foto di Lorenzo Bencich
“La piazza dell’Unità d’Italia con migliaia di bambini, con la Fanfara del 4° Reggimento a Cavallo dell’Arma dei Carabinieri, con la nave Trieste sullo sfondo e nel cielo le Frecce Tricolori è uno spettacolo meraviglioso”, ha detto il sindaco, Roberto Dipiazza, visibilmente emozionato.
Questa mattina (28 febbraio) in una piazza dell’Unità d’Italia affollata di gente si è esibita la Fanfara del 4° Reggimento a Cavallo dell’Arma dei Carabinieri, composta da 32 musicisti più il Capo Fanfara, il Luogotenente Carica Speciale Fabio Tassinari che, dal 2001, ne ha la responsabilità musicale.
La Fanfara era accompagnata dalla mascotte dell’Arma dei Carabinieri, il vicebrigadiere Briciola, una cagnolina meticcia, che il 16 agosto 2019 ha vinto il prestigioso premio internazionale “Premio fedeltà del cane” di Camogli.
Alla fine dell’esibizione musicale il sindaco Roberto Dipiazza ha consegnato al Capo Fanfara, il Luogotenente Carica Speciale Fabio Tassinari il Crest del Comune di Trieste “è un grande onore ospitarvi a Trieste. Siete l’orgoglio del nostro Paese”.
La Fanfara a cavallo è il più antico reparto musicale dell’Arma dei Carabinieri, nato con decreto nel 1829. Tuttavia già nel 1814, nella bozza del Regolamento Generale dell’allora “Corpo dei Carabinieri Reali”, erano indicati militari “trombetti a cavallo”.
Storia della Fanfara
I “trombetti a cavallo” avevano il compito di trasmettere precisi ordini del comandante alle truppe in campo. Questa mescolanza di note e ritmi dava origine a più di 200 ordini, che dovevano essere codificati e capiti da tutti i militari, divulgando pensiero e azione dei superiori anche a distanze importanti. Quei pochi suoni oggi costituiscono “la cifra” dei concerti della Fanfara a Cavallo.
Il cavallo si sposta nello spazio seguendo tre ritmi principali: il passo, il trotto e il galoppo. Esiste una vera armonia tra questo animale e la musica.
Importanti compositori – da Mozart, von Suppé, Strauss, Rossini fino ai Maestri direttori della Banda dell’Arma e della Fanfara a Cavallo – si sono ispirati a questi ritmi per comporre brani musicali: appunto marce al passo, al trotto e al galoppo, diventate famose perché legate al famigerato Carosello Storico dell’Arma dei Carabinieri, fiore all’occhiello dell’Istituzione.
La Fanfara oggi
Il repertorio della Fanfara a Cavallo è calibrato in base all’intervento. Nelle cerimonie militari o di Stato si trasmettono, attraverso la musica, i valori positivi di una nazione. Quando la Fanfara a Cavallo partecipa a momenti celebrativi della vita quotidiana di una comunità si esprime con un vibrante repertorio che spazia dalla musica patriottica a quella di intrattenimento (colonne sonore o a tema sino a brani classici e della tradizione locale). Talvolta si esibisce anche in formazione “a piedi”, con un repertorio musicale importante, che si propone per l’ascolto nelle sale da concerto, anche con solisti e cori di altissimo profilo. La Fanfara a Cavallo tiene poi lezioni-concerto nelle scuole, facendo conoscere la musica militare e il virtuoso binomio tra uomo e cavallo.
La Fanfara è poi molto richiesta in Italia, dove si è esibita in tutte le principali città italiane nonché all’estero.
Il musicista è un carabiniere a tutti gli effetti, a cavallo: formato nelle scuole dell’Arma, successivamente nella cultura equestre militare, dunque specializzato nell’Alta Rappresentanza di Stato e dell’Arma dei Carabinieri. Possiede inoltre una competenza musicale certificata sia nelle Accademie Musicali sia attraverso uno specifico corso in quanto suonare a cavallo è estremamente complesso.
Gli strumenti identificativi della Fanfara a Cavallo sono le trombe in Si bemolle, derivate dal nucleo dei 12 “trombetti” nucleo iniziale della Fanfara del 1829 che suonavano con la tromba in Fa ad 1 pistone modello 1833. Dal 1959, con l’ampliamento dell’organico, si sono arricchite le armonie del Reparto con la classe dei flicorni – tenore, euphonium e basso tuba e delle percussioni sia a suono determinato, i timpani, sia quelle a suono indeterminato, tamburi imperiali, rullanti e piatti.
La fanfara sarà protagonista anche sabato 1° e domenica 2 marzo sempre alle ore 10.30, in occasione della festa per la Nave Vespucci a Trieste, assieme alle Frecce Tricolori.
Si ricorda che l’arrivo della nave Vespucci a Trieste è previsto per domani, sabato 1 marzo indicativamente alle ore 14. Alle ore 15 è previsto il primo passaggio delle Frecce Tricolori seguito da un secondo alle ore 15.25.
Contemporaneamente alla sosta a Trieste della Nava Vespucci sarà allestito lungo le Rive il “Villaggio In Italia”, un luogo di racconto e condivisione dell’esperienza del Tour Mondiale e del Villaggio Italia: un mini expo pluriennale itinerante voluto dal Ministro della Difesa Guido Crosetto a cui hanno aderito 12 Ministeri, che racconta le eccellenze del Made in Italy portando in giro per il mondo la cultura, la storia, l’innovazione, la gastronomia, la scienza, la ricerca, la tecnologia e l’industria che fanno dell’ìItalia un Paese universalmente apprezzato.
Il Villaggio In Italia sarà aperto gratuitamente al pubblico.








