza intesa non come semplice cortesia, ma come scelta consapevole e attiva, capace di orientare nuovi stili di vita e modelli di sviluppo sostenibile.
Tra gli interventi più apprezzati, quello dell’architetto e tecnologo del CNR Roberto Malvezzi, che ha introdotto il concetto di “umanesimo urbano”, proponendo una visione della città come organismo vivente e parte integrante della Natura, capace di generare benessere per l’essere umano se progettata con sensibilità ecologica.
Di sostenibilità ha parlato anche Cristina Micheloni, agronoma e Presidente di AIAB Friuli Venezia Giulia, sottolineando l’urgenza di un cambiamento nel modello agroalimentare, che metta al centro il rispetto delle risorse naturali e la tutela della biodiversità, promuovendo l’agricoltura biologica come strumento concreto di rigenerazione ambientale.
Il forestale, scrittore e divulgatore Daniele Zovi ha invece presentato i risultati di una recente ricerca condotta dal CNR in collaborazione con il Club Alpino Italiano, incentrata sui terpeni, sostanze volatili emesse dagli alberi. Questi composti, particolarmente presenti nei boschi, hanno dimostrato di possedere proprietà benefiche per la salute umana, rafforzando le difese immunitarie e contribuendo alla prevenzione di alcune patologie.
Infine, Elisa Cozzarini, giornalista e autrice esperta di tematiche ambientali, ha riportato l’attenzione sugli ecosistemi fluviali, invitando a riscoprire il legame profondo tra i fiumi e le comunità che vi si affacciano. Un legame che a Pordenone è ancora vivo grazie al Noncello, piccolo fiume che attraversa la città e che rappresenta una preziosa risorsa da tutelare e valorizzare.
A chiudere il convegno, le parole del presidente della SOMSI Sandro Moretti, che ha ribadito l’impegno della Storica Società Operaia nel promuovere una cultura della responsabilità ambientale attraverso iniziative di valore civico e culturale.
L’incontro ha lasciato ai partecipanti non solo nuove consapevolezze, ma anche strumenti pratici e visioni concrete per un futuro più rispettoso e sostenibile. Un esempio virtuoso di come la gentilezza possa trasformarsi in azione e contribuire realmente al benessere collettivo.
