
foto tratte dal sito del Teatro Rossetti: https://www.ilrossetti.it/it/
Diamo atto a Roberto Cavosi per avere scritto e diretto con maestria questo spettacolo su Elisabetta di Baviera da tutti conosciuta come “Sissi”, di aver ridato la forma e sostanza al pensiero, alle idee e dignità alla sua stessa vita a questa imperatrice d’Austria Ungheria per troppo tempo, ancora adesso, ricordata solamente per i film e le serie tv, ma soprattutto dal trittico di film con Romy Schneider, iniziato dalla precedente pellicola “Mayerling”, forse un pò più realistica della “Sissi” della Schneider e di altre serie televisive, del regista ucraino naturalizzato americano Anatole Litvak.

Non possiamo negare che proprio questi film ci avevano allontanato da ragazzi dall’approfondire il carattere, la vita, il reale personaggio politico e culturale di Elisabetta d’Austria Ungheria: se si ripensa a questi film e soprattutto al trittico della Schneider, ne viene fuori una figura senza alcun vigore, forza, con un carattere sicuramente per noi fastidioso. Certamente Luchino Visconti con il suo “Ludwig” ci aveva “costretto”a riprendere in considerazione e a conoscere meglio chi era questa Imperatrice di un vastissimo impero, il suo reale carattere, suo pensiero politico e culturale nel suo essere una vera donna al di fuori del suo tempo, molto più vicina al nostro.

Il percorso di Cavosi, facendo riscoprire anche il suo epistolario e le sue poesie per ricostruire questo spettacolo – e qui non giudichiamo né lo stile nè il valore poetico – ma i suoi contenuti e questo ci porta finalmente a una visione più chiara e adeguata di chi era Elisabetta Amalia Eugenia di Baviera, detta”Sissi”, moglie dell’Imperatore Francesco Giuseppe d’Austria, dove forse uno dei suoi pochi difetti era l’ossessione per la bellezza, tanto che la storica Brigitte Hamann ipotizza che l’imperatrice d’Austria soffrisse di una forma di anoressia nervosa: il suo giro vita non doveva superare mai i 50 centimetri.

Lo stesso Cavosi ne fa cenno nell’intervista con Ilaria Lucari nella brochure de “Il Rossetti”, per trarne spunto per una moderna drammaturgia dello spettacolo, del resto l’anoressia è una malattia dei nostri giorni e sicuramente Elisabetta di Baviera per le sue idee, come quella di lasciare i ricavi delle vendite delle sue poesie per i rifugiati politici, la pone come una “Imperatrice democratica”, più una donna dei nostri tempi che la moglie di Francesco Giuseppe.

Un altro merito di Cavosi è quello di aver trovato in Federica Luna Vincenti l’ attrice perfetta a calzare come un guanto questa attuale, viva e vera narrazione di “Sissi”.
Giusto per dare un’idea molto diversa dalla “Sissi” descritta nei film menzionati, riportiamo due sue poesie, la prima inoltrata nel 1885 a suo cugino Ludwig II di Baviera che ebbe un ruolo fondamentale e di affetto nella sua vita.

“L’aquila e il Gabbiano”
Aquila, a te lassù sulle montagne
Manda il gabbiano del mare
Un saluto dall’onda spumosa
Verso le nevi eterne.
Una volta ci siamo incontrati
Secoli e secoli fa
Sullo specchio del lago più bello,
Al tempo che fiorivano le rose.”
Poi questa, assai più essenziale per comprendere i pensieri liberali e la sua critica feroce contro la nobiltà asburgica del tempo:
“Al popolo”
Cari popoli miei, che vivete nel grande regno
Nell’intimo del mio cuore vi ammiro
Poiché nutrite, ingenuamente,
col vostro sangue e il vostro sudore
Questa razza degenerata.”
Il mito di Sissi affascina ancora moltissimo: a Merano, ad esempio, si può ammirare la sua statua e molto altro, dal momento che ella vi soggiornava per brevi periodi per questioni curative ed è proprio da quella scultura che Cavosi ha avuto l’ispirazione per questa formidabile pièce teatrale tanto diversa dalle altre opere a lei dedicate e grazie alla sua rilettura del suo epistolario e poesie ha compreso immediatamente che la figura di Elisabetta D’Austria era proiettata già in un futuro sociale ben differente dal suo e sul tratto di donna che ne esce da questo spettacolo è ben differente dai stereotipi creati sulla sua figura.
Uno spettacolo da non perdere sia per i contenuti che per il perfetto equilibrio drammatico e scenico, con una grande interprete: Federica Luna Vincenti.
In replica alla “Sala Bartoli” Mercoledì 26 e Giovedì 27 alle ore 21,00, venerdì 28 alle ore 19,30, Sabato 29 alle ore 21,00 e Domenica 30 Marzo alle ore 17,00
“SISSI L’IMPERATRICE”
Scritto e diretto da Roberto Cavosi
Costumi Paola Marchesin
Disegno luci Gerardo Buzzanca
Musiche originali composte dal duo Oragravity
Produzione di Federica Luna Vincenti per Goldenart Production
In coproduzione con
Teatro Stabile di Bolzano e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia “Il Rossetti”.
personaggi e interpreti
Sissi Federica Luna Vincenti
Il dottore Milutin Dapcevic
L’attrice Ira Nohemi Fronten
La limatrice Claudia A. Marsicano
La pettinatrice Miana Merisi
Produzione Goldenart Production Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile del
Friuli Venezia Giulia,