TRIESTINA – CALDIERO TERME 0-1
Triestina: Roos, Germano (71’ Ballarini), Struna, Rizzo, Vallocchia ( 81’ Pavlev), Braima, Voca, Correia, El Azrak, D’Urso, Vertainen (57’ Krollis). A disposizione Borriello, Diakite, Frare, Moretti, Jonsson.
Caldiero Terme: Giacomel, Gattoni, Zerbato (73’ Gecchele), Fasan, Marras (86’ Florio), Pelamatti (86’ Gobetti), Baldani, Mondini (73’ Filiciotto), Molinar, Mazzolo, Cazzadori (65’Furini). A disposizone Kuqi, Aldegheri, Personi, Amoh, Ceriani, Riahi, Lanzi, Cisse.
Arbitro: Cerbasi di Arezzo
Marcatori: 1’ Marras
Ammoniti: Germano, Vallocchia, Braima, Pavlev, Mazzolo
Calci d’angolo: Triestina 14, Caldiero Terme 2
Recuperi: pt 0, st 6’.
Seconda sconfitta consecutiva per la Triestina contro una matricola, dopo aver perso in trasferta con la Clodiense, oggi ai ragazzi di Santoni è toccata la stessa sorte in casa con la Caldiero Terme, da dire però che si sono viste due partite diverse: se la scorsa settimana oltre al risultato è mancata la personalità, quel qualcosa di individuale che facesse scattare nel gruppo un’idea valida per cercare di recuperare, anche se l’impegno non è mancato.
Oggi al Rocco invece queste cose si sono viste, peccato per l’errore difensivo iniziale che ha regalato un bellissimo gol agli avversari, ma poi la Triestina ha mostrato volontà, idee, gioco, andando più volte vicina al pareggio, colpendo anche una traversa. Poi un errore molto grave dell’arbitro che non ha ravvisato gli estremi del rigore in un paio di occasioni, di cui una clamorosa per un evidentissimo fallo di mano in area; certo che per gli alabardati, se avessero avuto l’occasione di tirare quel rigore, le cose forse sarebbero cambiate, avrebbero riacquistato quella fiducia che abbiamo visto in campo nel secondo tempo della gara con l’Arzignano. Alla fine tanti fischi, è naturale che il tifoso vorrebbe sempre veder vincere la propria squadra, ma oggi la contestazione è stata ingenerosa verso una squadra che ha lottato fino all’ultimo contro sì una neo promossa, che però ha chiuso bene gli spazi evitando più pericoli possibili.
Primo tempo
La gara inizia subito in salita per la Triestina che va subito in svantaggio al 1’, difesa sorpresa da un bellissimo gol di Marras alla sua prima partita tra i professionisti. Al 10’ i veneti di nuovo pericolosi con una bella incursione di Fasan che serve Zerbato, il suo tiro esce di poco.
Al 13’ occasione per la Triestina, su calcio di punizione El Azrak fa tremare la traversa. Un minuto dopo ancora la Triestina in avanti e buona occasione da gol con Voca. Al 17’ Vertainen scalda i guantoni di Giacomel che devia in angolo. Al 25’ ci prova anche D’Urso ma il tiro è debole e centrale, nulla di fatto. Al 27’ Vertainen finisce a terra in area ma per l’arbitro non è rigore. Al 29’ il direttore di gara non fischia un evidentissimo fallo di mani in area commesso da Gattoni, un errore clamoroso che purtroppo penalizza la Triestina, poteva essere quell’iniezione di fiducia per gli alabardati per riagguantare il pareggio, e poi chissà. Al 31’ Vertainen finisce di nuovo a terra in area, niente da fare, l’arbitro fa proseguire il gioco. Al 34’ Voca con un tiro da lontano impegna Giacomel che devia in corner. Al 38’ Vertainen subisce un brutto fallo al limite dell’area, calcio di punizione, ma sorprendentemente l’arbitro non punisce il difensore veneto con il cartellino giallo. Finisce il primo tempo senza recupero.
Secondo tempo
Un secondo tempo in cui non c’è molto da raccontare, la Caldiero Terme si chiude con cinque difensori e quattro centrocampisti, per la Triestina diventa sempre più difficile penetrare ed arrivare in area, ma si riscontra un calo da entrambe le squadre. La prima vera occasione per l’Unione arriva all’87’ con Krollis, ma Giacomel devia. Ultima speranza all’87’ quando è El Azrak a cercare il gol, purtroppo senza fortuna.
Il secondo tempo termina dopo 6’ di recupero.
POST PARTITA IN SALA STAMPA CON MISTER MICHELE SANTONI
Il tecnico alabardato in sala stampa esprime il proprio rammarico per il risultato ma sottolinea l’impegno dei suoi ragazzi e purtroppo qualche ingenuità che ha portato a questa sconfitta: "Abbiamo concesso nuovamente un gol nei primi minuti lasciando spazio troppo facilmente, bisogna svegliarsi. Poi cominci a giocare creando più di venti palle gol tra primo e secondo tempo, non sto poi a recriminare su un chiaro rigore in un momento importante che avrebbe potuto darci il pari, e poteva essercene anche un altro. Ma non segni, la palla non vuole andar dentro. Parlavo con alcuni dei ragazzi, in vita loro mai hanno dominato le partite come nelle ultime due gare, ma non le vinciamo. Onestamente al di là dei primi sei-sette minuti non so cosa rimproverare a livello di impegno, di piano tattico, penso che qualsiasi altra squadra avesse dominato la partita come abbiamo fatto noi, di sicuro almeno un gol lo avrebbe fatto. A noi non è riuscito e questo alla fine fa la differenza. Prima o poi questa palla dovrà andar dentro, non puoi continuare a creare questa mole di gioco e non segnare, dobbiamo continuare a crederci. Hai il settanta per cento di possesso palla – prosegue Santoni – crei ventidue occasioni e non fai il risultato, chiunque direbbe che la partita si è vinta. A noi in questo momento non riesce, la cosa che conta nel calcio è il risultato e noi alla fine possiamo solo continuare a lavorare. Dovrei allarmarmi molto di più se non avessimo espresso nulla a livello di gioco, perché prima o poi son convinto che questo lavoro ci deve ripagare. In questo momento è un mix di tanti fattori, serve anche un pizzico di fortuna come poteva essere in occasione di quel rigore non concesso o delle tantissime occasioni create, serve un episodio che possa sbloccare la squadra a livello mentale e dare quella fiducia che per quello che si produce in campo si meriterebbe.”
A fine gara tantissimi i fischi dei tifosi verso i giocatori, la rabbia per il risultato ci sta, ma oggi tanti fischi ingenerosi: “I fischi a fine partita? Il risultato fa male a noi ed è più che giusto che faccia male al pubblico – ammette il Mister - se ai tifosi non è piaciuta la prestazione è un'opinione e va rispettata, noi andiamo avanti per la nostra strada credendoci ogni giorno, anche quando le cose non vanno per il verso giusto".
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