di Edoardo Gridelli


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"Pinocchio Reloaded": il musical di Maurizio Colombi incanta il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia


“Pinocchio Reloaded - Favola di un burattino senza fili” è la surreale rivisitazione del racconto di Collodi, un esperimento d’avanguardia artistica che, attraverso la narrazione dei protagonisti, vuole dimostrare al pubblico l’importanza di fare scelte diverse dall'omolo-gazione al fine di vivere una realtà slegata dai fili che la società impone.

Si apre il sipario e dopo pochissimo si richiude: luci accese in sala e una grossa scritta Fine sul pesante tendone rosso: la fiaba di Pinocchio è appena terminata e sta per cominciare la nuova vicenda del “nuovo” Pinocchio.

Pinocchio Reloaded – che va in scena al Politeama Rossetti - Sala Assicurazioni Generali alle ore 20.30 da giovedì 20 a domenica 23 febbraio; sabato 22 le repliche saranno due, in pomeridiane alle ore 16 e di sera alle 20.30 – si presenta come una sorta di sequel rispetto al classico di Collodi: il Pinocchio bambino si ritrova catapultato in un mondo in cui i valori e i personaggi della classica fiaba sono ribaltati.

Quante volte abbiamo letto, ascoltato, esplorato la favola di Pinocchio in mille versioni tra libri, film e cartoni animati: un grande classico scolpito nella memoria di intere generazioni e del quale conosciamo ogni minimo particolare e significato più o meno nascosto. Eppure qualcosa suona lontano e sconosciuto ad una generazione di bambini/giovani di oggi: la favola di Collodi ha un substrato culturale troppo lontano, con quella sua carica moralista che rischia di allontanarla dalle giovani generazioni di oggi, che sono sempre più consa-pevoli e sempre più mature in anticipo sui tempi.

Pinocchio è l'unico nel suo mondo che vive senza i fili e pur di averli anche lui attraversa prove e difficoltà che alla fine gli permetteranno di capire che è meglio invece vivere senza fili. Tutte le prove che conosciamo del libro di Collodi sono qui trasfigurate in una veste moderna: il Paese dei Balocchi è una discoteca in cui si rischia di perdersi per colpa delle droghe; Mangiafuoco è una Drag Queen che fa paura ma che è succube dei fili tanto quanto tutti gli altri; persino Geppetto è un eterno adolescente rider su una fiammante moto che si fa chiamare Jey P (o gay P?); il gatto e la volpe sono due influencer che, tra selfie esagerati, sanno come sfruttare l'immagine di chiunque per lucrare sui social; Lucignolo non è l'amico discolo che tutti conosciamo ma una bellissima adolescente di cui Pinocchio s'innamora e sarà grazie a lei che il burattino compirà un percorso di crescita in cui scoprirà che è meglio non omologarsi (e quindi rinunciare ai fili) e in cui scoprirà che il vero motore di ogni cosa bella e giusta non è la moralità ma l'amore.

Il musical è figlio delle menti creative che erano già dietro al successo di “Peter Pan Il Musical” e non a caso ha vinto il Premio Gassman e Biglietto d’Oro Agis 2016/2017 e 2017/2018. Il cast è pieno di eccellenze, di voci potenti e di attori/ballerini/performer che sanno anche muoversi con abilità, a volte da veri circensi, regalando al pubblico la possi-bilità d'immergersi in ambientazioni variegate e diversissime: si parte dal backstage di un palco, per poi passare alla dimensione del circo, alla discoteca-Paese dei Balocchi, al Pub che non c'è (omaggio a Peter Pan), per infine ritrovarsi di fronte ad una corte di giustizia, il tutto passando attraverso tante altre ambientazioni, a volte surreali e talora oniriche.

Jordan Carletti e Silvia Scartozzoni, eccezionali per qualità interpretative nei ruoli di Pinocchio e Lucignolo, come pure Giada D'Auria e Jessica Francesca Lorusso, voci fortissime e straordinarie per due personaggi, il Gatto e la Volpe, che diventano protagonisti, e poi un ensemble di grande spessore: è forte l'equilibrio nel gruppo e tutti, ma proprio tutti, si dimostrano di altissimo livello.

Le splendide scenografie di Alessandro Chiti e gli effetti luminosi di Amilcare Canali rendo-no lo spettacolo coloratissimo e molto godibile, mantenendo viva l’attenzione dello spetta-tore. Contribuiscono all’effetto colorato e luminoso gli sfavillanti costumi di Flavia Cavalcanti. Le coreografie di Betty Style, Filippo Grande e Lynn Jamieson, molto d’impatto anche quando a terra, raggiungono il loro apice nel complesso “balletto” del far recitare gli attori davvero con dei fili che scendono dall'alto. Tutti questi passaggi sono magistralmente orchestrati grazie alla regia intuitiva e avveniristica di Maurizio Colombi, già autore di grandi successi come “We will rock you”, “Rapunzel - Il Musical” e “La regina di ghiaccio” e ideatore, con “Peter Pan”, della prima opera musicale tratta da un concept-album a cui questo musical fa seguito: infatti, a creare un fil rouge dalle mille sfumature, contribuiscono le bellissime musiche senza tempo di Edoardo Bennato che, arricchite di nuove sfumature contemporanee (dal rock alla house music fino al rap) creano un unico, grande inno alla libertà, alla ribellione dalle convenzioni.

Colonna sonora di questo coinvolgente musical, infatti, è lo storico concept-album di Bennato “Burattino senza fili”. Nuovi arrangiamenti, un sound completamente fuori dalla tradizione del musical, che va oltre l’album e lo reinventa secondo i canoni della contemporaneità: il viaggio di Pinocchio verso la maturità, la felicità e la sincerità verso sé dà vita a scene postmoderne, capaci di esprimere la sofferenza, la rabbia, l’amore di ciascun personaggio in veri e propri quadri di grande forza e suggestione.

Colonna portante del musical è l’amore: quello tra Pinocchio burattino e Lucignolo, ragazza indomita e libera. Sarà l’amore, come già detto, a tagliare tutti i fili, sarà l'amore che farà volare i personaggi di questo spettacolo tra acrobazie vocali e coreografiche che sono una metafora dei nostri sentimenti. Un musical rivoluzionario, carico di ribellione ed evasione adolescenziale, con la forza dirompente del primo amore.
Un teatro gremito ed entusiasta, composto in gran parte da ragazzini delle elementari accompagnati dalle loro maestre, che durante tutto lo spettacolo non hanno mai smesso di cantare sulle famosissime arie di Bennato (senza peraltro mai disturbare, anzi), ha decretato il brillante e pieno successo di questa prima rappresentazione del Musical a Trieste. E quando alla fine gli attori-cantanti-ballerini sono scesi in platea tra il pubblico, l'entusiasmo è salito alle stelle! Significativa la chiosa di un bambino, che avrà avuto 8 anni e che stava seduto dietro a chi scrive: “Viva l'amore!” a dimostrazione che il messaggio è arrivato...

“Pinocchio Reloaded” va in scena alle ore 20.30 da giovedì 20 a domenica 23 febbraio; sabato 22 febbraio le repliche saranno due, in pomeridiane con inizio alle ore 16 e di sera alle 20.30. Per biglietti e prenotazioni si suggerisce di rivolgersi alla Biglietteria del Politeama Rossetti agli altri consueti punti vendita, o via internet sul sito www.ilrossetti.it. Informazioni anche al numero del Teatro 040.3593511.

PINOCCHIO RELOADED - Musical di un burattino senza fili

regia Maurizio Colombi

musiche dagli album “Burattino senza fili”, “L’uomo Occidentale”, “Il Paese dei Balocchi”, “Pronti a salpare”, “Le ragazze fanno grandi sogni”, “Afferrare una stella”, “Non farti cadere le braccia”, “La Torre di Babele”

con Jordan Carletti, Silvia Scartozzoni, Gianfranco Phino, Giancarlo Capito, Giada D’Auria, Jessica Francesca Lorusso, Giosuè Tortorelli e con Elena Barani, Jesus Bucarano Dousat, Giorgia Cino, Valeria Citi, Martina Cremaschi, Chiara Di Loreto, Francesco Lappano, Giacomo Marcheschi, Luca Spadaro

direzione musicale Davide Magnabosco

coreografie Betty Style, Filippo Grande, Lynn Jamieson

scenografie Alessandro Chiti

light designer Amilcare Canali

ideazione e disegno costumi Flavia Cavalcanti

produzione Show Bees e FATTORE K

Personaggi / Interpreti
Pinocchio Jordan Carletti
Lucignolo Silvia Scartozzoni
Mangiafuoco Gianfranco Phino
Geppetto Giancarlo Capito
Il Gatto Giada D’Auria
La Volpe Jessica Francesca Lorusso
Grillo Parlante Giosuè Tortorelli

Ensemble Elena Barani, Jesus Bucarano Dousat, Giorgia Cino, Valeria Citi, Martina Cremaschi, Chiara Di Loreto, Francesco Lappano, Giacomo Marcheschi, Luca Spadaro


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