“Riot Act” in scena alla Sala Bartoli martedì 11 e mercoledì 12 marzo – opera di Alexis Gregory tradotta da Enrico Luttmann e portata in scena da Massimo Di Michele nel doppio ruolo di interprete e regista – ripercorre attraverso tre storie vere, la faticosa lotta per i diritti dal 1969 ad oggi.
Uno spettacolo potente e importante che cattura le gioie, le paure e le perdite degli ultimi cinquant’anni di storia LGBT che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ospita per il cartellone “Scena contemporanea”.
L’impegno di “Riot Act” è politico e abbraccia un pubblico trasversale, perché vincere nei diritti è segno di civiltà, democrazia e uguaglianza per tutti.
Alexis Gregory combina in un unico testo tre monologhi che abbracciano ben sei decenni e due continenti.
Questo non è uno “spettacolo” ma la testimonianza di tre persone che decidono con coraggio e generosità di raccontarsi.
Un resoconto in prima persona della notte allo Stonewall, che ha dato il via al movimento di liberazione omosessuale, il racconto di una vita da drag dagli anni Settanta ad oggi e infine una straziante narrazione sul boicottaggio della lotta contro l’AIDS negli anni Novanta.
Storie vere, racconti, potenti e avvolgenti, ma anche brillanti e dissacranti.
“Riot Act”diventa così un grido di battaglia per il futuro.
«Attualmente viviamo tempi di straordinario progresso – scrve il regista – sebbene regressivi in altri termini, ed è per questo che non bisogna mai abbassare la guardia, bisogna vigilare.Il mio impegno per questo “spettacolo”è politico e voglio che abbracci un pubblico trasversale, perché vincere nei diritti è segno di civiltà, democrazia e uguaglianza per tutti, perché “il prezzo della libertà è una vigilanza continua”».
Lo spettacolo replica martedì alle ore 19.30 e mercoledì alle ore 21. Biglietti sono ancora disponibili presso i punti vendita e nei circuiti consueti del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: www.ilrossetti.vivaticket.itInformazioni sono disponibili sul sito www.ilrossetti.it e al tel 040.3593511.
RIOT ACT
di Alexis Gregory
traduzione Enrico Luttmann
diretto e interpretato da Massimo Di Michele
costumi Marco Dell’Oglio
scrittura gestuale Tiziano Di Muzio
consulente musicale Fabio Marchi
assistente alla regia Giuseppe Claudio Insalaco
produzione a.ArtistiAssociati-Centro di produzione teatrale