Successo per il progetto Uguali Diversi: coinvolti 600 studenti delle scuole superiori di Pordenone e San Vito al Tagliamento
L’arte della mediazione e della conciliazione è stata al centro della terza edizione del progetto Uguali Diversi, promosso dall’Associazione Thesis di Pordenone in collaborazione con l’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, con il sostegno di Banca 360 e Fondazione Friuli. Una delle novità di quest’anno è stata la partecipazione attiva delle avvocate dell’UNAM di Pordenone (Unione Nazionale Avvocati per la Mediazione), che hanno portato nelle scuole un innovativo percorso educativo volto a migliorare la comunicazione e la gestione dei conflitti.
Un percorso educativo per favorire il dialogo e la collaborazione
Il programma “L’arte di dire (e di ascoltare)” ha offerto agli studenti strumenti concreti per affrontare le divergenze in modo costruttivo e consapevole, con l’obiettivo di favorire relazioni interpersonali più armoniose.
“L’obiettivo era fornire ai ragazzi strumenti pratici per affrontare le divergenze in maniera collaborativa e consapevole” – spiega Cristina Corba, responsabile della sezione UNAM di Pordenone. “Attraverso laboratori interattivi, gli studenti hanno sperimentato l’importanza dell’ascolto e del dialogo nella risoluzione dei conflitti, acquisendo competenze utili non solo a scuola, ma anche nella vita quotidiana”.
Il progetto ha coinvolto 600 studenti di istituti superiori di Pordenone e San Vito al Tagliamento, con un’ampia varietà di indirizzi scolastici, dal classico allo scientifico, alle scienze umane e agli istituti tecnici. Le attività proposte hanno incluso l’analisi del linguaggio, la gestione delle controversie e simulazioni pratiche per sviluppare capacità di negoziazione e ascolto attivo.
Un impatto positivo su studenti e docenti
L’entusiasmo suscitato dal progetto ha spinto molti docenti a proporre un percorso formativo dedicato agli insegnanti, a testimonianza del forte impatto delle attività educative.
“L’UNAM, da anni impegnata nella promozione della mediazione come alternativa ai procedimenti avversariali – prosegue Corba – considera la scuola un luogo chiave per diffondere questa cultura. Dal 2020, grazie a un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, l’associazione sviluppa progetti educativi per la cittadinanza attiva e la legalità”. L’incontro con Uguali Diversi ha rappresentato un’importante opportunità per un lavoro di rete condiviso.
Un team di esperte per formare i giovani alla mediazione
Nel laboratorio Parliamone – Imparare a comunicare per gestire i conflitti, gli studenti hanno esplorato le dinamiche del conflitto, gli effetti di una comunicazione errata e le strategie per una gestione efficace. Grazie a simulazioni e giochi di ruolo, hanno compreso il valore della mediazione come strumento di conciliazione.
Le avvocate e mediatrici dell’Organismo Mediazione Forense di Pordenone che hanno partecipato al progetto sono: Cristina Corba, Marzia Lollo, Francesca Ioan, Sonia Faion, Daniela Vaccher, Manuela Zanussi, Antonia Tomè, Grazia Pirozzi, Lidia Diomede, Isella Follador, Silvia Saitta, Elisa Baviera, Michela Brusadin, Rosanna Rovere, Morena Cristofori, Olivia Basso, Livia Brovedani e Anna Tommasini.
Con il successo riscosso da questa edizione, Uguali Diversi si conferma un’iniziativa di grande valore educativo, capace di promuovere strumenti concreti per la gestione dei conflitti e il dialogo costruttivo tra i giovani.
