Un viaggio potente e scandaloso nel dolore e nella liberazione ispirato al capolavoro di Elena Ferrante
Milano, 13 febbraio 2025 – Un’interpretazione intensa e innovativa del celebre romanzo di Elena Ferrante, I giorni dell’abbandono, prenderà vita sul palco con Gaia Saitta, attrice e regista che firma lo spettacolo Les jours de mon abandon / I giorni dell’abbandono. L’adattamento teatrale di questo capolavoro letterario, inserito dal New York Times tra i cento migliori romanzi del XXI secolo, è una produzione internazionale che debutterà dal 28 febbraio al 2 marzo al Teatro Studio Melato di Milano, per poi approdare al Palamostre di Udine il 6, 7 e 8 marzo all’interno della Stagione Teatro Contatto, e successivamente in Francia, con tappe a Namur, Maubeuge e Marsiglia.
Un’esperienza teatrale radicale e intensa
L’interpretazione di Gaia Saitta dà corpo e voce a Olga, una donna apparentemente forte, madre e moglie devota, la cui vita viene improvvisamente sconvolta quando il marito decide di lasciarla. Il percorso di Olga diventa un viaggio ai confini della follia, un’esplorazione cruda e senza filtri della perdita, della rabbia e della disperazione, ma anche della rinascita e della liberazione.
In scena, Olga non è sola: accanto a lei, i suoi figli e il suo cane, presenze simboliche che amplificano la profondità del dramma e l’autenticità del racconto. Gaia Saitta incarna il passaggio da un corpo oppresso a uno resistente, attraversando la sofferenza per riscoprire la propria identità e la propria forza.
Una coproduzione internazionale di prestigio
Lo spettacolo è frutto di una prestigiosa coproduzione internazionale, che vede coinvolti:
- Théâtre National Wallonie-Bruxelles
- Kunstenfestivaldesarts
- Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
- CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia
- TNC – Teatre Nacional de Catalunya Barcelone
- Théâtre de Namur
- Le Manège Maubeuge
- La Coop asbl
- Shelter Prod
Questa rete di collaborazione permette di dare respiro europeo a un’opera che affronta temi universali come l’abbandono, la disperazione e la ricerca di una nuova identità.
Un omaggio al potere trasformativo della rabbia e della follia
La messa in scena di Gaia Saitta si propone come un’esperienza teatrale viscerale, capace di scuotere il pubblico e far emergere il potere emancipatore della rabbia e della follia. Il dolore si trasforma in un atto di resistenza e rinascita, in una celebrazione della forza femminile e della capacità di ricostruire se stessi.
Calendario delle rappresentazioni
- 28 febbraio – 2 marzo | Teatro Studio Melato, Milano
- 6, 7, 8 marzo | Palamostre, Udine – Stagione Teatro Contatto
- Aprile | Francia – Namur, Maubeuge, Marsiglia
Un appuntamento imperdibile per gli amanti del teatro e della letteratura, che unisce grande scrittura e una potente interpretazione scenica in un’esperienza intensa e profondamente emozionante.