La mostra “Il mito degli Ambisontes. Mercenari di Roma nella valle dell’Isonzo” al Museo d’Antichità “J.J. Winckelmann, è stata prorogata di due settimane e chiuderà domenica 23 marzo 2025.
A cura del conservatore Marzia Vidulli Torlo domenica 9 marzo 2025, alle ore 11, è in programma una visita guidata alla mostra (ingresso e visita liberi senza prenotazione da piazza della Cattedrale 1).
Il tema affrontato dalla mostra è la romanizzazione della valle dell’Isonzo, vista però non dai Romani, ma dalla popolazione indigena, che seppe far proprie usanze e tecnologie italiche.
Un materiale sorprendente proveniente da due necropoli dell’alto bacino dell’Isonzo, concesso in mostra dal Museo di Storia Naturale di Vienna, permette di ricostruire le usanze di un popolo indigeno al momento della comparsa dei romani. Nel I secolo a.C., fondata Aquileia, Cesare e poi Augusto portano i confini d’Italia alle Alpi e la popolazione indigena si arruola nell’esercito romano, ma non dimentica le proprie tradizioni.
Questa popolazione era la tribù degli Ambisontes? O questo è solo un affascinante mito?
Armi (elmi, in bronzo e ferro, spade e scudi), oggetti di ornamento personale (fibule/spille e collari), vasellame (da mensa e per il vino), ma soprattutto attrezzi agricoli e artigianali in ferro; un unicum nei corredi sepolcrali dell’età del ferro.
Per approfondimenti www.museoantichitawinckelmann.it
