Il Comune di Trieste è stato premiato lo scorso 7 marzo a Roma alla presenza della Ministra Eugenia Roccella nell’ambito del progetto di rilievo nazionale “L’Italia delle donne – Storie invisibili di donne incredibili”, per la biografia di Alma Fragiacomo Dorfles (Trieste, 11 novembre 1913 – 2 aprile 2013).
Protagonista dell’evento in omaggio ad Alma Dorfles, in programma sabato 29 marzo in Spazio Forum di Museo LETS, sarà “Chiassovezzano. Una casa e una famiglia temeraria in tempo di guerra” (Bompiani 2024), ovvero l’ultimo libro dello scrittore e giornalista Piero Dorfles, figlio di Alma.
Pioniera del teatro d’avanguardia, Alma Fragiacomo Dorfles “donna di scena” fonda negli anni ’50 “La Cantina”, spazio teatrale che ha la sua prima sede in una ex stalla in via Matteotti e che successivamente si stabilisce in via Torrebianca 41, interamente gestito da scrittrici e artiste quali Lina Galli, Nera Gnoli Fuzzi, Valeria Bombaci, Lina Sardi. Il gruppo produce, anche con gli attori del nascente Teatro Stabile, l’avanguardia teatrale europea: Genet, Ionesco, Beckett, Vian, Pinter, Jerry. La prima recita pubblica avviene nel 1958 con “Fin de partie” di Samuel Beckett per la regia di Marcello Mascherini. L’esperienza della Cantina è confluita nel 1981 ne “L’officina”, da cui prenderà vita “Trieste Contemporanea”, tuttora attiva.
Il memoir della famiglia Dorfles si svolge tra la Trieste della metà del Novecento e la tenuta di Chiassovezzano – situata nel territorio del piccolo comune di Lajatico in provincia di Pisa – dove i Dorfles si rifugiano dopo il 1938. Piero Dorfles descrive la madre come una donna impulsiva e temeraria, cresciuta come una piccola selvaggia, scorrazzando per mare su una barchetta sotto al faro della Lanterna, dove abitavano quando suo padre era direttore dei Fari e dei fanali dell’Adriatico. La casa sul molo – l’isolotto di Mompracem della piccola Alma – sono protagonisti del racconto autobiografico scritto da Alma “La Trieste della mia infanzia”, pubblicato sul quotidiano “Il Piccolo” e sulla rivista “Scrittori giuliani”.
Una famiglia di scrittori, giacché anche la fotoreporter e sceneggiatrice Giorgetta Dorfles, sorella del giornalista e critico letterario, ha appena pubblicato un saggio dal titolo “La colomba nel buio. Vertigini della psiche” (Battello 2025) sulla scia dello zio Gillo Dorfles, il celebre critico d’arte ma medico psichiatra per formazione accademica.
A conversare con Piero Dorfles saranno Riccardo Cepach, responsabile di Museo LETS, e Gabriella Norio, referente di Biblioteca civica Hortis.
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