foto di Lorenzo Bencich


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Presentata Cromatismi 4.0 la 30ª Stagione
Cameristica l’Associazione Chamber Music Trieste


Festeggia il luminoso traguardo della sua 30^ Stagione Cameristica l’Associazione Chamber Music Trieste, istituzione musicale di riferimento a livello nazionale e internazionale per l’impegno consolidato nella valorizzazione degli ensemble e interpreti di eccellenza, portato avanti questi decenni anche attraverso l’organizzazione del concorso internazionale Premio Trio di Trieste, consolidatosi come una delle manifestazioni di settore più prestigiose a livello mondiale.


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Firmata dalla fondatrice e direttrice artistica Chamber Music Fedra Florit, la Stagione Cameristica 2025, in programma dal 29 gennaio al 26 novembre al Teatro Miela di Trieste, sarà scandita da 15 concerti affidati ai migliori artisti e ensemble del circuito cameristico internazionale, sul filo rosso tematico Cromatismi 4.0 Le piace Brahms? «È questa una delle novità che caratterizzano la Stagione del trentennale, alla quale ci accostiamo con entusiasmo e gratitudine per il pubblico della città che ci segue con passione e affetto, e al quale dedichiamo il cartellone 2025 – spiega la musicologa Fedra Florit – Da quest’anno Cromatismi introdurrà un focus annuale dedicato a un compositore speciale: si parte appunto con Johannes Brahms che ispira integralmente il concerto inaugurale del Sestetto d'Archi della Camerata dei Berliner, e sarà anche al centro dei tre concerti conclusivi affidati ad altrettanti ensemble vincitori del Premio Trio di Trieste. Torneranno tutti a Trieste per unirsi a festeggiamenti del trentennale Chamber Music: sono il Duo Triendl - Berg, il Trio Gaon e il Duo Lavrynenko - Guliei. Un ulteriore focus sarà riservato ai grandi Quintetti cameristici e inoltre rinnoveremo il consolidato percorso Guardando a est, apriremo una finestra sugli interpreti e ensemble Giovani e romantici, mentre una serata speciale sarà dedicata alla forma musicale, quest’anno la Passacaglia affidata al Duo violino-pianoforte Berman – Meerovitch, incentrata su opere di Respighi e Shostakovich di rarissimo ascolto».

Sono dunque 15 i concerti in abbonamento per Cromatismi 4.0 al Teatro Miela di Trieste, e sono noti alle platee di tutto il mondo i nomi che si avvicenderanno nell’eufonica camera acustica predisposta al Teatro Miela da Chamber Music e curata da SuonoVivo, con il sostegno dei Soci e della Fondazione CRTrieste. Fra i grandi del camerismo in arrivo spicca il sestetto d’Archi della prestigiosa Philharmonische Camerata Berlin che mercoledì 29 gennaio 2025 firmerà l’avvio di Stagione. Nel corso dell’anno sono attese formazioni come il Quintetto Slowind di Lubiana con Aliaž Beguš clarinetto solista. il Quartetto Guadagnini con il pianista Louis Lortie, il Quartetto Adorno con il pianista Roberto Prosseda e il Quartetto “all stars” di fiati Gironi, Paci, Giani e Antiga con il pianista Massimiliano Ferrati, il Duo Berman - Meerovitch su pagine di Respighi e Shostakovich di rarissimo ascolto. Torna l’Orchestra I Virtuosi italiani con Erica Piccotti al violoncello e il violinista Pietro Milzani e sulle atmosfere dell’Est torna il Josef Suk Piano Quartet e una serata speciale sarà nel segno del raffinato Škampa Quartet, dalla Repubblica Ceca. 

A queste proposte del cartellone si aggiungono, fuori abbonamento, il concerto-evento al dell’11 marzo 2025, sempre al Miela, per un anniversario d’eccezione, quello della celeberrima griffe di pianoforti Steinway: saranno i talentuosi pianisti Konstandin Tashko, che si esibirà nei 24 Preludi op.28 di Frédéric Chopin, ed Evgeny Konnov, con i 12 Studi Trascendentali di Franz Liszt, a rendere omaggio al brand di caratura mondiale. Mentre un ulteriore concerto fuori abbonamento sarà al Conservatorio Tartini, affidato all’Euphoria Quartet giovanissimo ensemble che ha ben impressionato al Premio Trio di Trieste 2024 E in dirittura d’arrivo del 2025 l’appuntamento consueto per gli auguri di Natale, con il concerto sotto l’albero che vedrà protagonista il Coro Vikra. 

Nella Stagione 2025 di Chamber Music anche le rassegne consolidate al Museo Sartorio Corde in armonia in marzo-aprile e Talenti Super Green tra ottobre e nvembre, la domenica alle ore 17. E le tre serate in compagnia del III Festival del Trio, quest’anno in programma al Teatro Miela da giovedì 5 a sabato 7 giugno 2025.

Anche per il cartellone 2025 sono previste varie formule di abbonamento: info e conferme Soci già in atto in sede ACM e prevendite abbonamenti presso TicketPoint Trieste. Dettagli e aggiornamenti sul sito www.acmtrioditrieste.it. La Stagione 2025 dell’Associazione Chamber Music è sostenuta dal MIC – Ministero della Cultura con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Banca Mediolanum, Suono Vivo – Padova e Zoogami.

CROMATISMI 4.0, 15 GRANDI CONCERTI NEL CARTELLONE CAMERISTICO CHAMBER MUSIC 2025: LA 30^ STAGIONE, AL TEATRO MIELA DI TRIESTE.

A inaugurare Cromatismi 4.0 sarà, mercoledì 29 gennaio alle 20.30 al Teatro Miela, il Concerto che apre il percorso Le piace Brahms?, affidato al prestigiosissimo Sestetto d’archi della Philharmonische Camerata Berlin composto da Luiz Felipe Coelho e Romano Tommasini violini, Wolfgang Talirz e Sebastian Krunnies viole, Tatjana Vassiljeva e Christoph Heesch violoncello, impegnati nei Sestetti per archi op.18 e op.36. La Philharmonische Camerata Berlin è uno dei due gruppi da Camera ufficiali della Berliner Philharmoniker ed è composto da giovani membri della Berliner Philharmoniker, fra i quali alcuni vincitori del Primo Premio dell'ARD di Monaco. Nel corso della sua carriera, la Camerata ha collaborato con artisti come Mischa Maisky, Tatjana Vassiljeva, Albrecht Mayer, Wenzel Fuchs e Paul Meyer e Gabor Tarkövi. 

Si prosegue il 12 febbraio con il primo Quintetto di stagione, composto dal Quartetto Adorno integrato da una eccellenza pianistica, il talentuoso Roberto Prosseda. Risuoneranno ancora pagine di Johannes Brahms, con il Quintetto per pianoforte e archi op.34, e di César Franck, con il Quintetto per pianoforte e archi in fa min. Pluripremiato, il Quartetto Adorno collabora con artisti di vasta notorietà, da Lortie a Bronzi, da Canino a Carbonare, da Badura-Skoda a Bandini e Gramaglia. Ciascun componente del Quartetto suona strumenti di straordinario valore storico e artistico: Edoardo Zosi utilizza un violino Poggi del 1929; Liù Pelliciari suona un violino Scarampella del 1917, appartenuto al violinista americano Sergiu Luca; Benedetta Bucci una viola Sderci del 1939 e Francesco Stefanelli un violoncello del 700. Roberto Prosseda è uno dei musicisti italiani più attivi nell’attuale panorama musicale e negli ultimi vent’ anni ha suonato con alcune delle più importanti orchestre del mondo, dalla London Philharmonic al Moscow State Philharmonic, da Santa Cecilia alla Filarmonica della Scala, Bruxelles Berliner Symphoniker, Calgary Philharmonic, Royal Liverpool Philharmonic. Nel 2022 ha completato l’incisione di tutta la musica pianistica di Mozart. 

Mercoledì 26 febbraio il primo concerto del percorso Guardando a est con un ensemble familiare al pubblico triestino, lo Josef Suk Piano Quartet, Primo Premio al Premio Trio di Trieste 2013, presidente di Giuria Bruno Canino. Questa volta la formazione si esibirà su pagine di Josef Suk, Antonín Dvorák, Bohuslav Martinu e Richard Strauss, confermandosi ensemble dal repertorio versatile e originale, con la possibilità di abbracciare il classicismo come la contemporaneità.

Il 12 marzo riflettori ancora sui Quintetti, con Ferrati & Winds: ovvero il Quartetto che schiera Marco Gironi – oboe, Vincenzo Paci clarinetto, Marco Giani fagotto e Loris Antiga corno, accanto al pianista Massimiliano Ferrati. Il programma spazierà da pagine di Mozart, con il Quintetto per pianoforte e fiati in mi bem. magg. K452, a Ludwig van Beethoven, con il Quintetto per pianoforte e fiati in mi bem. magg. op.16, per chiudere con Franz Danzi e il Quintetto per pianoforte e fiati in re min. op.41. Bronzo e Premio Speciale al Concorso “Arthur Rubinstein Piano Master Competition” di Tel Aviv, Ferrati è stato anche premiato al Concorso Busoni di Bolzano e al Concorso Pianistico Internazionale “Casagrande” di Terni. 

Mercoledì 26 marzo si prosegue con il raffinato Škampa Quartet su autori est-europei, da Janácek a Shostakovich e Dvorák. Da 25 anni l’Ensemble è formazione da camera di riferimento nelle sale da concerto di tutto il mondo, dove bene rappresenta la cultura musicale ceca. Attraverso i loro mentori, i leggendari membri del Quartetto Smetana, i musicisti rinsaldano le proprie radici nei più antichi quartetti, come quello Boemo, in una regione che rimane la culla della Musica da Camera europea. 

Ancora verso est si guarderà il 9 aprile con il Duo Paolo Bonomini violoncello - Naoko Sonoda pianoforte, su pagine di Sergej Rachmaninov e Sergej Prokof’ev. Vincitore del Primo Premio al XX Concorso Internazionale J.S. Bach di Lipsia, Paolo Bonomini, fondatore del Trio d’archi Boccherini, è attualmente Primo Violoncello della Camerata Salzburg e docente di violoncello alla Hochschule für Musik, Theater und Medien di Hannover. Musicista versatile, si esibisce regolarmente come solista, camerista e Primo Violoncello di orchestre in prestigiosi teatri e festival, dal Konzerthaus di Vienna e Berlino alla Salzburg Festspiele, alla Wigmore Hall. Naoko Sonoda, di origini giapponesi, è vincitrice di numerosi premi in concorsi internazionali di Musica da camera, tra cui il Premio Argento e il Premio Trieste in Italia, e il Lodz Competition in Polonia. 

Mercoledì 16 aprile ancora una full immersion nei Quintetti, con una formazione d’eccezione: il Quartetto Guadagnini integrato dal pianista Louis Lortie: eseguiranno un programma innovativo con il Quintetto per pianoforte e archi op.6 di Ermanno Wolf Ferrari e il Quintetto con pianoforte in do magg. op.45 di Giuseppe Martucci. Il Quartetto Guadagnini si è esibito nelle più importanti sale da concerto italiane per le più prestigiose stagioni concertistiche. Louis Lortie, musicista noto a livello planetario, ha acquisito una reputazione internazionale come musicista versatile, acclamato dalla critica per la freschezza della sua interpretazione e per l'individualità che porta nelle opere dei grandi maestri del repertorio pianistico. Richiesto in tutto il mondo, si esibisce da oltre trent'anni con le orchestre più prestigiose dei cinque continenti, nel 1984 ha vinto il Primo Premio al Concorso Busoni.

Mercoledì 7 maggio il focus sarà sulla forma musicale iberica detta “Passacaglia”: la approfondirà, su rare pagine di Respighi e Shostakovich, il Duo composto dal violinista russo Pavel Berman, secondo Premio al Concorso Premio Paganini 1987 e vincitore dell’International Violin Competition of Indianapolis 1990. E dalla pianista russa Maria Meerovitch, impegnata in Orchestre quali la London Philharmonic Orchestra, la Stuttgart Chamber Orchestra, la Taiwan National Symphony Orchestra, la Schleswig-Holstein Festival Orchestra, la Nordic Symphonie Orchestra, la English Chamber Orchestra, la Mannheimer Philharmoniker.

Ancora verso Est guarderà il concerto di mercoledì 21 maggio, protagonista il Prometeo Ensemble composto da Grazia Raimondi violino, Michele Marelli clarinetto, Ciro Longobardi pianoforte: le scelte in programma sono appunto legate a un suggestivo viaggio nelle sonorità e atmosfere dell’Europa orientale con Dmitri Shostakovich e i suoi 5 pezzi per violino, clarinetto e pianoforte, Alexander Arutiunian e la Suite per Trio, il Trio di Aram Khachaturian e la Suite da Histoire du soldat Trio di Igor Stravinskij. 

Mercoledì 4 giugno la prima parte del cartellone si conclude nel segno dei Giovani e romantici, con un grande talento della nuova scena pianistica italiana e internazionale, Luigi Carroccia, a Trieste impegnato in un intenso programma su musiche di Pëtr Il'ic Tchaikovsky e Fryderyk Chopin. Descritto dal Fort Worth Star-Telegram come un “aristocratico del pianoforte”, Luigi Carroccia è riconosciuto come uno dei pianisti italiani più promettenti della sua generazione. Le sue interpretazioni, caratterizzate da spiccato lirismo, hanno suscitato grande interesse nel panorama pianistico europeo. Fra i riconoscimenti conquistati il Virtuoso Prize al Vendome Piano Prize del Festival di Verbier e il “Premio Abbado” indetto dal MIUR in memoria del grande direttore d’orchestra. 

Si riparte nel segno dei Giovani e romantici, mercoledì 17 settembre con il ritorno di una delle formazioni più attive e qualificate nel panorama musicale internazionale, l’Orchestra I Virtuosi Italiani, guidata come sempre dal Konzertmeister Alberto Martini e per l’occasione integrata della violoncellista Erica Piccotti, vincitrice di molti concorsi internazionali e debuttante a soli 13 anni in diretta Rai da Montecitorio dove si è esibita con Mario Brunello per l’Accademia di Santa Cecilia, e il violinista Pietro Milzani, Primo Premio al Concorso Internazionale “Premio Città di Padova” 2022. In programma un florilegio di musiche dal repertorio di Pëtr Il'ic Tchaikovsky, Robert Schumann e Antonín Dvorák. 

Attesissimo, per un ultimo sguardo del cartellone verso Est, mercoledì 8 ottobre farà tappa da Lubiana il Quintetto Slowind, con Aljaž Beguš clarinetto e clarinetto basso. Da Burja a Zemlinski, da Lebic a Dvorák, da Mahler a Janácek in programma per l'iconico ensemble di musica contemporanea che oltre ad eseguire tutte le opere del repertorio standard del quintetto di fiati, è amato e apprezzato come alfiere della musica contemporanea, dai classici dell'avanguardia alle opere dei compositori emergenti. Aljaž Beguš come solista, ha suonato con ensemble quali l’Orchestra della Filarmonica Slovena, la Gustav Mahler Jugendorchester, la Jeaner Philharmonie, l’Orquesta da camara della Escuela Superior de Musica Reina Sofia, l’Orchestra da Camera di Mantova.

Un crescendo nel segno di Brahms, per culminare nei grandi festeggiamenti del trentennale di Stagione, scandirà la parte conclusiva di Cromatismi 4.0, dal 22 ottobre al 26 novembre. In scena tre Ensemble che hanno visto decollare le loro carriere aggiudicandosi il Premio Trio di Trieste, sono nell’ordine il Duo composto da Ursula Maria Berg violino e Oliver Triend pianoforte, integrato da Hervé Joulain al corno: la Sonata in sol mag. per violino e pianoforte e il Trio per corno, violino e pianoforte di Johannes Brahms saranno integrati dall’Adagio and Allegro di Robert Schumann. Il Trio unisce musicisti fra i più amati del continente, fra concerti e incisioni discografiche. Ed è difficile immaginare un pianista più impegnato di Oliver Triendl: il suo instancabile impegno, soprattutto per la musica romantica e contemporanea, si riflette in oltre 150 registrazioni Cd.

Mercoledì 12 novembre torna a Trieste il Trio Gaon, che alternerà a pagine di Brahms il Trio per archi e pianoforte di Antonin Dvoràk. È nel settembre 2017 che l’Ensemble si aggiudicava il "Premio Trio di Trieste", seguito da altre prestigiose affermazioni e da una ricca carriera concertistica in Europa e in Asia.

Gran finale, mercoledì 26 novembre, con il Duo Lavrynenko - Guliei, vincitore nel 2015 del Premio Trio di Trieste, quando si sono aggiudicati anche il Premio Speciale “Dario De Rosa” per la migliore esecuzione di una Sonata di Brahms e il Premio del pubblico. Da questi importanti riconoscimenti ha preso il via una carriera ricca di soddisfazioni ed esibizioni a tante latitudini del mondo. Piacevole, originale e variegato il programma della serata triestina, con pagine di Brahms, la Sonata per violoncello e pianoforte in mi min. op.38, e di Janacek, Dvoràk e Franck.


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