Sarà The Leaping Fish Trio ad inaugurare, sabato 1. marzo, la 19a edizione di San Vito Jazz, il Festival promosso dall’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia e dal Comune di San Vito al Tagliamento, sotto la direzione artistica di Flavio Massarutto. Alle 20.45 all’Auditorium Centro Civico, Paolo Botti (viola, dobro), Enrico Terragnoli (chitarra elettrica) e Zeno De Rossi (batteria) renderanno omaggio a un musicista leggendario come Lou Reed, interpretandone sia i brani più conosciuti sia alcuni pezzi meno battuti – degli esordi con i Velvet Underground e della carriera solista – per trarne umori folk, blues, psichedelici e anche, naturalmente, rock.
Nel 2024, a dodici anni dal disco d’esordio Sankofa, The Leaping Fish Trio è ritornato con un nuovo lavoro intitolato Trees, dedicato alla musica di Lou Reed. Interessante la genesi di questo album che ha una data precisa, il 26 ottobre 2013, quando i tre musicisti durante il soundcheck di un concerto si trovano a suonare All tomorrow’s parties, brano dei Velvet Underground. Il giorno dopo apprendono che “Il re di New York” è venuto a mancare proprio in quelle ore. Il progetto resta nel cassetto fino al periodo del Covid quando, a distanza, riprendono a lavorare a brani di Lou Reed. Finite le restrizioni, entrano in studio per registrare l’intero album che il pubblico potrà ascoltare dal vivo a San Vito Jazz.
Nato da un’idea di Zeno De Rossi, The Leaping Fish Trio prende il nome dal film The Mystery of the Leaping Fish, cortometraggio muto del 1916 diretto da John Emerson ed interpretato da Douglas Fairbanks, di cui il trio realizza una sonorizzazione dal vivo, replicata in molte rassegne e festival. Diverse influenze confluiscono nel suono del gruppo che accosta con disinvoltura le sonorità acustiche di strumenti come viola, banjo e dobro a distorsioni elettriche e atmosfere più acide fino alla sperimentazione più spinta. Un viaggio insolito, alla ricerca di una musica senza tempo che guarda alle radici della musica americana, tra composizioni originali e classici reinventati.
San Vito Jazz 2025 proseguirà sabato 15 marzo al Teatro Arrigoni con il Quintetto Ghirardini, ensemble composto da Ermes Ghirardini alla batteria, Mirko Cisilino alla tromba, Romano Todesco alla fisarmonica, Denis Biason alla chitarra elettrica e Alessandro Turchet al contrabbasso. Il venerdì successivo, il 21 marzo, ancora l’Arrigoni ospiterà l’ospite internazionale di questa edizione, il pianista cubano Aruàn Ortiz con il suo progetto Cub(an)ism. L’edizione numero 19 del Festival si chiuderà sabato 29 marzo con Mauro Ottolini e il suo nuovo lavoro Nada Màs Fuerte che porterà in scena cinque musicisti, il quartetto d’archi dell’Orchestra Filarmonica Italiana e l’inconfondibile voce di Vanessa Tagliabue Yorke.
Chiusa la campagna abbonamenti, i biglietti dei singoli concerti si possono acquistare al punto IAT di San Vito al Tagliamento (mercoledì e giovedì dalle 15.30 alle 18.30; venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30) e online su ertfvg.it.
San Vito Jazz è organizzato dall’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia e dal Comune di San Vito al Tagliamento con la collaborazione della Fondazione Luigi Bon.
Per ulteriori informazioni contattare l’Ufficio IAT negli orari di apertura allo 0434 843030 o all’indirizzo [email protected].
Per approfondire ertfvg.it.
