L’Arma dei Carabinieri è da sempre al fianco dei cittadini e delle loro esigenze e lo fa, tra le altre cose, con alcuni specifici servizi di istituto. Tra questi ve ne sono due che, forse più di tutti, infondono ai cittadini un senso di sicurezza e vicinanza dell’istituzione. Si tratta dei Carabiniere di Quartiere e delle pattuglie appiedate, strumenti utilizzati come presidio di determinate aree per una maggiore sensazione di prossimità. Questa particolare forma di servizi nasce, dunque, dall’esigenza della presenza di “operatori visibili” sul territorio, principalmente con mansioni di prevenzione dei comportamenti devianti, ma anche con i tipici compiti di interventi repressivi e informativi/investigativi.
Il “servizio di prossimità” dei Carabinieri di Quartiere è stato introdotto in via sperimentale nel 2002 in 28 province e poi esteso a tutto il territorio nazionale e ha riscosso il consenso di molti cittadini. A Trieste il primo servizio è partito il 18 dicembre dello stesso anno. Da allora è diventato un punto di riferimento per le esigenze della sicurezza e per la segnalazione diretta di eventuali problematiche. Il Carabiniere di Quartiere si ferma a dialogare con il cittadino, per apprenderne i bisogni e raccoglierne le richieste. Questo tipo di rapporto diretto con la collettività incoraggia la fiducia reciproca e diventa l’immagine della più alta manifestazione della vicinanza. La loro presenza favorisce la conoscenza diretta non solo del territorio, ma anche dei cittadini e delle dinamiche sociali, delle attività commerciali, agevolando in questo modo un intervento eventuale più mirato ed efficace.
Le pattuglie appiedate, invece, composte da due o più carabinieri, svolgono un ruolo fondamentale di controllo del territorio, soprattutto nelle aree pedonali, nei parchi e nei luoghi di aggregazione. La loro presenza, oltre a garantire un deterrente contro la criminalità, infonde un senso di sicurezza nei cittadini.
L’intenzione è dunque quella di creare in strada una vera e propria “Centrale Operativa mobile”, che colloquia con il cittadino e lo sostiene nelle sue necessità. Tutto ciò rappresenta un modello di servizio che mira a rafforzare la presenza delle forze dell’ordine sul territorio e a instaurare un rapporto di maggiore collaborazione con la comunità.
In questa ottica, il Comando Provinciale Carabinieri di Trieste ha provveduto a dedicare una parte dei militari del Comando nell’espletamento di questi specifici e particolari servizi.
Nel corso del 2024 il Comando Compagnia di Trieste via Hermet, con le sue varie Stazioni, ha predisposto 88 pattuglie appiedate con l’impiego di 180 militari e 75 servizi di Carabiniere di Quartiere con l’impiego di 150 militari. Il Comando Compagnia di Aurisina, invece, ha predisposto 183 pattuglie appiedate con l’impiego di 306 militari.
Questi numeri, di per sé già importanti, sono destinati ad essere incrementati nel corso del 2025, al fine di continuare a garantire la presenza dei Carabinieri sul territorio in maniera fattiva e visibile.