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Si chiude col successo del duo Bisiak Sabia
il ciclo Autunno 2017 della stagione concertistica
"Gorizia Classica 2017/2018"


Si è concluso con un ottimo successo il ciclo autunnale della stagione concertistica «Gorizia Classica 2017/2018», curata dall’Associazione “Musica Aperta” di Gorizia, e realizzata grazie ai fondamentali contributi della Regione Autonoma “Friuli Venezia Giulia” e della Fondazione «Cassa di Risparmio di Gorizia», alla disponibilità dell’ERPAC, ai quali si affiancano gli altri Enti sostenitori e patrocinatori, la presidenza della Regione Autonoma «Friuli Venezia Giulia», il Comune di Gorizia e il Gruppo Carso Gorizia.

La prima parte del cartellone della rassegna, che è giunta alla sua ventesima edizione, comprendeva quattro incontri musicali, sostenuti da concertisti invitati, alcuni già noti al pubblico goriziano e altri per la prima volta presenti nella rassegna.

Il quarto ed ultimo concerto autunnale si è tenuto sabato 16 dicembre, presso l’accogliente Sala Convegni dei Musei Provinciali, sita in Borgo Castello a Gorizia ed ha avuto quale protagonista il duo formato dai musicisti triestini Tommaso Bisiak, al flauto e Aurora Sabia al pianoforte, già presente nel cartellone di “Gorizia Classica 2015/2016” dove ottenne un ottimo successo.

L’introduzione all’ascolto è stata curata dal professor Giorgio Samar, direttore artistico e ideatore della rassegna, fin dalla sua prima edizione del 1998: in particolare sono stati illustrati gli autori, non molto conosciuti dal pubblico e le composizioni dedicate al duo flauto e pianoforte. Il repertorio proposto è stato dedicato alla musica tedesca, spaziando dal barocco a grandi pagine del repertorio tardo romantico e del primo Novecento, con l’inserimento di un recentissimo brano per flauto solo del triestino Paolo Longo, “Incantatio (da Auditio) ”presentato in seconda esecuzione assoluta, dopo la prima dello scorso 28 novembre a Torino. Si tratta di una composizione contemporanea di breve durata, densa di effetti e sonorità appartenenti alle nuove tecniche, che hanno dimostrato le grandi possibilità espressive che offre il flauto nella musica del XXI secolo. Le esecuzioni in duo sono principiate con la Sonata in Sol minore BWV 1020 attribuita a Johann Sebastian Bach, ma quasi certamente scritta dal figlio Carl Philipp Emanuel, per proseguire, con un salto di quasi 200 anni alla Sinfonische Kanzone op. 114 di Sigfrid Karg-Elert, il lavoro più conservatore per flauto e pianoforte del tormentato e singolare autore tedesco. 

Composizione che si può senz’altro avvicinare al Concertino di Cécile Chaminade, ha una struttura formale simile e le caratteristiche che la accostano a quelle dei pezzi di carattere che in quegli anni dovevano avere i brani partecipanti alle varie edizioni del Concorso di flauto del Conservatorio di Parigi, al quale peraltro Karg-Elert non prese parte. Successivamente è stata presentata la Sonata scritta nel 1936 da Paul Hindemith, in un periodo in cui l’autore dovette lasciare la Germania in seguito alla dichiarazione della sua produzione come “arte degenerata”dal nazismo. In questa Sonata Hindemith applicò la sua teoria del “gradiente armonico” tendente al recupero del concerto classico, utilizzando un materiale tematico formato da un’unica semplice idea, presente in ogni movimento. Nella seconda parte, dopo il citato brano di Longo, il pomeriggio musicale si è chiuso con l’ampia Sonata “Undine” op. 167 di Carl Reinecke, autore della corrente musicale conservatrice, peraltro grande didatta, con fra i suoi allievi Grieg, Janáček, Albéniz, Bruch. La sonata è programmatica ed è ispirata dalla fiaba “Undine” di Friedrich de la Motte Fouque, ripercorrendo nei suoi ricchi quattro movimenti, l’intera vicenda tratta dal folclore germanico.

Vivissimi sono stati i consensi che hanno accolto ogni esecuzione, confermando l’ottimo affiatamento e la grande sicurezza interpretativa dimostrata dai due interpreti triestini. Fuori programma il pubblico è stato congedato con il dolce e applauditissimo “Liebesleid” di Fritz Kreisler.

Con questo concerto è terminato il primo ciclo della stagione concertistica «Gorizia Classica 2017/2018»: sarà seguito da un analogo gruppo di concerti che si terranno nei primi mesi del 2018.


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