Venerdì 21 febbraio 2025 Ore 18.00 All’Antico Caffè San Marco Paolo Pesamosca presenta il suo libro “Chiusaforte e l’età dell’oro”
Dialoga con dott. Romano Vecchiet giá direttore della Biblioteca Joppi e dei Musei Civici di Udine
Ritiro estivo di intellettuali e poeti triestini
Un viaggio nel passato dimenticato di un piccolo paese delle Alpi Orientali che, tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, visse un incredibile boom turistico.
Chiusaforte, oggi un borgo di soli 600 abitanti, fu per decenni meta di villeggiatura della bella società udinese, triestina e veneta. Un luogo vivace e ricco di storie, indicato dai giornali dell’epoca con nomi altisonanti come “Aosta del Friuli” o “Piccola Venezia”.
Il libro “Chiusaforte e l’età dell’oro” racconta questa affascinante stagione, in cui il paese fu destinazione estiva prediletta per tanti illustri membri di una borghesia triestina colta, raffinata e di simpatie irredentiste. Accanto a grandi alpinisti come Julius Kugy, percorrevano le strade del paese intellettuali, artisti e poeti come Giovanni Berlam, Giuseppe Picciola, Giuseppe Caprin e Riccardo Pitteri. Ma anche giovani letterate come Ida Finzi, Elda Gianelli e Nella Doria Cambon, ispirate dai paesaggi selvaggi e incontaminati delle vallate circostanti.
Al centro della storia c’è la famiglia Pesamosca, proprietaria del celebre Albergo alla Stazione, che sognava di trasformare Chiusaforte in una nuova “Vena d’Oro”, competendo con località alla moda come Arta Terme. Sullo sfondo, la lenta ma epocale costruzione della Ferrovia Pontebbana, un’opera che richiese ben 22 anni per il completamento, ma cambiò radicalmente il destino del piccolo paese.
“Chiusaforte e l’età dell’oro” è molto più di un saggio storico: è la riscoperta di un passato straordinario, di storie dimenticate e di un’epoca in cui la montagna era il cuore pulsante di incontri culturali, eleganti villeggiature e imprese alpinistiche. Un libro per chi ama la storia, la cultura e le bellezze nascoste del Friuli.