Un viaggio musicale tra Čajkovskij, Beethoven e Dvořák con il carisma della direttrice Tabita Berglund
PORDENONE – La stagione musicale del Teatro Verdi di Pordenone continua a sorprendere con eventi di altissimo livello, offrendo al pubblico concerti che uniscono talento, passione e innovazione. Sabato 15 febbraio alle ore 20.30, il prestigioso palco del Verdi ospiterà un appuntamento imperdibile con Ray Chen, violinista di fama internazionale, accompagnato dall’Orchestra della Svizzera Italiana diretta dalla carismatica Tabita Berglund.
Un concerto che si inserisce perfettamente nel cartellone musicale curato dal consulente artistico Alessandro Taverna, il cui filo conduttore è il violino, protagonista assoluto attraverso interpreti della vecchia e nuova generazione.
Ray Chen: il virtuoso del violino e icona della musica classica contemporanea
Violinista dal talento straordinario, Ray Chen è considerato uno dei massimi esponenti del panorama musicale attuale. Nato a Taipei e cresciuto in Australia, è vincitore di prestigiosi concorsi internazionali e, oltre ad essere un solista acclamato, è anche un autentico influencer della musica classica, con oltre un milione di follower sui social media.
Ray Chen suonerà il celebre Concerto per violino e orchestra in re maggiore, op. 35 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, una delle pagine più intense e difficili del repertorio violinistico. Un’opera di grande virtuosismo che saprà esaltare le eccezionali capacità tecniche ed espressive del musicista.
Per questa performance, Chen avrà tra le mani un vero gioiello della liuteria mondiale: lo Stradivari “Dolphin” del 1714, strumento dal valore inestimabile – oltre dieci milioni di dollari – già appartenuto al leggendario violinista Jascha Heifetz, e oggi affidato dalla Nippon Music Foundation.
Tabita Berglund e l’Orchestra della Svizzera Italiana
Sul podio, a dirigere l’Orchestra della Svizzera Italiana, ci sarà la giovane ma già affermata Tabita Berglund. Direttrice di eccezionale talento e carisma, Berglund è tra le personalità più influenti della nuova generazione di bacchette internazionali e ha recentemente assunto la guida della prestigiosa Filarmonica di Dresda.
L’Orchestra, rinomata per la qualità delle sue esecuzioni, sarà impegnata in un programma che si apre con Egmont, Ouverture in fa minore, op. 84 di Ludwig van Beethoven, composta nel 1810 per accompagnare il dramma di Goethe. Questa pagina sinfonica racchiude in pochi minuti l’essenza del dramma romantico e rappresenta uno dei capolavori più emblematici del genio beethoveniano.
Dvořák: la Settima Sinfonia, capolavoro romantico
A chiudere la serata sarà la Settima Sinfonia di Antonín Dvořák, considerata dalla critica la più romantica e intensa del compositore boemo. Spesso paragonata alla più celebre Nona Sinfonia “Dal Nuovo Mondo”, questa settima è forse ancora più compatta, drammatica ed emozionante, un perfetto equilibrio tra tradizione classica e pathos romantico.
Un programma che attraversa epoche e stili, dalla drammaticità di Beethoven, alla passione travolgente di Čajkovskij, fino alla ricchezza melodica e orchestrale di Dvořák, offrendo agli spettatori un’esperienza musicale raffinata ed emozionante.
Biglietti e informazioni
Teatro Verdi di Pordenone
Sabato 15 febbraio 2025 – ore 20.30
Info e prenotazioni: www.teatroverdipordenone.it
Pre-spettacolo al Caffè Licinio
Per chi desidera vivere l’evento con un’esperienza completa, sarà possibile accedere al buffet o all’aperitivo pre-spettacolo a partire dalle 19.00, prenotando alla biglietteria del teatro.
Un appuntamento da non perdere per gli amanti della grande musica sinfonica e del virtuosismo violinistico, con tre protagonisti d’eccezione che sapranno incantare il pubblico del Teatro Verdi di Pordenone.
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