Giovedì 20 febbraio alle ore 18 nello Spazio Forum del Museo LETS-Letteratura Trieste (piazza Attilio Hortis 4) si terrà la presentazione del libro I disegni di Bobi Bazlen (Acquario edizioni, 2024) nell’ambito della rassegna #LETStalk (ingresso libero fino a esaurimento posti).
«E allora vediamolo in volto, Bobi, come mai prima d’ora. Immaginiamolo nelle sue stanzette di via Margutta con l’odore dell’acquarello e della china, chino, quasi gobbo sui fogli».
Roberto Bazlen (Trieste 1902-Milano 1965) è stato uno dei più portentosi uomini dell’editoria del Novecento italiano: il “bracco letterario” di Einaudi, delle Edizioni di Comunità di Olivetti, l’inventore con Luciano Foà della casa editrice Adelphi. È grazie a lui se gli italiani hanno letto Kafka, Kubin, Musil, Rilke, Brocj, Hölderlin. Ma anche Freud, Jung e molta letteratura e filosofia dell’Oriente, dalla Vita di Milarepa all’I-Ching.
Raccolti e pubblicati da Acquario edizioni, appartenenti al lascito contenuto nel Fondo Bazlen di Luciano Foà, i Disegni sono stati realizzati da Roberto Bazlen dal 1944 al 1950 e rappresentano il diario visivo della sua terapia psicoanalitica con Ernst Bernhard, basata sulla pratica dell’immaginazione attiva. Partendo dal disegno a matita e a china, Roberto Bazlen si cimenta con gli acquerelli e, nell’ultimo periodo, approda ai mandala. Quasi sempre, dietro ai disegni annota la data del sogno da cui sono ispirati e il momento in cui l’ha fissato su carta.
A fare dei Disegni di Bobi Bazlen un romanzo per immagini, nel volume edito per la cura di Anna Foà, sono i commenti di Cristina Battocletti, Marco Belpoliti, Alessandro Defilippi, Marco Delogu, Manuela La Feria, Giacomo Papi, Fabio Pedone, Augusto Romano, Alessandra Vergani, Luigi Zoja.
A conversare con Anna Foà – al cui generoso prestito Museo LETS deve la sezione museale dedicata a Bobi Bazlen – saranno la scrittrice Marina Mander e il responsabile del museo Riccardo Cepach.
Museo LETS – Letteratura Trieste
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