In occasione della mostra Verso le vette. L’alpinismo e Trieste, allestita fino all’8 giugno nelle sale del Bastione Fiorito del Castello di San Giusto, si propone al pubblico un ciclo di conferenze di approfondimento su alcuni temi dell’esposizione. I sei incontri, a ingresso libero, si terranno il mercoledì alle ore 17.00 nella sala conferenze del Bastione Lalio (sala superiore ex Bottega del Vino). Il ciclo di conferenze è ideato da Anna Krekic e Flavio Ghio, curatori della mostra.
La rassegna, come la mostra, è organizzata dal Comune di Trieste – Musei Storici – Museo del Castello di San Giusto con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e in collaborazione con la Società Alpina delle Giulie – Sezione di Trieste del CAI, l’Associazione CAI XXX Ottobre e lo Slovensko Planinsko Društvo Trst – SPDT.
Mercoledì 5 marzo alle ore 17.00
Verso le vette: presentazione del catalogo della mostra
La mostra Verso le vette. L’alpinismo e Trieste ripercorre i viaggi con cui l’alpinismo triestino ha attraversato le montagne, nel tempo. Con l’approdo sulle cime i sogni di tanti giovani si sono fatti storia. Il catalogo, che include tutti i contenuti della mostra, non è l’enciclopedia degli alpinisti triestini né la cronologia delle loro imprese, ma una sequenza di soglie epocali che prima di essere oltrepassate hanno dovuto essere immaginate, in discontinuità con l’alpinismo precedente.
Con i curatori Anna Krekic, conservatrice del Castello di San Giusto, e Flavio Ghio, alpinista e scrittore.
Il catalogo della mostra è in vendita al bookshop del Castello di San Giusto (Edizioni Comune di Trieste, 2024, 192 pagine, trilingue italiano/sloveno/inglese, prezzo: 15 euro).
Mercoledì 26 marzo alle ore 17.00
Est-etica e montagna: dal diario di un giovane alpinista
Un viaggio nel diario dell’alpinista e fotografo Leonardo Comelli, caduto nel 2016 sul Laila Peak (Pakistan, 6.096 m): pensieri, immagini, suggestioni sono le onde di un mare a cui non serve la presenza per risuonare nella mente di chi si mette in ascolto. La profondità di pensiero è un tratto comune a vari alpinisti raccontati nella mostra Verso le Vette: Comici, Cozzolino, Weiss hanno riflettuto, alla pari di Comelli, sul senso dell’andare in montagna, in un discorso sempre aperto e in cerca di forme nuove.
Con Flavio Ghio, alpinista e scrittore, e Luciano Comelli, reggente della sottosezione di Muggia della Società Alpina delle Giulie – Sezione di Trieste del CAI.
Mercoledì 2 aprile alle ore 17.00
Compagni di cordata: Emilio Comici e Giordano Bruno Fabjan
La meta di un grande viaggio, il primo sesto grado italiano, è anche la storia di una grande amicizia, quella fra Emilio Comici e Giordano Bruno Fabjan, conservatasi malgrado la distanza determinata dalle diverse scelte di vita e professionali. La testimonianza del figlio di “G.B.” riporta a Trieste una cordata di “enfants terribles” che nemmeno l’evento più estremo, la morte di entrambi, ha sciolto.
Con Flavio Ghio, alpinista e scrittore, e Livio Fabjan. E con la partecipazione di Marco Calabrese, regista del documentario Sulla via della goccia d’acqua.
Mercoledì 7 maggio alle ore 17.00
Alpinismo sloveno nel Litorale Adriatico
Per completare il quadro storico dell’alpinismo triestino dalla fine dell’Ottocento ai tempi moderni, si presentano alcune personalità dell’alpinismo sloveno e il loro contributo nell’interpretare e vivere la montagna. Tra i primi scalatori sloveni ricordiamo Valentin Stanič, Henrik Tuma e Klement Jug, raccontiamo le arrampicate nell’illegalità del gruppo Magnamonti, arrivando alla nuova epoca segnata dalle spedizioni extraeuropee con Dušan Jelinčič, il primo alpinista del FVG a scalare un Ottomila.
Con Žarko Rovšček, alpinista e scrittore, Jernej Šček, filosofo e alpinista, Jernej Bufon, alpinista, Dušan Jelinčič, alpinista e scrittore. Modera Marinka Pertot, Presidente SPDT – Slovensko Planinsko Društvo Trst.
Mercoledì 14 maggio alle ore 17.00
Sulle orme di Kugy: per un alpinismo gentile
“Non esiste una via universale alla montagna. Ognuno trova la sua strada, spesso sulla base delle proprie aspirazioni personali, ma talora al comando delle proprie ragioni di solitudine.” Partendo da questa molteplicità di approcci e analizzando la filosofia del mitteleuropeo Julius Kugy, la conversazione si sofferma sulla necessità di un rapporto con la montagna non impattante, ma gentile e rispettoso.
Con Flavio Ghio, alpinista e scrittore, e Maurizio Bait, autore del libro Alpi d’Oriente. Storie di uomini, donne, animali e foreste (Ediciclo, Portogruaro, 2024).