Dopo il successo della raccolta di racconti Mentite spoglie, uscita per Kinetès edizioni con la sua straordinaria galleria di donne e uomini del nostro tempo, sospesi fra risentimento e rivincita, fra ossessioni e guizzi di geniale sopravvivenza, è uscito in questi giorni il primo romanzo di Laura Daniele, L’ingombro (pagg. 240, € 20), pubblicato da Affiori, brand di Giulio Perrone Editore. L’autrice, affermata in contest letterari nazionali e internazionali, è nata a Trieste e da oltre due decenni è operativa a Roma: un filo rosso fra queste due città è sotteso anche nel romanzo d’esordio. L’ingombro si presenta a Trieste giovedì 13 marzo, alle 18 a LETS Letteratura Trieste: con Laura Daniele dialogheranno la giornalista Sara Del Sal e il curatore di LETS Riccardo Cepach. L’ingresso all’incontro è libero e aperto alla città.
La “giornata particolare” de L’Ingombro è un 2 giugno di una decina di anni fa. Un cadavere giace a terra in un anonimo appartamento. E una donna che assiste a quello che a prima vista sembra un omicidio. La donna ha tutta l’aria dell’assassina, impassibile, fredda, calcolatrice, in grado di misurare i gesti, incapace di nascondere quello che è un rancore covato a lungo e che sfocia in un grido di liberazione a lungo soffocato: giustizia è fatta! L’inizio del romanzo ha le caratteristiche inequivocabili del giallo. Sarà davvero così? Intorno al cadavere si intrecciano e montano sospetti e insinuazioni, malvagità, rabbia, vendetta. Tre i personaggi principali: Isa, Vera, Gabriel. Isa ha quarant’anni, è una single viziata e senza figli che si confronta quotidianamente con la sua paura di invecchiare. Vera ha settant’anni, lavora per Isa e per suo padre come governante. Gabriel è un giornalista canadese, un estraneo che entra a testa bassa nel mondo protetto di Isa e Vera. Il suo passato nasconde più di un segreto … Un appartamento a Trastevere unisce queste tre esistenze, e un filo rosso congiunge Roma, con le sue magnificenze da Città Eterna ma anche le sue contraddizioni, la sua cialtroneria e il suo degrado morale, ad altre due città: Trieste e Toronto. Tre diverse culture, esperienze, consapevolezze. Ma soprattutto tre differenti versioni della stessa storia. Come e perché è morto Gabriel? Chi sarà, alla fine, a pagarne le conseguenze più drammatiche? L’ingombro è un romanzo costruito come un cerchio, una spirale che si avvolge, rivelando pian piano i volti di una commedia umana contemporanea. È un romanzo incentrato sul male, che orchestra l’esistenza dei singoli individui agitando la bacchetta degli eventi come un direttore d’orchestra dissennato. Il male senza senso, spietato nella sua banalità, senza possibilità di karma o di riscatto. Perché ci sono fatti che avvengono senza una ragione. Gabriel è appunto l“ingombro”, l’estraneo che ha perforato un nido impenetrabile di certezze piccolo-borghesi. È il lettore l’unico vero testimone dell’intera vicenda, il solo di fronte al quale i tre personaggi sono impossibilitati a nascondere le loro pulsioni più intime. Poco alla volta, pagina dopo pagina, chi legge sarà reso partecipe di ogni dettaglio.
Laura Daniele
Triestina di nascita, legata al suo mare ma adottata dalla Roma trasteverina dove vive dal 2000, Laura Daniele osserva il mondo e lo descrive attraverso il sentire dell’umanità “minima” – ma solo in apparenza – che lo abita. Laureata in Lingue e Letterature Straniere, si è diplomata in sceneggiatura e da più di vent’anni si dedica quotidianamente alla scrittura. Nel 2000 è stata segnalata al Premio Italo Calvino con il romanzo L’uomo dei binocoli e ha quindi vinto, con la medesima opera, il Festival du Premier Roman di Chambery. Ha pubblicato nel 2023 la raccolta di racconti Mentite spoglie (Kinetès edizioni) e nel tempo diversi suoi racconti sono apparsi su antologie letterarie, riviste e web magazine. È risultata vincitrice di molti premi letterari, tra gli ultimi “Premio di scrittura al femminile Città di Trieste”, “Concorso Racconti di mille parole”, “Concorso Letterario Tre Colori”. Da una sua sceneggiatura è stato tratto il cortometraggio “Paint”, presentato allo ShorTS International Film Festival di Trieste nel 2017.