Autostrade Alto Adriatico annuncia di voler ascoltare le proposte che farà la Fondazione Think Tank Nord Est su tempi, modalità e risorse per la costruzione del casello di Alvisopoli/Bibione, prevedendo la stessa apertura anche nei confronti dei contributi di categorie economiche e imprenditori, per esaminare eventuali soluzioni alternative e concrete, all’interno dei vincoli del piano economico finanziario della Società, aggiornato di recente e in fase di approvazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Un piano che, prevede, prima di tutto, la costruzione della terza corsia della A4 Venezia – Trieste (tra Quarto d’Altino e Villesse) e in particolare, in questo momento, il completamento del tratto mancante in area veneta di 25 chilometri tra Portogruaro e San Donà, per il quale è stato emanato a novembre il bando di gara (quadro economico dell’opera da 870 milioni di euro).
La Società autostradale ha accolto con favore a Trieste (sede legale della Concessionaria) l’invito a un incontro richiesto dalla Fondazione, da anni impegnata nella ricerca e nello studio per lo sviluppo del Nordest. Il Presidente di Autostrade Alto Adriatico, avvocato Marco Monaco, supportato dal vicepresidente Tiziano Bembo e dal Rup della terza corsia A4 e direttore tecnico della Società, Paolo Perco, ha spiegato l’importanza strategica del casello, inserito nel piano economico finanziario della Società e ribadito nel suo aggiornamento inviato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, “con il duplice obiettivo di contribuire a risolvere i problemi di traffico registrati nel periodo estivo per il grande afflusso di turisti lungo il litorale dell’alto adriatico e di servire le aree industriali della Destra Tagliamento”.
Prova ne è che già nel lato nord dell’autostrada – dove la carreggiata è stata allargata – poco dopo il bosco di Alvisopoli in direzione Venezia sono state realizzate, nel 2019, nell’ambito del cantiere terzo lotto della terza corsia, le piste di accelerazione e decelerazione (ora non visibili per la presenza delle barriere di sicurezza) del futuro svincolo. Non solo: il piano economico di Saaa stima in 69,8 milioni di euro il costo dell’intera opera comprensiva di nuovo svincolo autostradale, nuovo casello dotato di otto porte, nonché della nuova viabilità di collegamento, di lunghezza complessiva pari a circa 3,7 chilometri, che, attraversando la S.P. n. 73 e la linea ferroviaria Venezia-Trieste, si innesta sulla S.S. n. 14 dalla quale è poi possibile raggiungere il territorio del Veneto sud-orientale e la località balneare di Bibione.
“Questo dimostra – ha affermato Monaco – che la società è sensibile al tema e alle richieste del territorio”. “Ma – ha precisato il presidente di Autostrade Alto Adriatico – c’è un preciso cronoprogramma nel piano finanziario che mette al primo posto il completamento della terza corsia della A4 Venezia – Trieste (tra Quarto d’Altino a Villesse). A oggi sono stati realizzati circa 60 chilometri, grazie all’efficacia dell’azione del Commissario per l’emergenza della A4, nonostante il traffico in esercizio e una concessione scaduta nel 2017 e poi trasferita con successo ad Autostrade Alto Adriatico. La realizzazione della terza corsia è considerata non solo opera prioritaria ma anche “opera strategica” dell’intero Paese, sin dalla Legge Obiettivo del 2001”. “Completare e rendere questa infrastruttura che collega l’Est e l’Ovest dell’Europa – ha concluso Monaco – è anche “un dovere morale” nei confronti di cittadini, famiglie, imprese e lavoratori. In questo quadro già delineato, l’inserimento in corso di altre opere concomitanti alla costruzione della terza corsia, rischierebbe di creare disequilibri di bilancio nel piano finanziario, che porterebbe a due conseguenze: ritardi nel completamento del tratto tra San Donà e Portogruaro e aumento delle tariffe dei pedaggi per rientrare nella copertura economica, con inevitabile aggravio dei costi su cittadini e imprese”.
All’incontro erano presenti oltre al Presidente della Fondazione Think Tank Nord Est, Antonio Ferrarelli e al direttore Riccardo Dalla Torre, anche l’amministratore delegato dell’Interporto di Portogruaro, Corrado Donà, accompagnato dal direttore Andrea Furlan.
“Abbiamo illustrato ai vertici di Autostrade Alto Adriatico le ragioni che rendono necessario anticipare la realizzazione del casello di Bibione – spiega Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione Think Tank Nord Est – precisando che si tratta di un’opera fondamentale non solo per le spiagge di Bibione e Lignano, ma anche per lo sviluppo industriale dell’entroterra. Ci teniamo a ringraziare il Presidente Monaco per l’attenzione alle istanze del territorio e per la disponibilità al dialogo dimostrata. Ora si tratta di valutare tutte le possibili soluzioni per riuscire a realizzare in tempi brevi uno svincolo strategico per la Venezia Orientale e il Friuli Venezia Giulia. È opportuno ricordare che l’autostrada attraversa l’unica area d’Europa caratterizzata dalla commistione tra grandi flussi turistici e consistenti movimenti di merci: le auto dei turisti in arrivo sul litorale dell’Alto Adriatico (28 milioni di presenze da Cavallino a Grado), si uniscono ai tir in viaggio tra la piattaforma industriale del Nord Italia e i Paesi dell’Europa Centro Orientale. Ed infatti – conclude Ferrarelli – il traffico lungo la A4 Venezia-Trieste continua a crescere.”