Il progetto di Ermes Ghirardini riunisce quattro tra i più rappresentativi musicisti del panorama friulano. Ghirardini ha scelto collaboratori che, esattamente come lui, amano frequentare ambiti musicali diversi: il jazz, l’improvvisazione, ma anche la musica scritta per accompagnare immagini, rappresentazioni teatrali o di danza, la musica balcanica, la forma della canzone ed altro. Il repertorio che il quintetto propone ha esattamente questa peculiarità, ciò che esprime non si riferisce a un ambito preciso ma racchiude in sé tutte le esperienze della carriera di Ghirardini; esperienze spesso condivise proprio con i compagni di viaggio coinvolti in questo nuovo album. I brani sono alcune vecchie idee rimaste incompiute, pezzi che erano parte di progetti già realizzati ma ripensati per questo organico, musica scritta appositamente per questa nuova avventura e una rivisitazione del “Lamento della Ninfa” di Claudio Monteverdi.
San Vito Jazz 2025 proseguirà venerdì 21 marzo ancora all’Arrigoni con l’ospite internazionale di questa edizione, il pianista cubano Aruàn Ortiz con il suo progetto Cub(an)ism. Gli ultimi biglietti per questo concerto sono acquistabili solo al Punto IAT. L’edizione numero 19 del Festival si chiuderà sabato 29 marzo con Mauro Ottolini e il suo nuovo lavoro Nada Màs Fuerte che porterà in scena cinque musicisti, il quartetto d’archi dell’Orchestra Filarmonica Italiana e l’inconfondibile voce di Vanessa Tagliabue Yorke.
San Vito Jazz è organizzato dall’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia e dal Comune di San Vito al Tagliamento con la collaborazione della Fondazione Luigi Bon.
Per ulteriori informazioni contattare l’Ufficio IAT negli orari di apertura allo 0434 843030 o all’indirizzo [email protected].
Per approfondire ertfvg.it.
