foto di Lorenzo Bencich
Presso il Caffè Lettera Viva di v.le XX Settembre 31/b presentata la XXI edizione della rassegna “Per non dimenticare” organizzata dal Circolo Cinematografico Charlie Chaplin, in collaborazione con il Comitato Pace, Convivenza e Solidarietà Danilo Dolci e volta a celebrare il 27 gennaio, Giorno della Memoria e l’ottantesimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo.
La rassegna, a cura del Circolo Cinematografico Charlie Chaplin, si svolgerà presso il la sede del Centro Italo-sloveno e Casa della associazioni per la pace e i diritti di via Valdirivo 15/b. Nel caso i posti prenotati eccedano quelli disponibili le proiezioni si terranno presso il cinema teatro di p.le Rosmini.
PARTE PRIMA
MARTEDÌ 28/1
ore 9.00 (scuole) e 20.30 (ingresso libero)
AUSCHWITZ 2006
di Saverio Costanzo
2007 – durata 49’
Nel 2006 il sindaco di Roma, Walter Veltroni, e la Comunità Ebraica hanno organizzato per 250 studenti liceali romani una visita al campo di sterminio di Auschwitz. Un viaggio della memoria perché i giovani imparino a non dimenticare. Nel più grande campo di sterminio in cui i nazisti cercarono di portare a termine la loro programmatica eliminazione degli ebrei, i ragazzi romani arrivano accompagnati dalla macchina da presa di Saverio Costanzo e da pochi italiani sopravvissuti ai campi di sterminio, pronti a raccontare la persecuzione, le torture, l’annullamento di cui sono stati oggetto. Le immagini si alternano a quelle di repertorio tratte da filmati dell’Istituto Luce, rendendo sempre più evidente il fatto che l’Olocausto non appartiene soltanto al nostro passato. Presentato alla 2ª edizione della Festa Internazionale del Cinema di Roma.
MERCOLEDÌ 29/1
ore 9.00 (scuole) e 20.30 (ingresso libero)
ANDREMO IN CITTÀ
di Nelo Risi
1966 – durata 102’
Andremo in città è una promessa che una ragazza fa al fratellino cieco, durante la guerra. Siamo in Iugoslavia, il bambino non si rende conto di quello che gli succede attorno, sa solo che non ci vede e crede solo alla sorella che, dopo la morte della madre e l’arresto del padre ebreo, gli ha promesso di portarlo in città, per farlo curare da un medico e ridargli la vista. La promessa, invece, è soltanto una bugia pietosa, perché, attorno a loro, la guerra, con il suo seguito di orrori e di morti, a tutto consente di pensare fuorché a medici e a guarigioni. Un film poetico, delicato, di una levità impensabile per gli argomenti trattati – la Seconda guerra mondiale, lo sterminio degli ebrei, la violenza e la morte che si respiravano nell’aria di quei terribili giorni – e messo in scena con grande rigore formale.
GIOVEDÌ 30/1
ore 9.00 (scuole) e 20.30 (ingresso libero)
LEZIONI DI PERSIANO
di Vadim Perelman
2020 – durata 127’
Catturato dai nazisti mentre attraversa la Francia nel 1942, l’ebreo belga Gilles riesce a scampare a un’esecuzione sommaria spacciandosi per iraniano. Un tentativo disperato, suggerito dal libro di poesia persiana che ha appena scambiato con un panino, ma che gli vale la sopravvivenza grazie al comandante di un campo di transito in cerca di qualcuno che possa insegnargli la lingua farsi. L’ufficiale nazista Koch, che ha in programma di trasferirsi a Teheran dopo la guerra per aprire un ristorante, prende Gilles sotto la sua ala e gli richiede lezioni giornaliere di una lingua che il prigioniero non può far altro che inventare e memorizzare allo stesso ritmo del suo “allievo”, pur di mantenere in vita se stesso.
VENERDÌ 31/1
ore 9.00 (scuole) e 20.30 (ingresso libero)
LA ZONA D’INTERESSE
di Jonathan Glazer
2023 – durata 105’
Rudolf Höss e famiglia vivono la loro quiete borghese in una tenuta fuori città, tra gioie e problemi quotidiani: lui va al lavoro, lei cura il giardino e i figli giocano tra loro o combinano qualche marachella. C’è un dettaglio però. Accanto a loro, separato solo da un muro, c’è il campo di concentramento di Auschwitz, di cui Rudolf è il direttore. Questa situazione paradossale così estrema si trasforma, nell’intenzione del regista, in un laboratorio di analisi della banalità del male e della separazione tra percezione soggettiva e realtà oggettiva. I discorsi sulla carriera professionale di Rudolf, il ménage famigliare o il contrasto tra la personificazione di animali e piante a scapito dell’oggettivizzazione delle vittime di Auschwitz, la vita racchiusa in una bolla, nella negazione di quel che avviene al di fuori, riproduce comportamenti e vizi della nostra contemporaneità borghese.
PARTE SECONDA
MERCOLEDÌ 23/4
ore 9.00 (scuole) e 20.30 (ingresso libero)
ACHTUNG! BANDITI!
di Carlo Lizzani
1951 – durata 90’
La lotta partigiana a Genova e in Liguria, dalle organizzazioni clandestine in città e nelle fabbriche alla guerriglia sulle montagne e alla battaglia aperta nelle ultime fasi del conflitto. La vicenda ruota attorno a un gruppo di partigiani che scendono in città per prelevare armi in una fabbrica. La fabbrica però è occupata dai tedeschi. I partigiani vengono scoperti, ma gli operai li difendono. I nazisti stanno per avere la meglio quando arriva un reparto d’alpini e li mette in fuga. La città intanto sta per essere liberata.
LUNEDÌ 28/4
ore 9.00 (scuole) e 20.30 (ingresso libero)
I SETTE FRATELLI CERVI
di Gianni Puccini
1968 – durata 105’
Allontanatosi dal cattolicesimo dopo l’incontro in carcere con un comunista, Aldo Cervi, contadino del reggiano, sollecita i suoi fratelli all’impegno antifascista, così come all’introduzione di importanti innovazioni nella conduzione dei lavori agricoli. Determinante è anche l’incontro con la prima attrice di un teatrino viaggiante, attiva nel movimento antifascista clandestino. Mentre i genitori ospitano in casa degli ex prigionieri alleati, braccati dai tedeschi, Aldo sale in montagna dove si sono costituiti i primi nuclei della Resistenza armata al nazifascismo. Quando torna temporaneamente a casa, questa viene circondata dai fascisti. I fratelli e il padre vengono arrestati. e, il 28 dicembre 1943, i sette fratelli vengono fucilati.
MARTEDÌ 29/4
ore 9.00 (scuole) e 20.30 (ingresso libero)
LE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI
di Nanni Loy
1962 – durata 116’
L’opera ricostruisce, con grande passione civile, le giornate di impari lotta tra il popolo napoletano, stremato dalle sofferenze e dai patimenti di una guerra lunga e scellerata, e le truppe naziste. Loy descrive, con la precisione e l’accuratezza di uno storico, ciò che accadde a Napoli tra il 28 settembre ed il 1 ottobre 1943, il sacrificio dei giovani e giovanissimi, la dura presa di coscienza dei militari di fronte al dissolversi dello stato, l’impegno degli intellettuali, la rabbia della tanta gente semplice. Un film corale in cui protagonisti assoluti sono il popolo napoletano e la città.
MERCOLEDÌ 30/4
ore 9.00 (scuole) e 20.30 (ingresso libero)
TERRA BRUCIATA!
di Luca Gianfrancesco
2018 – durata 90’
La mattina del 1 novembre 1943, a Conca della Campania, un minuscolo borgo della provincia di Caserta, 19 civili vengono trucidati da una pattuglia di militari tedeschi. Questa strage assume un ruolo chiave per comprendere al meglio quel processo che trasformò l’occupazione tedesca dell’Italia da una presenza militare “tollerata” a un’egemonia aggressiva e violenta nei confronti della popolazione civile. Graziella Di Gasparro, figlia di uno dei caduti, lotta strenuamente da anni per tener viva la memoria di quell’eccidio dimenticato di cui questo docufilm narra. L’assassinio del padre di Graziella fu il terribile epilogo della brutale occupazione del territorio che l’esercito tedesco mise in essere in tutta la Campania centrosettentrionale a partire dall’8 settembre, data dell’armistizio. Il casertano fu il primo territorio italiano a sperimentare la devastante onda d’urto delle brutali leggi di guerra germaniche che si accanirono contro la popolazione civile.
Le singole istituzioni scolastiche potranno inoltre, secondo la formula già consolidata, concordare nostri interventi gratuiti nelle proprie sedi, in date diverse da quelle indicate, scegliendo all’interno del nostro archivio cinematografico, comprendente oltre centocinquanta film su queste tematiche.
UN POPOLO CHE NON HA MEMORIA NON PUO’ AVERE FUTURO
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