A ottant’anni di distanza, la strage di Porzûs continua a rappresentare una delle ferite più profonde e divisive della Resistenza italiana. Un nuovo studio, firmato dallo storico Tommaso Piffer, promette di fare luce su uno degli episodi più controversi della lotta partigiana. Il libro, intitolato “Sangue sulla Resistenza. Storia dell’eccidio di Porzûs” (Mondadori, 264 pagine, 23 euro), sarà presentato in due occasioni:
- Sabato 22 febbraio a Udine, presso il Centro Culturale alle Grazie (via Pracchiuso 21) alle 18.00, con la collaborazione dell’Università di Udine e dell’Associazione Friuli Storia. All’incontro parteciperà anche lo storico Andrea Zannini.
- Giovedì 27 febbraio a Cividale del Friuli, presso la Chiesa di Santa Maria dei Battuti, alle 18.30, in un evento organizzato dall’amministrazione comunale e dalla biblioteca civica, con la partecipazione del giornalista Paolo Mosanghini.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Un nuovo studio su un episodio ancora controverso
L’eccidio di Porzûs avvenne nel febbraio del 1945, quando 18 partigiani della Brigata Osoppo vennero assassinati dai GAP (Gruppi di Azione Patriottica) del Partito Comunista Italiano. Sin da subito, furono chiare le responsabilità materiali dell’attacco, ma sulle motivazioni politiche e sui mandanti si è a lungo discusso, alimentando un dibattito che non si è mai del tutto spento.
Nel suo libro, Tommaso Piffer incrocia per la prima volta una vasta quantità di documenti inediti italiani e sloveni, ricostruendo con precisione il contesto in cui maturò la strage e facendo emergere nuovi dettagli sui mandanti dell’eccidio. Questo studio si propone quindi di fornire una lettura definitiva di uno dei capitoli più drammatici della Resistenza.
Chi è Tommaso Piffer?
Tommaso Piffer è docente di storia contemporanea all’Università di Udine e associato al Centro Studi sulla Guerra Fredda di Harvard. Le sue ricerche si concentrano sulla Seconda Guerra Mondiale, la Resistenza e la guerra fredda, con particolare attenzione alle dinamiche politiche e militari che hanno segnato l’Europa nel XX secolo. Il suo ultimo lavoro rappresenta un contributo fondamentale per comprendere la complessità della Resistenza italiana e le tensioni interne che ne hanno segnato il percorso.
Due appuntamenti per approfondire la storia di Porzûs
Le presentazioni di Udine e Cividale del Friuli offriranno un’occasione unica per ascoltare l’autore, approfondire le nuove scoperte storiche e confrontarsi su un tema che ancora oggi solleva interrogativi e riflessioni sul passato dell’Italia e del Friuli Venezia Giulia.
Un appuntamento imperdibile per gli appassionati di storia contemporanea, Resistenza e memoria collettiva.