Sabato 22 febbraio alle ore 20.45, il Duomo di San Pietro ad Azzano Decimo ospiterà il concerto “Dediche”, un evento musicale che vedrà protagonista l’Orchestra da Camera di Pordenone, diretta da Giulio Arnofi, e il corno solista di Guglielmo Pellarin, primo corno dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma.
La serata proporrà un programma raffinato e coinvolgente, con esecuzioni di composizioni di Wolfgang Amadeus Mozart e Dmitrij Šostakovič. Il concerto si inserisce nella stagione artistica dell’Orchestra, sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dalla Fondazione Friuli, e conferma l’importanza della collaborazione con enti artistici di prestigio come il CIDIM – Comitato Nazionale Italiano Musica.
Le Due “Dediche” del Concerto
Nella prima parte del concerto, il corno solista di Guglielmo Pellarin eseguirà due delle più celebri composizioni per corno e orchestra di Mozart, i Concerti per corno e orchestra K 417 e K 495. Queste partiture, tra le quattro che il compositore austriaco scrisse per il suo amico e virtuoso del corno Ignazio Leutgeb, esaltano le caratteristiche tecniche ed espressive dello strumento. Nonostante la nota ironia di Mozart nei confronti di Leutgeb, le opere risultano di rara bellezza, con melodie ampie, virtuosismi brillanti e finali vivaci, ispirati alle tipiche scene di caccia.
Guglielmo Pellarin, affermato musicista internazionale, ha iniziato gli studi all’età di sette anni e si è diplomato con il massimo dei voti al Conservatorio di Udine. Ha collaborato con orchestre di fama mondiale, tra cui la London Symphony Orchestra, la Lucerne Festival Orchestra e l’Orchestra Mozart, ed è attualmente docente presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il Conservatorio Pollini di Padova.
La seconda “dedica” della serata sarà il Quartetto op. 110 di Dmitrij Šostakovič, composto nel 1960 e dedicato “Alle vittime del fascismo e della guerra”. L’ispirazione nacque dall’impressione suscitata dalla vista della città di Dresda devastata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Il brano, originariamente scritto per quartetto d’archi, sarà eseguito nella trascrizione per orchestra d’archi realizzata dal celebre direttore e violista Rudolf Baršaj. Questa versione amplifica l’intensità drammatica della composizione, che divenne simbolo di dolore e commemorazione, tanto che fu eseguita ai funerali dello stesso Šostakovič nel 1975.
Un Appuntamento da Non Perdere
Il concerto, a ingresso libero, rappresenta un’occasione imperdibile per il pubblico amante della musica classica e della grande tradizione sinfonica. L’evento si svolgerà in un contesto suggestivo come il Duomo di San Pietro ad Azzano Decimo, creando un’atmosfera ideale per apprezzare la bellezza e la profondità delle composizioni proposte.
Per ulteriori informazioni:
- Sito web: www.orchestrapordenone.it