La Fondazione apre e offre nuovamente alla disponibilità della città il Parco Coronini Cronberg, la preziosa oasi storica nel cuore di Gorizia restaurata e riqualificata attraverso un articolata serie di lavori finanziati con un contributo di 1.742.000 euro ottenuto nel giugno 2022 a seguito della partecipazione al bando PNRR “Investimento 2.3 Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”.
Il Parco fu realizzato alla fine dell’Ottocento sotto la guida del conte Alfredo Coronini e si sviluppa su una superficie di cinque ettari con diversi livelli altimetrici. Le sue varie componenti, naturali e artificiali, concorrono a creare una successione di suggestivi scorci e vedute in cui gli elementi del verde si alternano a sculture, scalinate, terrazze, pergolati, fontane e specchi d’acqua. Un insieme, ispirato a quello che Massimiliano d’Asburgo aveva creato nella sua residenza di Miramare, che offre al visitatore percorsi sempre vari e sorprendenti, dal fascino particolare.
Il progetto e i lavori hanno consentito di recuperare le originarie caratteristiche del giardino mediterraneo e paesaggistico, individuate attraverso un approfondito lavoro di ricerca storico-documentaria e analisi sul campo.
Fondamentali sono stati gli interventi sulla componente vegetale, con l’eliminazione della vegetazione infestante e pericolante, la liberazione dei principali punti di vista e il reinserimento di quelle specie mediterranee che costituivano un tempo il tratto più caratteristico del Parco Coronini Cronberg.
Allo stesso tempo si è provveduto alla realizzazione di misure che garantiranno una migliore percezione e fruizione del Parco, come il restauro dei sentieri, dei manufatti architettonici, delle scarpate e dei muri di contenimento, l’implementazione dei sentieri, dell’illuminazione e della segnaletica.
Particolare attenzione è stata riservata anche alla fruizione multimediale, con nuovi strumenti e percorsi interattivi nel segno dell’innovazione e dell’inclusione.
GLI INTERVENTI REALIZZATI
Il progetto, ideato dall’Associazione temporanea di professionisti guidata dall’architetto Giulio Valentini, insieme agli architetti Mina Fiore, Antonio Stampanato, Ilenia Zimoil e il perito industriale Maria Grazia Wilfinger, ha consentito di rigenerare e riqualificare il Parco elevando al contempo gli standard di gestione, manutenzione, sicurezza e accoglienza, e assicurandone la migliore conservazione nel tempo.
È stata inoltre rafforzata l’identità del Parco, migliorando la sua qualità paesaggistica e creando nuovi spazi e modalità di fruizione culturale e turistica, che contribuiranno a generare positive ricadute sullo sviluppo economico del territorio.
Tra gli obiettivi perseguiti dal progetto vi è stato anche il rafforzamento dei valori ambientali che il PNRR ha scelto come guida, favorendo lo sviluppo di quelle funzioni che hanno dirette e positive ricadute ambientali – come la riduzione dell’inquinamento, la regolazione del microclima, la generazione di ossigeno, la tutela della biodiversità – e concorrendo, con le intrinseche caratteristiche del Parco e con le attività educative che vi si svolgeranno, a diffondere una rinnovata sensibilità ambientale e paesaggistica.
Tutti questi interventi hanno consentito non solo la riapertura del Parco e il libero accesso ai visitatori, ma anche la possibilità di ospitare eventi culturali, artistici, didattici ed enogastronomici.
I lavori, eseguiti da una ATI con a capo la ditta Aprile Alessandro srl di Sevegliano-Bagnaria Arsa (UD) insieme alle ditte Tecno Advance di Paolo Roberto Verre di Gorizia ed Esedra Restauri srl di Udine, con subappalti alle ditte Slurry srl di Udine, Caporale Stefano di Fogliano di Redipuglia e Lavorazione Artigiana Metalli di Premariacco, hanno riguardato importanti interventi di restauro delle mura perimetrali, dei manufatti architettonici e delle statue; sono stati ampliati i percorsi che si snodano lungo il Parco con la riqualificazione delle pavimentazioni, ora accessibili anche alle persone con disabilità; sono stati realizzati nuovi impianti per la raccolta e la dispersione delle acque; sono stati posati pannelli fotovoltaici e sono stati inserite barriere di protezione in prossimità di muretti e scarpate.
La piscina, divenuta ora una preziosa cisterna di accumulo di acque meteoriche utilizzabili dai nuovi sistemi di irrigazione, è stata coperta da un prato così da ricomporre l’unitarietà della bella corte retrostante il palazzo, oltre che per rendere l’area più sicura, più versatile e fruibile.
Durante i lavori è stata riportata alla luce l’antica scalinata di Via della Scala di cui è stato ripristinato il cancello d’ingresso, anche se per rendere la scala percorribile saranno necessari ulteriori interventi di restauro. Nella parte bassa del Parco è stato inoltre tracciato un nuovo sentiero che consente di rendere fruibile l’ingresso di Via Brass e raggiungere facilmente i percorsi realizzati già in epoca ottocentesca nel pianoro e nel Giardino delle Rocce.
Infine, l’area del vecchio alveo del Torrente Corno, attrezzata con impianti totalmente interrati per preservare la bellezza degli spazi svelati dai nuovi interventi, consentirà lo svolgimento di eventi e spettacoli. Nella zona adiacente a via della Scala è stata invece allestita un’area con alberi da frutto e un recinto dedicato all’attività didattica all’aperto, dove è raccolto un campionario dei diversi materiali che compongono il Parco.
SOLUZIONI E PERCORSI MULTIMEDIALI INNOVATIVI
Il progetto non si limita al recupero fisico del Parco, ma volge lo sguardo al futuro, per offrire un approccio moderno all’esperienza dei visitatori, con soluzioni multimediali innovative per la fruizione e la valorizzazione del Parco Coronini Cronberg realizzate da una una ATI tra ETT S.p.A. di Genova e GS Net Italia Srl di Roma.
All’interno del Palazzo è stato predisposto un Corner di Realtà Virtuale con sei postazioni VR, che offrirà ai visitatori la possibilità di incontrare i personaggi legati alla storia del Parco e del Palazzo, e una postazione multimediale interattiva che permette di esplorare la storia e l’evoluzione del Parco e del Palazzo attraverso modelli 3D e un sistema di navigazione temporale.
Anche il sito web è stato completamente rinnovato, con una nuova veste grafica e nuovi contenuti.
Per la visita al Parco e al Palazzo è stata predisposta una App per dispositivi mobili che proporrà agli utenti audio guide, virtual tour, strumenti di realtà aumentata, schede di approfondimento e contenuti interattivi, il tutto in italiano, inglese e sloveno.
I contenuti prevedono approcci diversificati basati sui diversi profili degli utenti. Oltre ai percorsi per i bambini sono disponibili video Lis e contenuti audio.
In Palazzo oltre a mappe tattili e targhe braille per migliorare l’esperienza per le persone con disabilità visiva, nel Corner di Realtà Virtuale è stata installata una postazione Sense, un modello tiflodidattico, ossia finalizzato all’apprendimento dei soggetti non vedenti e ipo-vedenti, che permette di toccare con mano una riproduzione in bassorilievo del Parco, dotata di appositi sensori che attivano contributi audio nella sala. La tecnologia di Sense garantisce un’esperienza di scoperta multisensoriale inclusiva ed estesa anche al pubblico non vedente, che non può usufruire della tecnologia VR. Il modello consente di unire alla percezione tattile il valore aggiunto della narrazione. I particolari sensori impiegati attivano i contenuti al semplice contatto con la superficie; le mani sono libere di muoversi e di esplorare in autonomia il modello, senza mediazioni che possono “alterare” l’esperienza conoscitiva e relazionale.
Per promuovere la conoscenza del parco e stimolare la sensibilità verso le problematiche ambientali nelle nuove generazione, a cura dell’Associazione Examina di Gorizia sono stati predisposti percorsi e laboratori didattici per le scuole primarie che consentiranno di affrontare il racconto del Parco da diversi punti di vista: storico, botanico, ecologico.
LE DICHIARAZIONI
Il presidente di Fondazione Coronini Cronberg, Rodolfo Ziberna
“Questa villa e questo parco non sono solo dei beni culturali, ma luoghi che incarnano un legame profondo con la storia. Ogni intervento di valorizzazione è un investimento per le future generazioni, perché conservare significa tramandare. Ogni euro speso per il nostro parco, la nostra villa, è un euro investito per i nostri figli, i nostri nipoti, i nostri pronipoti. Questo luogo non è solo cultura, ma un legame personale con la storia, un rapporto emotivo. Qui il conte Guglielmo ha vissuto fino all’ultimo giorno della sua vita, rendendo questo palazzo una dimora storica, non solo un edificio da visitare. Oggi celebriamo non solo un risultato, ma il riconoscimento di un lavoro importante, reso possibile grazie alla collaborazione di istituzioni, tecnici e cittadini che credono nel valore della nostra storia. Grazie a tutte le realtà che hanno contribuito a rendere tutto questo possibile.”
Il direttore di Fondazione Coronini Cronberg, Claudio Polverino
“Riconsegnare il parco Coronini alla cittadinanza rappresenta un fondamentale traguardo, per il quale vanno ringraziati anzitutto le imprese e i professionisti che hanno consentito la realizzazione dell’opera, insieme al Servizio sistemazioni idraulico forestali, irrigazione e bonifica della Regione FVG che dal 2018 assiste la Fondazione nella cura del Parco con interventi di manutenzione straordinaria. Voglio ricordare che il loro contributo è stato fondamentale per impostare l’enorme lavoro di pulizia e riqualificazione del Parco Coronini completato in seguito tramite il bando PNRR. L’attività svolta dalle squadre di operai si è sviluppata in circa 13.400 ore, con un investimento sulla manodopera, da parte della Regione, di 375.000 euro. Naturalmente, la mia particolare riconoscenza va anche a tutto il personale della Fondazione che ogni giorno dedica passione e impegno per sostenerne e implementarne le iniziative. L’augurio è che la concomitanza della Capitale Europea della Cultura rappresenti un trampolino per rendere la Fondazione sempre più conosciuta e apprezzata nonché un punto di riferimento culturale per la città di Gorizia”.
Assessore al patrimonio, demanio, servizi generali e sistemi informativi del Friuli Venezia Giulia, Sebastiano Callari
“La riapertura del Parco Coronini Cronberg rappresenta un traguardo significativo per la valorizzazione del patrimonio storico e ambientale del Friuli Venezia Giulia. Grazie agli importanti interventi di restauro e riqualificazione, resi possibili dal finanziamento ottenuto attraverso il Pnrr, questo luogo di straordinaria bellezza torna a essere un punto di riferimento per cittadini e visitatori. L’intervento ha restituito al Parco la sua identità originaria, migliorando al contempo l’accessibilità, la sicurezza e la qualità della fruizione. L’attenzione riservata agli aspetti ambientali, alla sostenibilità e all’innovazione tecnologica evidenzia un approccio lungimirante nella gestione e promozione del nostro patrimonio culturale e paesaggistico.
Il Parco Coronini Cronberg non sarà solo un’oasi verde nel cuore di Gorizia, ma anche un motore di sviluppo per il territorio, in grado di ospitare eventi culturali, turistici e didattici. È un risultato di cui possiamo essere orgogliosi, frutto di un impegno condiviso tra istituzioni, professionisti e imprese del settore”.











