La Guardia di Finanza di Gorizia ed il Nucleo Operativo per l’Attività di Vigilanza Ambientale (NOAVA) del
Corpo Forestale Regionale hanno recentemente collaborato nell’ambito di un’operazione di servizio svolta nella
provincia di Gorizia che ha portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria di una persona ed al sequestro di una
discarica abusiva nella quale erano stoccate circa 300 big bags contenenti materiali giuridicamente classificati
come “rifiuti”.
L’incessante impegno profuso al fine di garantire in Friuli Venezia Giulia la salvaguardia del territorio da
possibili illeciti di natura eco-ambientali, oltre a quelli di tipo economico-finanziari, ha portato la Guardia di
Finanza ed il Corpo Forestale Regionale a stringere un’importante sinergia operativa in materia di polizia
ambientale, al fine di valorizzare e mettere a sistema le relative specifiche competenze, a beneficio delle
collettività.
L’intensa attività investigativa svolta congiuntamente dai due Corpi, sotto l’egida della Procura della Repubblica
di Gorizia, ha portato a deferire alla locale Autorità Giudiziaria, per illeciti penali previsti dal D.Lgs. n. 152/2006
(Testo unico ambientale), il rappresentante legale di una società a partecipazione pubblica, avente sede nel
territorio isontino, in quanto all’interno di diversi capannoni presenti negli spazi aziendali ad essa riconducibili, è
stata scoperta una discarica abusiva con stoccati circa 300 big bags contenenti materiali giuridicamente
classificati come “rifiuti”. La precisa qualificazione tecnico/giuridica di questi ultimi è stata raggiunta grazie alle
analisi effettuate da tecnici qualificati appartenenti all’ARPA FVG, interpellati per gli aspetti tecnici
dell’intervento operativo.
L’attività delle Fiamme Gialle testimonia la costante azione di controllo del territorio svolta dalle pattuglie della
Guardia di Finanza di Gorizia, anche con la collaborazione di altre Forze di Polizia, come avvenuto, con influsso
determinante sul buon esito dell’operazione, nel caso del NOAVA del Corpo Forestale Regionale.
Al riguardo, si evidenzia che il procedimento penale pende nella fase delle indagini preliminari e che l’indagato
deve presumersi innocente sino a pronuncia irrevocabile di condanna.