di Edoardo Gridelli


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"Ho perso il filo": al Teatro Bobbio un'entusiasmante Angela Finocchiaro nei panni di Arianna


Una nuova Arianna che conduce il suo Teseo (la sua mente) che guarda un Teseo (la sua anima) verso la vittoria sul Minotauro, facendolo diventare vegetariano oppure, vestendo i panni della stessa Arianna o Teseo, la protagonista di questo spettacolo, la entusiasmante, ritmica, unica Angela Finocchiaro a travestirsi in nevrotica casalinga dei nostri giorni riuscendo e sconfiggere definitivamente il Minotauro (lo stress quotidiano di una madre, con gli stessi dubbi su come impostare il dialogo con i figli, dai consigli che aveva ascoltato e imparato da nonna e madre) e questa società attuale, almeno nel labirinto della sua mente con il buon senso.

In questo spettacolo, tutto da ridere, ma non solo, perchè ricco di metafore e sottili sottodintendimenti, vi è anche un importante parte dello spettacolo da comprendere, ascoltare bene.

La Finocchiaro, che tutti possono definire una delle migliori e più amate attrici ironiche e comiche dello scenario teatrale e cinematografico, “nata” in un mondo televisivo, e teatrale si è rimpossessata in diverse occasioni, del palcoscenico, con il desiderio e la voglia dei venti anni – lo dice persino lei, al pubblico, ad inizio spettacolo, che alla sua età, non si sarebbe aspettata di ritrovarsi ad interpretare questo monologo, così diverso e appassionatamente comico ma anche interiore, calzando in modo diverso una nuova sua figura femminile inedita o quasi,i, e rimettersi alla prova con grande impegno e, di reinventandosi ancora una volta, e adattandosi a questo spettacolo, da lei voluto e scritto, molto diverso dalle sue solite performance.

Così calatasi nei panni di Teseo, con tanto di armatura, la Finocchiaro, oltre a dar vita a un monologo-contenitore anche sui temi autobiografici della sua vita, usando gli stessi, come incipit, per riflettere anche su argomenti a lei cari quali il suo biasimo sui soprusi, sulla maleducazione e dell'ormai quasi estinto buon senso.

Con lei, in questo labirinto dove si cela il Minotauro, un gruppo di ballerini che si rapportano e, si compenetrano perfettamente con la Finocchiaro nel suo racconto, da Alis Bianca a Alessandro La Rosa, con l'ottima regia di Cristina Pezzoli, fanno da movimento alla sensazione del passar degli anni e delle situazioni, sempre più complicate delle nostre vite.

Questa “eroina” che ha offerto agli spettatori un gomitolo gigante da cui dipende la sua vita, quasi fossero loro l' Arianna del mito ,e questo “Teseo” un po' imbranato, e anticonformista, si infila nel Labirinto, un po titubante, ma alla fine, senza paura, per combattere il Minotauro, cioè la vita quotidiana.

Come metafora della vita ad ogni passo in avanti, la Finocchiaro-Teseo si imbatte passo dopo passo in trabocchetti e prove di coraggio, mostrando così al pubblico le sue ansie, paure, debolezze, ipocrisie che appartengono in parte a noi tutti, ma anche alla società in primis.

Una Finocchiaro e un complesso coreografico e drammaturgico di rilievo, che non fa solamente ridere, e che ha offerto a un pubblico da “tutto esaurito” dello “Stabile La Contrada” un signor spettacolo, apprezzato dagli spettatori con lunghi applausi, peccato che era i programmazione solo per oggi.

Di Angela Finocchiaro, Walter Fontana, Cristina Pezzoli

Con Angela Finocchiaro e con Alis Bianca, Giacomo Buffoni, Alessandro La Rosa, Antonio Lollo, Filippo Pieroni, Alessio Spirito

Coreografie originali Hervé Koubi

Scene Giacomo Andrico

Luci Valerio Alfieri

Costumi Manuela Stucchi

Regia Cristina Pezzoli

www.contrada.it/angela-finocchiaro-in-ho-perso-il-filo/  

Informazioni: 040.948471; contrada@contrada.it; www.contrada.it


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